Scritta da: Rea
in Poesie (Poesie personali)
Le mani fredde.
Il cuore gelido.
Gli occhi rossi.
La voglia di piangere.
La delusione.
La terra che trema sotto i piedi.
Composta martedì 18 ottobre 2011
Le mani fredde.
Il cuore gelido.
Gli occhi rossi.
La voglia di piangere.
La delusione.
La terra che trema sotto i piedi.
Credi
che siamo in tempo ancora,
che se davvero credi
c'è una possibilità.
Raccogli il fiato e grida
con quanta voce hai,
riprendi fiato e grida
senza fermarti mai,
fino a stancarti...
Grida
qualcuno sentirà,
perché il silenzio è l'arma
di chi manipola la verità.
A Natale c'è un tempo
per alzare gli occhi al cielo
e sognare,
per incantarsi a contare le stelle e
per vedere la neve che
dolcemente cade giù.
A Natale c'è un tempo
per sperare qualcosa di buono,
per esprimere un desiderio
represso da troppo tempo,
per prendere coscienza
della propria forza d'animo,
per credere nelle proprie scelte,
per scegliere di non cambiare la propria strada.
A Natale c'è un tempo
per chiudersi in se stessi,
per fare un gesto inaspettato,
per donare un abbraccio in più,
per ascoltare qualcuno che ci cercava da tanto,
per guardare negli occhi del nemico.
A Natale c'è un tempo
per sedersi da soli vicino ad un camino,
per riflettere sul proprio vissuto,
per dare un'anima ai ricordi del passato,
per far scendere una lacrima in memoria di qualcuno,
per riscaldare il cuore con un sorriso.
A Natale c'è un tempo
per ostacolare il male,
per difendere gli indifesi,
per salvare i sogni dei più piccoli
affinché la magia possa continuare a regnare.
A Natale c'è un tempo
per essere sinceri,
per chiedere scusa a chi ha sofferto
per causa nostra,
per dire grazie a chi non ci ha mai lasciati soli,
per chi è stato sempre presente nella nostra vita
dai giorni più bui ai più luminosi,
per dare una parola di conforto
a chi ci ha asciugato le lacrime
quando stavamo male.
A Natale c'è un tempo
da dedicare alla riflessione,
c'è un tempo da dedicare
alla morale e agli insegnamenti,
c'è un tempo per affondare le mani
nella fontana della felicità...
A Natale c'è un tempo
per qualunque cosa tu voglia
impiegare il tuo tempo.
Dove troverai
un'altra
che si prenderà
cura di te
come facevo io?
Dove troverai
un'altra
che si occuperà
dei tuoi problemi
e cercherà
di risolverli
come facevo io?
Dove troverai
un'altra
che avrà tanta pazienza
quando avrai la luna storta,
come facevo io?
Dove troverai
un'altra
che ti capirà
quando non sarai
in grado di spiegarti,
come facevo io?
Dove troverai
un'altra
che farà di tutto
per renderti felice
come facevo io?
Dove la troverai
un'altra donna
che ti amerà
come ti ho amato io?
Un giorno
non molto lontano
ti pentirai
e capirai.
Te lo sei portato via, amico mio
ma non riuscirà a stare con un'altra
perché gli verrò in mente sempre io.
Forse un'altra
dormirà con lui,
forse un'altra
mangerà con lui,
ma di me non potrà dimenticarsi mai.
Io sto ferma ad osservare,
so che mi farò tante risate
ma non mi restituiranno
le lacrime buttate.
Sai cosa ti sei portato via?
Un corpo, ma la mente no
e quando se ne accorgerà
e fiumi di lacrime verserà,
sarò io a decidere se ritornerà...
con me.
Lui scapperà, lo so,
si sentirà impazzire
al pensiero che anche io
potrei assaggiare una nuova bocca.
Forse si spoglierà
sul corpo di una nuova donna,
ma gli si gelerà il cuore
pensando lo stesso di me.
Non so quando ritornerà,
se ritornerà,
se troverà ancora
la porta aperta.
Stanotte prego a Dio
di scegliere per noi
visto che noi
non siamo in grado
di scegliere.
Stanotte prego a Dio
di tirare Lui le somme
del nostro vissuto insieme.
Stanotte prego a Dio
di farsi intenerire dai ricordi che ha di noi
e di commuoversi innanzi alle nostre promesse
e ai nostri giuramenti.
Stanotte prego a Dio
di decidere e di fare in fretta
perché fai male da morire...
di decidere se tu sei destinato
a stare dentro o fuori
alla vita mia.
Ho provato ad ascoltarti
ho provato a capirti
ho provato ad assecondarti
ho provato a chiarirmi
ho provato a spiegarti
ho provato a chiamarti
ho provato a seguirti
ho provato a sentirti
ho provato ad illudermi
ho provato a dimenticarti
ho provato ad accontentarti
ho provato ad annullarmi.
Sai cosa ti dico?
C'ho provato!
E percorrerò la Madre Terra
coperta di rugiada.
Nel cielo mi avvolgerò,
dell'alba mi cingerò,
di stelle mi circonderò.
Il perfido malvagio
non può nascondere il cielo,
né spegnere l'alba
o contare le stelle,
non può ideare il male,
né escogitare la malvagità.
Dunque credete alle mie parole,
più acuminate di un coltello acuminato,
più appuntite di una lancia di acciaio damaschino,
nei secoli dei secoli.
Vorrei aprire quel cassetto enorme
che è la mente,
tirare fuori i biglietti più dolorosi
che prendono il nome di ricordi,
sbatterli a terra con la speranza
che si infrangano in milioni di pezzi
come fossero uno specchio,
e vederli dissolversi
come la neve a primavera.
Mi sei entrato
dentro all'anima
come può entrare
dentro al cuore
una pallottola di piombo.