Poesie preferite da anonimo72

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Non aspettare di finire l'università,
di innamorarti,
di trovare lavoro,
di sposarti,
di avere figli,
di vederli sistemati,
di perdere quei dieci chili,
che arrivi il venerdì sera o la domenica mattina,
la primavera,
l'estate,
l'autunno o l'inverno.
Non c'è momento migliore di questo per essere felice.
La felicità è un percorso, non una destinazione.
Lavora come se non avessi bisogno di denaro,
ama come se non ti avessero mai ferito e balla, come se non ti vedesse nessuno.
Ricordati che la pelle avvizzisce,
i capelli diventano bianchi e i giorni diventano anni.
Ma l'importante non cambia: la tua forza e la tua convinzione non hanno età.
Il tuo spirito è il piumino che tira via qualsiasi ragnatela.
Dietro ogni traguardo c'è una nuova partenza.
Dietro ogni risultato c'è un'altra sfida. Finché sei vivo, sentiti vivo.
Vai avanti, anche quando tutti si aspettano che lasci perdere.
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    Sorridi

    Sorridi, anche se il tuo cuore soffre
    Sorridi, anche se si sta spezzando
    Quando ci sono nuvole nel cielo,
    "Non ci penserai"
    Se sorridi
    Attraverso la tua paura ed il tuo dolore
    Sorridi e forse domani
    vedrai il sole levarsi e splendere
    Per te.

    Illumina il tuo volto con la gioia
    Nascondi ogni traccia di tristezza.
    Anche se una lacrima
    potrebbe essere sempre così vicina
    Questo è il tempo in cui devi continuare a tentare,
    Sorridi, che senso ha piangere?
    Scoprirai che vale ancora la pena di vivere
    Se solo sorridi.
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      Scritta da: mor-joy

      Educare

      Educare è equipaggiare il motore di una barca...
      Serve prendere le misure, pesare, equilibrare...
      e mettere tutto in funzione.
      Ma per questo si deve avere nell'animo un po' del marinaio... un po' del pirata... un po' del poeta... e un chilo e mezzo di pazienza concentrata.
      Ma è consolante sognare, mentre si lavora, che quella barca, quel bambino, prenderà il largo, se ne andrà lontano.
      Sognare che quel bastimento porterà il nostro carico di parole verso porti distanti, verso isole lontane.
      Sognare che quando si sarà messa a dormire la nostra barca, nuove barche porteranno inalberata la nostra bandiera.
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        Scritta da: Andrew Ricooked

        Fuori posto

        Brucia all'inferno
        questa parte di me che non si trova bene in nessun posto
        mentre le altre persone trovano cose
        da fare
        nel tempo che hanno
        posti dove andare
        insieme
        cose da
        dirsi.

        Io sto
        bruciando all'inferno
        da qualche parte nel nord del Messico.
        Qui i fiori non crescono.

        Non sono come
        gli altri
        gli altri sono come
        gli altri.

        Si assomigliano tutti:
        si riuniscano
        si ritrovano
        si accalcano
        sono
        allegri e soddisfatti
        e io sto
        bruciando all'inferno.

        Il mio cuore ha mille anni.
        Non sono come
        gli altri.
        Morirei nei loro prati da picnic
        soffocato dalle loro bandiere
        indebolito dalle loro canzoni
        non amato dai loro soldati
        trafitto dal loro umorismo
        assassinato dalle loro preoccupazioni.

        Non sono come
        gli altri.
        Io sto
        bruciando all'inferno.

        L'inferno di
        me stesso.
        Composta domenica 3 gennaio 2010
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          Scritta da: Elisa Iacobellis

          Se...

          Se riuscirai a non perdere la testa quando tutti
          la perdono intorno a te, dandone a te la colpa;
          se riuscirai ad aver fede in te quando tutti dubitano,
          e mettendo in conto anche il loro dubitare;
          se riuscirai ad attendere senza stancarti nell'attesa,
          se, calunniato, non perderai tempo con le calunnie,
          o se, odiato, non ti farai prendere dall'odio,
          senza apparir però troppo buono o troppo saggio;

          se riuscirai a sognare senza che il sogno sia il padrone;
          se riuscirai a pensare senza che pensare sia il tuo scopo,
          se riuscirai ad affrontare il successo e l'insuccesso
          trattando quei due impostori allo stesso modo
          se riuscirai ad ascoltare la verità da espressa
          distorta da furfanti per intrappolarvi gli ingenui,
          o a veder crollare le cose per cui dai la tua vita
          e a chinarti per rimetterle insieme con mezzi di ripiego;

          se riuscirai ad ammucchiare tutte le tue vincite
          e a giocartele in un sol colpo a testa-e-croce,
          a perdere e a ricominciar tutto daccapo,
          senza mai fiatare e dir nulla delle perdite;
          se riuscirai a costringere cuore, nervi e muscoli,
          benché sfiniti da un pezzo, a servire ai tuoi scopi,
          e a tener duro quando niente più resta in te
          tranne la volontà che ingiunge: "tieni duro! ";

          se riuscirai a parlare alle folle serbando le tue virtù,
          o a passeggiar coi Re e non perdere il tuo fare ordinario;
          se né i nemici o i cari amici riusciranno a colpirti,
          se tutti contano per te, ma nessuno mai troppo;
          se riuscirai a riempire l'attimo inesorabile
          e a dar valore ad ognuno dei suoi sessanta secondi,
          il mondo sarà tuo allora, con quanto contiene,
          e - quel che è più, tu sarai un Uomo, ragazzo mio!
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            Scritta da: sagea

            E così vorresti fare lo scrittore?

