Poesie inserite da Giuseppe Cutropia

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Scritta da: Giuseppe Cutropia

Il tuo nome

Quante volte ho preso un foglio bianco,
restando a osservarlo.
Tanto era forte il desiderio di poterti esprime ciò che fa vivere
ma, allo stesso tempo morire
il mio cuore.
Magari iniziavo con una parola...
quella più dolce,
quella che ancor prima di far emozionare te,
togliesse il respiro a me.
E chissà perché ogni volta,
quella parola era semplicemente...
il tuo nome.

Parole d'amore se ne possono dire tante,
scriverne ancor di più...
ma solo poche le si riescono a vivere nel profondo del cuore.
E lì,
altre parole non trovo se non,
il tuo nome.
A te amore mio,
forse ho donato tanto, o poco...
non so.
Chi può dire se sia poco o molto
il primo pensiero al mattino o l'ultimo abbraccio la notte.
Se basta riuscire a donarti un sorriso, per dire che t'amo.
Di certo so che t'amo,
quando ancora prima di vederti,
i miei occhi si riempiono di te.
Quando ancor prima di stringerti, sento il mio cuore
tremare, scalpitare.
Sento...
ecco il problema di questo foglio bianco.
Così piccolo per scrivere ciò che provo.
Ma mi è sufficiente per incidere il tuo nome.
Magari un ti amo, un mi manchi.
Ma tu...
resti ciò che di più importante
io possa pensare.
E la tua voce,
il suono più dolce che possa avvolgere la mia anima.
Il mio cuore...
beh, in lui non c'è più spazio.
Perché è colmo di tutto ciò che sei e che rappresenti.
Amarti,
amarti per me è la mia casa.
Un luogo dove sto bene,
dove riesco a liberami e sentirmi in pace.
Dove posso vivere e sognare,
ma anche morire.
Ora son solo in questo luogo.
Un luogo che chiede solo di poter essere ancora una volta,
illuminato dal tuo sorriso.
Un sorriso,
per il quale ho dato un senso a tutto ciò che di più bello questa vita,
abbia potuto donarmi.

Forse accanto al tuo nome,
troverai scritto anche che ti amo.
Ma se non dovesse esserci,
il tuo cuore lo sa già.
Quindi,
tutto ciò che non scriverò...
leggilo dentro di te.
Perché è dentro di te che ho lasciato la fonte di ogni possibile parola,
la sorgente di ogni mia emozione...
il mio cuore per te.
Composta domenica 20 agosto 2017
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    Scritta da: Giuseppe Cutropia

    Una tela

    La mia vita...
    una tela che i tuoi occhi hanno
    incorniciato.
    Sguardi di una dolcezza disarmante.
    A questa vita,
    hai donato sublimi sfumature del
    tuo sorriso,
    colori che si combinavano tra il tacere del tuo cuore ed il cantare del mio.
    Una danza colori che si perdono nell'estasi di infinite emozioni...
    nell'incanto di te.
    Composta sabato 19 agosto 2017
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      Scritta da: Giuseppe Cutropia

      Un foglio bianco

      Ho preso un foglio bianco per scrivere di te...
      di come mi sento quando ti ho
      accanto, di quando le mie braccia
      ti stringono a loro.
      Di quel brivido che attraversa il mio corpo,
      quando le mie labbra sfiorano le tue,
      di quando il mio viso si adagia dolcemente sul tuo petto.
      Del tuo profumo che mi inebria anche l'anima.

      Volevo scrivere...

      Ed ho consumato il tempo concesso dalla notte,
      chiesto alla Luna di
      illuminare i miei occhi stanchi.
      Ho pensato,
      sì... pensato a quali parole avrebbero potuto riempire questo foglio,
      quali punteggiature avrebbero potuto farti comprendere quegli attimi di silenzio dell'anima,
      attimi trascorsi in questo dannato pensare.

      Poi una nuvola...
      ha celato il candore della Luna,
      e i miei occhi si son chiusi lentamente.
      In quell'istante ho smesso di pensare, ed ho iniziato ad
      ascoltare ciò che la mente celava.
      Ho visto ciò che i miei occhi mi impedivano di scrutare.

      In quell'istante,
      ho aperto il mio cuore.

