Poesie inserite da Emanuele Marcuccio

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Scritta da: Emanuele Marcuccio

Per una strada d'un'alba d'autunno

Ci sono gli alberi senza le fronde
per una strada d'un'alba d'autunno.
Si svegliano a un tratto le case
per una strada d'un'alba d'autunno.
Si sveglia ognuno al mattino
per una strada d'un'alba d'autunno.
Si apre tutto un mondo
per una strada d'un'alba d'autunno.
E che canti
e che suoni
nell'aria serena
d'un'alba d'autunno.
Là, voci confuse si cercano
e si chiamano a volo:
si rincorrono,
si confondono
e scompaiono
per una strada d'un'alba d'autunno.
Composta sabato 7 febbraio 2009
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    Scritta da: Emanuele Marcuccio

    L'amore dei vecchi

    In una gloria di sole occidentale
    Vaneggi, mente stanca:
    Inseguito prodigio non s'adempie
    Nell'aldiquà del fiore che s'imbianca

    Ma tu, distanza, torna a ricolmarti
    Tu a farti terra in questa ferma fuga
    Mare di nuda promessa
    Ai nostri balbettanti passi tardi

    E tu, voce, rimani
    Persuàdici – un poco, un poco ancora
    Nostro non più domani,
    Usignolo dell'aurora.
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      Scritta da: Emanuele Marcuccio

      Eternità

      Oltre quel fumo,
      oltre quella porta,
      oltre il mare immenso,
      oltre l'orizzonte sconfinato,
      oltre le piogge di mezz'agosto
      c'è una luce che io voglio attraversare,
      c'è una soglia che io voglio varcare
      in questa pioggia del mio vegetare,
      in questo mare del mio non vivere.
      Composta martedì 10 marzo 2009
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        Scritta da: Emanuele Marcuccio

        Ricordo

        O tu che l'ampia volta
        della vita ascendi,
        o tu che l'ampia prora
        dell'azzurro varchi!
        Il sonno m'inabissa profondo,
        il mare mi plasma tranquillo,
        ricado riverso
        nel fianco ritorto,
        ricado sommerso
        nel freddo glaciale,
        quel bianco dolore,
        che mi arrossa la faccia,
        quel freddo vapore,
        che m'avvampa tremendo.
        Composta venerdì 28 ottobre 1994
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          Scritta da: Emanuele Marcuccio

          Fremere

          Freme d'intorno un andare
          nell'ombra e in inverno:
          scrosci d'acqua piovigginosa
          si attardano sul limitare;
          nera ombra si spiana
          e si dilata nell'oscurità:
          rosse tempie tremende.
          Andare disperso,
          andare smarrito:
          rimane il valore,
          rimane il dolore.
          Composta lunedì 13 settembre 1999
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            Scritta da: Emanuele Marcuccio

            Là, dove il mare...

            Là, dove il mare è profondo,
            fondo, fondo;
            là, dove le onde si rincorrono,
            corrono, corrono:
            e le luci si disperdono
            e lo sguardo si dirada,
            si fa chiaro;
            e l'amor mi raggiunge
            col suo dolce sovvenir.
            Là, dove il mondo ti dimentica;
            là, dove il sole ti colpisce
            col suo chiaror;
            là, dove un lampo ti pervade
            col suo baglior,
            e in un abbraccio ti rapisce.
            Là, dove l'oblio ti sommerge
            con la sua luna;
            là, dove il mondo ti abbandona
            con la sua fine:
            là voglio riposare,
            e perdermi rapito
            nel Sole: nell'amore infinito.
            Composta venerdì 19 ottobre 2001
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