            E così vorresti fare lo scrittore?
            Se non ti esplode dentro
            a dispetto di tutto,
            non farlo
            a meno che non ti venga dritto
            dal cuore e dalla mente e dalla bocca
            e dalle viscere,
            non farlo.
            E così vorresti fare lo scrittore?
            Se non ti esplode dentro
            a dispetto di tutto,
            non farlo
            a meno che non ti venga dritto
            dal cuore e dalla mente e dalla bocca
            e dalle viscere,
            non farlo.

            Se devi startene seduto per ore
            a fissare lo schermo del computer
            o curvo sulla macchina da scrivere
            alla ricerca delle parole,
            non farlo.

            Se lo fai solo per soldi o per fama,
            non farlo
            se lo fai perché vuoi
            delle donne nel letto,
            non farlo.

            Se devi startene lì a
            scrivere e riscrivere,
            non farlo.
            Se è già una fatica il solo pensiero di farlo,
            non farlo.
            Se stai cercando di scrivere come qualcun altro,
            lascia perdere.

            Se devi aspettare che ti esca come un ruggito,
            allora aspetta pazientemente.
            Se non ti esce mai come un ruggito,
            fai qualcos'altro.
            Se prima devi leggerlo a tua moglie
            o alla tua ragazza o al tuo ragazzo
            o ai tuoi genitori o comunque a qualcuno,
            non sei pronto.

            Non essere come tanti scrittori,
            non essere come tutte quelle migliaia di
            persone che si definiscono scrittori,
            non essere monotono o noioso e
            pretenzioso, non farti consumare dall'autocompiacimento

            le biblioteche del mondo
            hanno sbadigliato
            fino ad addormentarsi per tipi come te
            non aggiungerti a loro
            non farlo
            a meno che non ti esca
            dall'anima come un razzo,
            a meno che lo star fermo
            non ti porti alla follia o
            al suicidio o all'omicidio,
            non farlo
            a meno che il sole dentro di te stia
            bruciandoti le viscere,
            non farlo.
            quando sarà veramente il momento,
            e se sei predestinato,
            si farà da sé e continuerà finché tu morirai o morirà in te.

            Non c'è altro modo
            e non c'è mai stato.
            Composta mercoledì 25 settembre 2013
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              Il paradosso del nostro tempo nella storia
              e che abbiamo edifici sempre più alti, ma moralità più basse,
              autostrade sempre più larghe, ma orizzonti più ristretti.

              Spendiamo di più, ma abbiamo meno, comperiamo di più, ma godiamo meno.
              Abbiamo case più grandi e famiglie più piccole, più comodità, ma meno tempo.
              Abbiamo più istruzione, ma meno buon senso, più conoscenza, ma meno giudizio,
              più esperti, e ancor più problemi, più medicine, ma meno benessere.

              Beviamo troppo, fumiamo troppo,
              spendiamo senza ritegno, ridiamo troppo poco,
              guidiamo troppo veloci, ci arrabbiamo troppo,
              facciamo le ore piccole, ci alziamo stanchi,
              vediamo troppa TV, e preghiamo di rado.

              Abbiamo moltiplicato le nostre proprietà, ma ridotto i nostri valori.
              Parliamo troppo, amiamo troppo poco e odiamo troppo spesso.
              Abbiamo imparato come guadagnarci da vivere, ma non come vivere.
              Abbiamo aggiunto anni alla vita, ma non vita agli anni.
              Siamo andati e tornati dalla Luna, ma non riusciamo
              ad attraversare il pianerottolo per incontrare un nuovo vicino di casa.

              Abbiamo conquistato lo spazio esterno, ma non lo spazio interno.
              Abbiamo creato cose più grandi, ma non migliori.
              Abbiamo pulito l'aria, ma inquinato l'anima.
              Abbiamo dominato l'atomo, ma non i pregiudizi.
              Scriviamo di più, ma impariamo meno.
              Pianifichiamo di più, ma realizziamo meno.
              Abbiamo imparato a sbrigarci, ma non ad aspettare.
              Costruiamo computers più grandi per contenere più informazioni,
              per produrre più copie che mai, ma comunichiamo sempre meno.

              Questi sono i tempi del fast food e della digestione lenta,
              grandi uomini e piccoli caratteri,
              ricchi profitti e povere relazioni.
              Questi sono i tempi di due redditi e più divorzi,
              case più belle ma famiglie distrutte.

              Questi sono i tempi dei viaggi veloci, dei pannolini usa e getta,
              della moralità a perdere, delle relazioni di una notte, dei corpi sovrappeso,
              e delle pillole che possono farti fare di tutto, dal rallegrarti, al calmarti, all'ucciderti.

              È un tempo in cui ci sono tante cose in vetrina e niente in magazzino.
              Un tempo in cui la tecnologia può farti arrivare questa lettera,
              e in cui puoi scegliere di condividere queste considerazioni con altri, o di cancellarle.

              Ricordati di spendere del tempo con i tuoi cari ora,
              perché non saranno con te per sempre.

              Ricordati di dire una parola gentile a qualcuno che ti guarda dal basso
              in soggezione, perché quella piccola persona presto crescerà, e lascerà il tuo fianco.
              Ricordati di dare un caloroso abbraccio alla persona che ti sta a fianco,
              perché è l'unico tesoro che puoi dare con il cuore, e non costa nulla.

              Ricordati di dire "vi amo" ai tuoi cari, ma soprattutto pensalo.
              Un bacio e un abbraccio possono curare ferite che vengono dal profondo dell'anima.

              Ricordati di tenerle le mani e godi di questi momenti, un giorno quella persona non sarà più lì.

              Dedica tempo all'amore, dedica tempo alla conversazione,
              e dedica tempo per condividere i pensieri preziosi della tua mente.

              E RICORDA SEMPRE:
              la vita non si misura da quanti respiri facciamo,
              ma dai momenti che ci li tolgono.
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