Poesie preferite da anonimo72

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Lancia il dado

Se hai intenzione di tentare, fallo fino in fondo
Altrimenti, non cominciare mai.

Se hai intenzione di tentare, fallo fino in fondo
Ciò potrebbe significare perdere fidanzate,
mogli, parenti, impieghi
e forse la tua mente.

Fallo fino in fondo.

Potrebbe significare non mangiare per 3 o 4 giorni.
Potrebbe significare gelare su una panchina del parco.
Potrebbe significare prigione, potrebbe significare derisione, scherno, isolamento.

L'isolamento è il regalo, le altre sono una prova della tua resistenza, di quanto tu realmente voglia farlo.

E lo farai a dispetto dell'emarginazione e delle peggiori diseguaglianze. E ciò sarà migliore di qualsiasi altra cosa tu possa immaginare.

Se hai intenzione di tentare,
fallo fino in fondo.
Non esiste sensazione altrettanto bella.
Sarai solo con gli Dei.
E le notti arderanno tra le fiamme

Fallo, fallo, fallo.
FALLO!

Fino in fondo,
fino in fondo

Cavalcherai la vita fino alla risata perfetta
È l'unica battaglia giusta che esista.
Composta lunedì 4 novembre 2013
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    Uno spazio di pausa

    Uno spazio di pausa
    devi averne uno, altrimenti le pareti ti schiacceranno.
    Devi mollare tutto quanto, gettarlo
    via, liberarti di tutto.
    Devi guardare ciò che guardi
    o pensare ciò che pensi
    o fare ciò che fai
    oppure non fai,
    senza pensare ai vantaggi
    personali,
    senza accettare la guida di nessuno.

    La gente si consuma per
    la fatica
    si nasconde nelle abitudini
    comuni.
    Le sue preoccupazioni sono
    le preoccupazioni del gregge.

    Soltanto pochi sono capaci di fissare
    una vecchia scarpa per
    dieci minuti
    o di pensare a cose strampalate
    tipo chi ha inventato
    il pomello della porta?

    Le persone perdono il senso della vita
    perché sono incapaci di
    fermarsi,
    di disfarsi di se stessi,
    di sciogliersi,
    di smettere di vedere,
    di disimparare,
    di mettersi in salvo.

    Ascolta la propria falsa
    risata, e poi
    puoi andar
    via.
    Composta sabato 28 settembre 2013
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      il mio amico William

      Il mio amico William è un uomo fortunato:
      non ha abbastanza immaginazione per soffrire.

      Ha conservato il suo primo impiego,
      la sua prima moglie.

      È capace di guidare per 50.000 miglia
      senza una frenata.

      Balla come un cigno
      e ha gli occhi più belli e inespressivi
      che ci siano da El Paso fino a qui.

      Il suo giardino è un paradiso,
      i tacchi delle sue scarpe sono sempre allo stesso livello
      e la sua stretta di mano è vigorosa.

      La gente gli vuol bene.

      Quando il mio amico William morirà
      non sarà certo di cancro o di pazzia,

      passerà davanti al diavolo
      per andare in paradiso.

      Stasera lo vedrete alla festa
      sorridere
      davanti al suo Martini

      beato e contento
      mentre qualcuno
      gli chiava la moglie
      nel bagno.
      Composta mercoledì 25 settembre 2013
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        RIMORCHIO

        I fiumi dove i cani non si tuffano,
        noi li attraversiamo.
        Le donne che gli altri uomini non vogliono,
        noi le amiamo.
        Il cavallo con la fasciatura,
        noi ci puntiamo sopra.
        Mettetemi al bancone con 3 donne:
        una, vagamente petulante;
        una, sostanzialmente stupida;
        e la terza,
        uno schianto:
        lo schianto si alzerà dallo sgabello
        e verrà a sedersi vicino a me.
        Gli dei se ne assicurano sempre.
        Gli dei mi proteggono.
        Mi sistemano
        davvero mica male.
        "Ciao, bello", mi chiede, "come
        va?"
        "Che ti bevi", domando.
        Mi dici cos'è.
        Ne ordino uno per lei e uno per
        me.
        Fuori, si sta molto meglio: le auto si
        scontrano; i palazzi bruciano;
        i futuri suicidi
        fischiettano tra i denti mentre
        camminano verso ovest o est o sud o
        nord.
        "A che pensi?, mi
        chiede.
        " Spero che i dodgers perdano, le
        dico, poi mi
        alzo, vado in bagno, sgattaiolo fuori,
        e poi sparisco dall'uscita
        posteriore.
        C'è un vicolo lì fuori.
        Mi incammino verso ovest
        fischiettando tra i
        denti.
        Composta sabato 28 settembre 2013
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          Scritta da: Gianni Marcantoni

          Sommosse

          Ho guardato questa città bruciare due volte
          durante la mia vita
          e l'evento più rilevante
          è stato la reazione dei
          politici di fronte
          alle conseguenze
          quando hanno
          proclamato l'ingiustizia
          del sistema
          e hanno reclamato un nuovo
          patto sociale per i disgraziati e per i
          poveri.

          Niente è stato modificato la scorsa
          volta.
          Niente sarà cambiato questa
          volta.