      Lì ho sentito quell'unica voce in grado di parlarmi di te.
      Lì ho visto il tuo volto.
      In quell'istante ho abbracciato l'amore per te.
      In quell'istante ho capito che non avrei potuto trovare parole,
      ma che avrei solo dovuto amarti,
      amarti col cuore, lasciando la mente nella sua inutilità.

      Perché amore mio, in questo mio cuore,
      non c'è spazio per la ragione,
      c'è solo e unicamente tanto amore per te.

      Ti lascio questo foglio bianco.
      Chiudi i tuoi occhi,
      e potrai leggere ciò che il mio cuore vi ha scritto.

      Parole d'amore,
      parole che non conoscono lettere,
      ma solo emozioni.
      Composta sabato 19 agosto 2017
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        Scritta da: Giuseppe Cutropia

        Dirti t'amo

        Dirti "t'amo"...
        che gioia averlo potuto fare.
        Infinita fu l'emozione di quando,
        per la prima volta,
        i miei occhi lo pronunciarono ai tuoi.
        Si,
        in fondo le parole tra di noi... beh,
        a che servivano,
        quando potevamo emozionarci
        ascoltando semplicemente i nostri cuori.

        Di ogni luogo abbiamo fatto il nostro nido,
        dove poterti far sentire amata e io,
        beh...
        l'uomo più ricco sotto questo cielo.
        Del resto,
        quale ricchezza poteva ornare i miei occhi,
        se non il tuo sorriso.

        Di ogni vicolo, di quelli dove ci piaceva tanto posare lo sguardo,
        ne abbiamo fatto un sentiero dove
        poterci innamorare ancora...
        e ancora.

        Di un lago ne venivano calpestate le rive da passi indifferenti.
        Ma per noi,
        noi vi lasciammo l'impronta di così tante emozioni, respirate e vissute...
        che ogni piccolo sasso parlava di noi.

        E ora,
        osservando queste sponde,
        il mio cuore viene pervaso da una triste nostalgia.
        Il muoversi delle acque verso di me,
        sembrano quasi volermi abbracciare.
        Ma quale conforto potrà mai portare pace a questa inquietudine
        nella quale pure l'anima mia sta affogando.

        Forse... sì,
        forse potrei donare un "ti amo" a queste acque,
        cosicché il suo dolce, seppur nostalgico suono,
        possa riecheggiare per tutta la valle.
        E che le montagne ne possano udire e carpire
        l'amore immenso che vi è racchiuso.
        E che il vento se ne possa fare messaggero,
        fino a condurlo nuovamente a te.
        Quale dono potrei mai farti,
        se non questo semplice ma intenso...
        "ti amo".
        Composta martedì 15 agosto 2017
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          Scritta da: Giuseppe Cutropia

          Il silenzio del cuore

          Muore silenziosamente il battito di un cuore taciuto.
          Ampolle di ipocrisie e falsità ad affievolirne la voce.
          A imprigionarlo nel suo stesso desiderio di battere più forte.
          Cerchi, scavi...
          alla ricerca di un piccolo soffio di vento,
          che possa far udire l'incrociarsi di sorrisi e lacrime,
          fino a che il dolore non sommerga anche l'anima.
          Muore silenziosamente il cuore confinato nell'oblio del silenzio.
          Muore...
          in un soffocato grido d'amore.
          Composta giovedì 17 agosto 2017
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            Scritta da: Giuseppe Cutropia

            L'assenza

            Non so dirti se a soffocare il mio respiro,
            è l'assenza dei tuoi sorrisi.
            O forse...
            il rammarico di quelli che avrei voluto ancora donarti.

            Il susseguirsi di ore... giorni, immutati nella nostalgia di te.

            La mia anima si intreccia tra ricordi e speranze,
            tra dolore e amore.

            Non so,
            non so se odiare di più la notte con i suoi silenzi,
            privi del tuo viso da poter accarezzare...
            o il giorno.
            Un risveglio privato della luce dei tuoi occhi,
            del dolce suono del tuo respiro che donava il tepore di te,
            che offriva a me... un soffio di vita.

            E mi manchi,
            mi manchi più di quanto il mio cuore possa sopportare.
            E t'amo,
            più di quanto il mio cuore stesso possa amare.
            Composta mercoledì 16 agosto 2017
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              Scritta da: Giuseppe Cutropia

              La carezza di un ricordo

              Di certo,
              la tua assenza mi fa assaggiare
              l'acerbo sapore del vuoto.
              Quel gusto amaro di non poterti stringere,
              di non poter udire le tue risate.
              Di non poter oziare nei tuoi sguardi,
              a volte così intensi,
              da non riuscire a resistere alla tentazione di rubarli... farli miei.

