Poesie inserite da Giorgio De Luca

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Scritta da: Giorgio De Luca

Il fantasma e la regina

Avvolto da una nube misteriosa
un veliero solca le acque tempestose
dell'oceano.

Lacerata dal vento, sventola, silenziosa,
la nera bandiera.

Teti, Dea del mare,
affoga i fantasmi del passato
spingendoli a vivere in profondità.

Sopra la terra ferma,
una città, imbandierata a festa,
celebra il trionfo, ebbra di felicità.

Achille, prode guerriero,
dona all'adorata sposa
il glorioso vessillo.

Disinvolta ed elegante
pavoneggia nella Reggia.

Fiera alza la bandiera!
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    Scritta da: Giorgio De Luca

    Gente strana

    Dimentichi della realtà che li circonda,
    si rincorrono in un andirivieni
    di grottesche espressioni.

    Avanzano con passo lesto,
    incuranti dello sguardo sorpreso
    della gente.

    Racchiusi nella completa
    estraneità di vita, aspettano
    un segnale verso cui correre,
    alzando lo sguardo
    nell'immenso universo.
    Composta lunedì 24 settembre 1990
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      Scritta da: Giorgio De Luca

      È andata via

      È andata via fantasticando
      in un mondo irreale.

      Infiammata dal desiderio,
      esplora lo spazio vagando
      come meteora alla scoperta
      di nuove emozioni.

      È andata via
      rifiutando l'amore
      delle sue creature.

      È andata via liberandosi
      da catene di affetto
      che le cingevano il cuore.

      È andata via.

      "Perché?"
      Composta lunedì 12 giugno 1989
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        Scritta da: Giorgio De Luca

        Grazie papà

        Parte silenziosa
        la nave,
        togliendo l'ancora
        dove spesso
        mi aggrappavo.

        La mia preghiera
        ti accompagna
        mentre il vento
        solleva
        ogni pensiero.

        Grazie papà
        per aver costruito
        la lunga strada
        che attraversa
        la Vita.

        Aspetterò lo stelo
        del fiore
        perdere i petali
        per l'abbraccio eterno
        nel celeste regno.
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          Scritta da: Giorgio De Luca

          Maledetto inverno

          Non c'era sole quel giorno.

          Tutto sembrava spegnersi
          in un convulso pianto.

          Un mantello di nebbia
          avvolse di mistero i sogni.

          La finestra della vita
          sembrava chiudersi
          alla primavera.

          Prigioniero della disperazione,
          prese per mano la speranza.

          Camminarono insieme...

          Un tiepido raggio illuminò
          la cima innevata del monte.

          Spuntò un fiore...

          Tornò a sorridere.
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