          I poveri rimarranno poveri.
          i disoccupati rimarranno
          tali.
          Quelli senza casa rimarranno
          senza casa

          E i politici,
          ingrassati dal paese, prospereranno
          per sempre.
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            Scritta da: MARINA PADOVAN

            Istanti

            Se io potessi vivere un'altra volta la mia vita
            nella prossima cercherei di fare più errori
            non cercherei di essere tanto perfetto,
            mi negherei di più,
            sarei meno serio di quanto sono stato,
            difatti prenderei pochissime cose sul serio.
            Sarei meno igienico,
            correrei più rischi,
            farei più viaggi,
            guarderei più tramonti,
            salirei più montagne,
            nuoterei più fiumi,
            andrei in posti dove mai sono andato,
            mangerei più gelati e meno fave,
            avrei più problemi reali e meno immaginari.
            Io sono stato una di quelle persone che ha vissuto sensatamente
            e precisamente ogni minuto della sua vita;
            certo che ho avuto momenti di gioia
            ma se potessi tornare indietro cercherei di avere soltanto buoni momenti.
            Nel caso non lo sappiate, di quello è fatta la vita,
            solo di momenti, non ti perdere l'oggi.
            Io ero uno di quelli che mai andava in nessun posto senza un termometro,
            una borsa d'acqua calda, un ombrello e un paracadute;
            se potessi vivere di nuovo comincerei ad andare scalzo all'inizio della primavera
            e continuerei così fino alla fine dell'autunno.
            Farei più giri nella carrozzella,
            guarderei più albe e giocherei di più con i bambini,
            se avessi un'altra volta la vita davanti.
            Ma guardate, ho 85 anni e so che sto morendo.
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              La meditazione

              La nostra paura più profonda
              non è di essere inadeguati.

              La nostra paura più profonda,
              è di essere potenti oltre ogni limite.

              È la nostra luce, non la nostra ombra,
              a spaventarci di più.

              Ci domandiamo: " Chi sono io per essere brillante, pieno di talento, favoloso? "
              In realtà chi sei tu per Non esserlo?
              Siamo figli di Dio.

              Il nostro giocare in piccolo,
              non serve al mondo.

              Non c'è nulla di illuminato
              nello sminuire se stessi cosicché gli altri
              non si sentano insicuri intorno a noi.

              Siamo tutti nati per risplendere,
              come fanno i bambini.

              Siamo nati per rendere manifesta
              la gloria di Dio che è dentro di noi.

              Non solo in alcuni di noi:
              è in ognuno di noi.

              E quando permettiamo alla nostra luce
              di risplendere, inconsapevolmente diamo
              agli altri la possibilità di fare lo stesso.

              E quando ci liberiamo dalle nostre paure,
              la nostra presenza
              automaticamente libera gli altri.
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                La bontà

                Non permettere mai
                che qualcuno venga a te e vada via
                senza essere migliore e più contento.
                Sii l'espressione della bontà di Dio.
                Bontà sul tuo volto
                e nei tuoi occhi,
                bontà nel tuo sorriso
                e nel tuo saluto.
                Ai bambini, ai poveri
                e a tutti coloro che soffrono
                nella carne e nello spirito
                offri sempre un sorriso gioioso.
                Dà loro non solo le tue cure
                ma anche il tuo cuore.
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                  Scritta da: Rosita Matera

                  Se...

                  Se riesci a mantenere la calma, quando tutti attorno a te la stanno perdendo, e te ne fanno una colpa;
                  Se sai aver fiducia in te stesso quando tutti dubitano di te
                  tenendo però nel giusto conto i loro dubbi;
                  Se sai aspettare senza stancarti di aspettare,
                  o essendo calunniato non rispondere con calunnie,
                  o essendo odiato, non dare spazio all'odio,
                  senza tuttavia sembrare troppo buono
                  ne parlare troppo saggio;

                  Se sai sognare senza fare dei sogni i tuoi padroni;
                  Se riesci a pensare senza fare dei pensieri il tuo fine;
                  Se sai incontrarti con il Successo e la Sconfitta
                  e trattare questi due impostori allo stesso modo;
                  Se riesci a sopportare di sentire la verità che tu hai detto
                  distorta da imbroglioni che ne fanno una trappola per ingenui;
                  o vedere le cose, per le quali hai dedicato la vita,
                  distrutte,
                  o umiliarti a ricostruirle con i tuoi strumenti ormai logori;

                  Se sai fare un'unica pila delle tue vittorie,
                  e rischiarla in un sol colpo a testa o croce,
                  e perdere, e ricominciare di nuovo dall'inizio
                  senza mai lasciarti sfuggire una parola
                  su quello che hai perso;
                  se riesci a costringere il tuo cuore, i tuoi nervi,
                  i tuoi polsi
                  a sorreggerti anche dopo molto tempo che non te li senti più
                  e così resistere quando in te non c'è più nulla
                  tranne la volontà che dice loro "Resistete!";

                  Se sai parlare con i disonesti senza perdere la tua onestà
                  o passeggiare con i re senza perdere il comportamento normale;
                  Se non possono ferirti né i nemici né gli amici troppo premurosi;
                  Se per te contano tutti gli uomini, ma nessuno troppo;
                  Se riesci a riempire l'inesorabile minuto
                  dando valore ad ogni istante che passa;
                  tua è la Terra e tutto ciò che vi è in essa
                  e - quel che più conta - tu sarai un Uomo, figlio mio!
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                    Scritta da: Elisa Iacobellis
                    Sii paziente verso tutto ciò
                    che è irrisolto nel tuo cuore e...
                    cerca di amare le domande, che sono simili a
                    stanze chiuse a chiave e a libri scritti
                    in una lingua straniera.
                    Non cercare ora le risposte che non possono esserti date
                    poiché non saresti capace di convivere con esse.
                    E il punto è vivere ogni cosa. Vivere le domande ora.
                    Forse ti sarà dato, senza che tu te ne accorga,
                    di vivere fino al lontano
                    giorno in cui avrai la risposta.
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