Poesie inserite da Giorgio De Luca

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Scritta da: Giorgio De Luca

Il giardino dell'amore

In balìa dei sogni e della nostalgia
l'immagine felice, nel silenzio,
porta via.

Varcando lentamente il cancello
del dolore, volge lo sguardo
al bel Paradiso.

Riscopre l'antico fascino del vivere
nel giardino dell'amore,
dove rose rosse e margherite
sono fiorite a primavera.
Composta sabato 13 novembre 1993
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    Scritta da: Giorgio De Luca

    Il dolore

    Punge al mattino,
    morde a mezzogiorno,
    divora la notte.

    Non s'accheta un solo istante.

    Piange l'usignolo...

    La recita sta per finire,
    cala il sipario.

    Non ci sono applausi,
    fiori, confetti.

    Silenziosa scende solitaria lacrima...
    Composta sabato 6 ottobre 2007
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      Scritta da: Giorgio De Luca

      Tra le braccia spalancate della giovinezza

      Seduta sotto l'albero del castagno
      osserva la faccia malata d'ottobre.

      Aspetta, fischiando, fino a sera...
      un vecchio le si ferma accanto
      suonando l'organetto,
      con il cappotto sfilacciato
      e lo sguardo stravagante.

      Finita la musica si rimette in cammino,
      stringendo per mano la malinconia.
      Insieme ad essa cerca la via
      che la riporta in cima alla collina,
      tra le braccia spalancate della giovinezza.

      Il pensiero viaggia tra il silenzio del mattino
      e il chiacchiericcio della sera.

      Vorrebbe ascoltare il garrire di una rondine
      per capire se è primavera,
      una carezza di vento
      per sentire se è melodia d'estate
      o dell'autunno il sospiro.

      L'inverno già lo conosce:
      è quello che le ha gelato il cuore,
      lasciato nell'anima una scia di dolore.

      L'usignolo canta...
      è una melodia che risveglia il sonno,
      dà nuova voce al sogno,
      scalza per sempre dalla vita l'ombra.
      Composta mercoledì 19 settembre 2007
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        Scritta da: Giorgio De Luca

        Terra mè

        Pecché nn'arecrèssce la jerva-prate,
        nn'arispùnte lu quadrifòje,
        'na rose senza spine.

        Terra mè,
        aredàmme la sperànze...

        'Huàrde quanda delòre abbirrùte l'arie,
        tègne de nere la Vite.

        Affàccete sole,
        arescàlle l'alme di sta ggènta mute.

        Terra mè,
        fàmme arenàssce n zieme a ttè',
        Terra mè.


        Terra mia

        Perché non cresce l'erba-prato,
        non spunta il quadrifoglio,
        una rosa senza spina.

        Terra mia,
        dammi la speranza...

        Guarda quanto dolore
        avvolge l'aria,
        tinge di nero la Vita.

        Affacciati sole,
        scalda l'anima
        di questa silenziosa gente.

        Terra mia,
        fammi rinascere insieme a te,
        Terra mia.
        Composta martedì 6 aprile 2010
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          Scritta da: Giorgio De Luca

          La mimòse - 8 Marzo, Festa della Donna

          Se cunfònne nghe lu culòre
          de la jenestre, ma quèlle
          fa bèlla mostre sole fòre
          a la fenèstre.

          Pe ll'arie se spànne l'addòre...

          Ecchele la mimòse!

          Te la fàcce lìssce e delecàte,
          arilùce gnè lu sole
          dentr'a ss'ucchie 'mmaculàte.

          La Mimosa

          Si confonde con il colore
          della ginestra, ma quella
          fa bella mostra solo fuori
          la finestra.

          Nell'aria s'effonde il profumo...

          Ecco la mimosa!

          Ha la faccia liscia, delicata,
          riluce come il sole
          nei tuoi occhi immacolati.
          Composta lunedì 8 marzo 2010
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            Scritta da: Giorgio De Luca

            Il borioso

            È pronto a colpire alle spalle
            pur di salvare se stesso.

            Il ripugnante strisciare
            è il solo mezzo per raggiungere,
            senza scrupoli,
            la sommità di una collina!

            Il petto,
            gonfio come un palloncino
            e lasciato scaldare al sole,
            esploderà come una bolla di sapone!

            È stato solo il bluff
            di un volgare venditore di fumo
            ormai prossimo alla gogna!
            Composta lunedì 20 febbraio 1995
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              Scritta da: Giorgio De Luca

              Meraviglioso amore

              Dalla loggia si affaccia sul mare,
              scruta l'orizzonte,
              le crespe onde.

              I giochi d'acqua,
              come i racconti d'amore,
              appartengono ai ricordi.

              Le emozioni spaziano nel tempo
              varcando i confini dell'universo.

              Per dichiarare il suo amore
              sfiderà l'inverno, aspetterà
              che il vento plachi le sue ire.

              Solo quando la tempesta
              avrà fine, una piccola onda
              bagnerà il suo corpo tra i colori
              iridescenti dell'arcobaleno.
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                Scritta da: Giorgio De Luca

                L'uguaglianza

                Sopravvive alla miseria subendo
                la prepotenza degli anziani.

                Sogni angosciosi movimentano
                le lunghe notti.

                Al risveglio, attraverso un sentiero
                impervio e contrastato, continua
                il cammino verso la speranza...

                Quel ragazzo nero dal cuore d'oro,
                ha vinto la scommessa con la vita
                perché ha creduto nel principio
                d'uguaglianza e libertà degli uomini.
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