L'ombra del bambù spazza gli scalini di pietra
Ma la polvere resta.
La luna si riflette sul fondo dello stagno
Ma non tocca l'acqua.
Composta lunedì 3 maggio 2010
L'ombra del bambù spazza gli scalini di pietra
Ma la polvere resta.
La luna si riflette sul fondo dello stagno
Ma non tocca l'acqua.
Dov'è quella mano che mi guidava
l'occhio vigile che mi proteggeva,
la tua voce che mi narrava...
i miei cinque sensi vogliono ancora te,
udire la tua voce...
accarezzarti...
sentire il tuo profumo...
vedere il tuo dolce volto...
percepire il tuo sapore sulle labbra con il bacio della buona notte.
Solo il mio cuore è appagato
è ancora colmo di tutto l'amore che mi hai lasciato.
Dolce sonno mamma.
Più forte di una catena d'acciaio
è la catena della speranza
che ci porta ad andare avanti.
Sogna bimbo,
sogna,
cullati nella tua innocenza.
Mani piccole che parlano della tua forza.
Avido divora quel cibo incontaminato.
Sorridi illuminando i tuoi occhi,
donando il tuo sguardo che emana luce di purezza.
Finché puoi rimani così...
dolce angelo sulla terra.
Una corda che lentamente si sfalda,
sentire filo dopo filo che si spezza.
Cercare di ripararla con fili di lana
che danno una parvenza di forza.
Combattere con il tempo per salvarsi dalla caduta
o combattere con la gravità del peso dei sentimenti?
Speri che la tua forza si consolidi con la corda
che diventino un tutt'uno portandoti al traguardo.
Ma la lotta contro gli agenti esterni,
quelli che ti ostacolano con la loro violenza,
che ti sbattono per terra cercando di calpestarti
e di farti desistere dal tuo intento, è dura.
In questa notte insonne
la mia corda si sta lentamente sfaldando,
così come la mia volontà sta cedendo.
Eppure basterebbe solo un cenno da un pezzo di plastica che non suona.
Cerco di oppormi
ai miei stati d'animo:
non mi piace rimpicciolire
o gonfiarmi.
Se il destino mi ha voluto palloncino,
vorrei, se è possibile, salire.
Perché?
Si perché faccio così?
E poi!?
Mi odio!
Si mi odio quando so che hai torto e ti do ragione
Mi odio quando vorrei graffiarti e poi ti accarezzo
Mi odio quando ti chiedo e non rispondi
Mi odio quando dono me ad un tuo non sorriso
Mi odio quando mi costringo ad una calma apparente
Mi odio quando la tua mano mi cerca nel buio e non la respingo
Mi odio quando mi fai arrabbiare e poi mi giro con un sorriso
Mi odio,
mille volte mi odio...
Mi odio sì... ma solo perché il nostro non è solo amore
ma qualcosa che va al disopra di ogni concepibile sentimento.
Uomo
hai imparato a camminare
e poi a correre
e da allora sempre più forte
non ti sei mai fermato
hai percorso le strade senza guardarti intorno
non hai goduto di quello che era
non hai visto con occhi attenti
non hai valutato ciò che c'era
eppure la mente ti dice
attento
non puoi correre così
non è giusto
ma hai tuoi piedi scarpette rosse
che comandano il passo
ti stai sfiancando
consumando
indebolendo
e con te
in una catena senza fine
quello che calpesti e tutt'intorno
fermati
ritrova te stesso
ritroverai il mondo.
Quante lacrime hanno segnato il mio volto
quante ne ho trattenute nei miei occhi
e quante sono morte in gola
nessuna di esse è caduta invano
nessuna di esse ha toccato il suolo
le ho strette tutte nella mia mano
perché esse tornassero a me.
Prima arriva quell'irrequietezza
poi senti sottopelle quel formicolio
cerchi di calmarti
pensi ecco
ci siamo
inizia la battaglia
ti armi di calma
trovi la posizione
urli nella mente
ora!
Cavolo
anche stavolta
quella stramaledetta zanzara
m'è scappata!