              Giro e rigiro in una stanza vuota,
              ma allo stesso tempo,
              affollata di te.
              Ne chiudo la porta e il silenzio mi assale.
              D'un tratto, sento un brivido.
              Un ricordo...
              di quando dolcemente le tue mani si posavano sul mio viso,
              accarezzando il mio cuore.
              E il silenzio che prima mi serrava il respiro,
              si riempie di te.
              E tu,
              con la tua dolcezza invadi ogni mio pensiero,
              ed io... inerme, mi arrendo a te.
              Composta martedì 15 agosto 2017
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                Scritta da: Giuseppe Cutropia

                Ombre del cuore

                Mentre i giorni scivolano via,
                tra le ore che sembrano infinite lame che si conficcano nell'anima,
                il tempo porta via con sé ciò che resta della mia vita.
                E mentre la luna sbiadisce nel buio cupo di questa notte
                i miei occhi attendono te.
                Ti cercano tra le ombre dei "perché",
                trovandoti nella certezza di
                un "ti amo".
                I giorni passano inesorabili, calpestando i miei sogni.
                Non so quale abbraccio possa donare sollievo a questo dolore.
                Quello della speranza,
                che un tuo sorriso,
                possa donare tepore a questi occhi stanchi,
                occhi gonfi di tutte le lacrime del cuore.
                L'abbraccio di una tua parola,
                a soffocare questo dannato silenzio che tormenta tutto di me.
                Eppure
                in me fermo questo tempo
                in un eterno "ti amo vita mia".
                Composta lunedì 14 agosto 2017
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                  Scritta da: Giuseppe Cutropia

                  Un fiore mai sfiorito

                  Osservo il tramonto scendere pian piano.
                  Accompagna una notte senza fine,
                  una notte colma di malinconia.
                  Questa malinconia che veste il mio cuore di dura pietra.
                  Pensante... sì,
                  un cuore appesantito dalla tua assenza.

                  Accarezzo con i ricordi il profumo tuo,
                  che tu lasciasti in queste mura vuote.
                  Inseguo con lo sguardo ingannato dall'amore l'ombra tua,
                  e la stringo al mio petto.

                  Malinconia...
                  non lasciare questo cuore.
                  Non cedere il passo alla tristezza di ciò che non c'è.
                  Perché lei è qui, vive in me.

                  Vedo petali cadere giù...
                  e nel loro cadere,
                  io t'amo sempre più.
                  O fiore immutevole nei tuoi colori,
                  perenne nei tuoi profumi,
                  a me non resta che annaffiare le tue radici con ciò che è
                  rimasto in questo pesante cuore,
                  se pur colmo di te...
                  il mio amore.
                  Composta sabato 12 agosto 2017
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                    Scritta da: Giuseppe Cutropia

                    Perdutamente

                    Ho amato così tanto i tuoi occhi.
                    Tanto... che stupido!
                    Mentire così a me stesso,
                    li ho amati perdutamente!

                    Perdutamente li ho cercati,
                    come un marinaio nel mare in tempesta,
                    che scruta il cielo cupo alla ricerca della
                    sua stella, alla ricerca del suo porto sicuro.

                    Ho amato così tanto i tuoi occhi!
                    Non li ho amati per il loro colore,
                    perché un giorno
                    mi resi conto di amarli anche quando,
                    dopo avermi sussurrato un flebile ti amo,
                    li chiudesti.

                    Eri lì, assopita.
                    E mentre il tuo corpo giaceva cullato da un dolce sonno
                    il tuo viso fu rapito da un tenue sorriso.
                    Chissà cosa sognavi? O forse nulla.
                    Forse...
                    fu a causa del mio abbraccio, chissà.
                    O per quella mia carezza che dolcemente sfiorò il tuo volto.
                    So solo che trascorsi quella notte,
                    unicamente nell'attesa di poter vedere il mio mondo schiudersi
                    insieme ai tuoi occhi.

                    Li ho amati così tanto i tuoi occhi!
                    Ed ora te lo posso dire senza alcun timore,
                    li amo ancora perdutamente.
                    Composta giovedì 10 agosto 2017
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