Poesie inserite da GENNY CAIAZZO

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Scritta da: GENNY CAIAZZO

Noemi

Che colpa ne ha una bambina
vittima di una mano assassina,
adesso Noemi è costretta ad essere forte
e combatte tra la vita e la morte,
era lì per caso piccola è innocente
ma ad un mafioso questo
non gliene importa niente,
perché chi spara seminando dolore
è un involucro di malignità senza cuore,
tu mafioso all'inferno troverai il tuo podio
noi figli del Paradiso Preghiamo
e non avrai il nostro odio,
la fede fa miracoli e ci fa sperare
che la forza del bene a Noemi la potrà salvare.
Composta lunedì 29 aprile 2019
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    Scritta da: GENNY CAIAZZO

    La Sconfitta del Diavolo

    Aspetto lugubre e inquietante,
    trasmette ansia asfissiante,
    occhi di ghiaccio dominanti,
    lanciano sguardi terrificanti,
    nel silenzio senza parole
    ti fa capire che ti vuole,
    possiedi un abilità ineccepibile,
    desiderarti è incomprensibile,
    splendi nel vuoto del tuo oblio,
    io brillo con la luce del mio Dio,
    corpo statuario e affascinante postura,
    ma nel tuo letto c'è fumo e paura,
    eppure sei così bello cavolo!
    Ma con orgoglio annuncio la sconfitta del Diavolo.
    Composta lunedì 10 luglio 2017
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      Scritta da: GENNY CAIAZZO

      Mento

      Mento quando dico di non farlo più,
      Diabolico persevero e forse
      non me ne esco più,
      Mento quando giuro di portarmi rispetto,
      mi faccio pena quando ritorno a
      piangere nel mio letto,
      metto la maschera dell'allegria e rido,
      mentre dentro soffro e da solo mi uccido,
      Mento come la più imperdonabile carogna,
      sono un masochista che
      sbaglia e si vergogna,
      le strade che portano nel più spaventoso oblio,
      sono percorse da un automobile che guido io,
      spesso sento un lieve benessere
      pensando alla morte,
      Troppe volte ho finto di essere forte,
      quando convinto dico che bene mi sento,
      in realtà sto morendo non credetemi Mento.
      Composta mercoledì 20 luglio 2016
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        Scritta da: GENNY CAIAZZO

        Dammi La Pace

        Quando mi sento morire e il mondo tace,
        tu dammi la pace,
        il cuore batte lento
        aggredito da un tormento,
        piangere non mi dispiace,
        ma tu dammi la pace,
        resta nelle mie attese,
        lascia che siano doni e non pretese,
        ascolta nelle preghiere le cose che vorrei,
        sento il tuo abbraccio lo so che ci sei,
        guardo quella lapide dove la mia paura giace,
        tremo, crollo ma tu dammi la pace,
        vorrei raggiungerti ma trovo chiuse le porte,
        magari sbaglio a non sentirmi forte,
        la sensibilità che ho proprio non mi piace,
        spegni tutte le guerre dacci la pace.
        Composta sabato 16 luglio 2016
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          Scritta da: GENNY CAIAZZO

          La tv degli orrori

          Televisione piena di banalità
          tra reality e gossip troppa sterilità,
          non c'è più spessore di cultura e qualità
          solo salotti ridicoli colmi di polemiche e volgarità,
          la cronaca tema grave e serio è aumentato
          e viene ogni giorno spettacolarizzato,
          presentatori e presentatrici studiano a tavolino
          strategie per fare odiens usando un tragico destino,
          vediamo tradimenti, persone anziane con giovani amori
          liti e chi diventa vip facendo figli con i calciatori,
          i veri professionisti vengono snobbati
          cercano personaggi inutili o raccomandati,
          scomparsi quei bellissimi varietà
          di vero spettacolo e professionalità,
          la televisione di adesso è priva di valori
          ed io la chiamo la tv degli orrori.
          Composta domenica 11 marzo 2012
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            Scritta da: GENNY CAIAZZO

            Vittima dello Stato

            Quattordici anni trattato da delinquente
            Per errori da ragazzo io per la legge sono niente,
            questa legge che mi condanna senza pietà
            ma di PAROLISI che uccide la moglie dice...
            non c'è crudeltà,
            chi ha tolto la mamma ad una figlia con trenta coltellate
            non è crudele io lo sono per quattro foto scattate,
            ho detto la mia si giudici e magistrati
            quelli a capo della legge non vanno toccati,
            amici e popolo che mi sostenete
            io vi abbraccio ad uno ad uno
            ma questa legge mi vuole dentro
            e non ascolta nessuno,
            non mi permette di essere ne padre, ne figlio e ne niente
            sono peggio degli assassini perché son stato prepotente,
            lo avete visto tutti come sono stato trattato
            io FABRIZIO CORONA sono vittima dello stato.
            Composta lunedì 18 aprile 2016
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              Scritta da: GENNY CAIAZZO

              La mia Lady Oscar

              Mi son detto ti voglio... vada come vada!
              Rischio di essere trafitto dalla tua spada,
              incantato anche dalla tua parte rude
              ho incassato le tue parole forti e crude,
              diversa dalle altre quell'indole mascolino
              una lady oscar nel mio destino,
              avevo visto quello che non volevi mostrare
              una dolcezza raffinata che hai voluto ammazzare,
              avvolta dalle tue lacune hai odiato la vita
              nessuno tranne me mi dicevi ti ha capita,
              eppure non hai mollato la tua spada
              e hai deciso di non restare sulla mia strada,
              quel giorno dove eri così arrabbiata
              ti odiavi per esserti innamorata,
              sei salita sul tuo cavallo bianco
              e te ne sei andata via
              non ho saputo fare nulla
              per impedire la tua pazzia,
              da quel giorno non sei più tornata
              ma la mia Lady Oscar non l'ho mai dimenticata.
              Composta venerdì 18 ottobre 2002
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                Scritta da: GENNY CAIAZZO

                Figlio

                Ho disegnato il tuo piccolo volto
                nel vuoto dei miei rimpianti,
                volevo afferrare le tue candide manine
                ma non c'è l'ho fatta eravamo troppo distanti,
                ho implorato un infinità di anime
                ti ho visto sparire in un oceano di lacrime,
                una silenziosa voce mi ha dato come consiglio:
                quello di smetterti di desiderarti... figlio!
                Ma io non lo farò perché per me è felicità
                immaginare quel giorno che mi chiamerai papà.
                Composta giovedì 14 gennaio 2010
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                  Scritta da: GENNY CAIAZZO

                  Oltre la Ragione

                  Sento il cuore uscire fuori dal petto
                  Nel vuoto straziante del nostro letto,
                  raccolgo gli ultimi pensieri
                  costruisco nuovi desideri,
                  sento danzare le mie paure
                  attorcigliate da tante sfumature,
                  aria calda che mi vuole accarezzare
                  nel tuo ricordo mi voglio abbandonare,
                  sento il bisogno di aprire una delle porte
                  vederti arrivare e abbracciarti forte,
                  non so cosa sta accadendo
                  e perché mai per te sto piangendo,
                  a volte si va oltre la ragione
                  e il senso giace in una prigione,
                  dentro di te chi ami non è mai assente
                  questo è l'amore non ti fa capire niente,
                  non ci sono logiche da seguire
                  nel cuore l'amore non può morire.
                  Composta giovedì 18 agosto 2011
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