Scritta da: Elia Brandel

Memorie

Vivo bloccato da cinghie invisibili
su un letto che è un cardo isolato
nella stanza deserta;
dalla finestra filtra la luce del primo mattino
è già giorno?
La luce ambrata
si diffonde sulle pareti,
ricoprendole d'oro;
la polvere volteggia cheta nella stanza
ricordandomi che oramai
da troppo tempo non vi entra più nessuno.

Dove sei?
La stanza vuota mi spaventa:
è una fauce spalancata
vorace paziente.
Non ricordi?
Le nostre intere giornate passate qui
a fare il nulla
a godere della presenza l'uno dell'altra
senza artifizi insieme
noi;
e i nostri occhi intrappolati
in una gabbia di bugie e false speranze
volano le mie memorie.

Ma tu non ricordi.

Ora sei altrove
e non pensi a me
i tuoi occhi perduti nella nebbia;
sono solo, io
perduto nella vastità di una stanza
troppo grande per me
smarrito svuotato deluso.

Forse un giorno
anche il tuo cielo si squarcerà
e tuoni e fulmini si abbatteranno su di te;
forse ti rifugerai anche tu in una stanza.
Forse allora ricorderai;
ma io sarò già morto.
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    Scritta da: Elia Brandel
    Fossi anche senza gli occhi
    Riuscirei a vederti dentro.
    Anche fossi senza mani
    Non ti potrei lasciare mai.
    Con le orecchie tagliate
    Esalerei l'ultima parola,
    Sprofondando nei tuoi occhi.
    Con le mani mozzate
    Abbraccerei con l'anima.

    Teso nei miei pensieri
    Ragiono di passato e presente
    E il futuro lo lascio a chi
    Non ha ancora capito che:
    Tremare di gioia,
    Inveire con rabbia,
    Non ha significato
    In un tempo che non c'è.
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