Implori e nessun'eco ha la tua voce, chiedi pietà ma niun tende le braccia, è sordo il mondo all'altrui bisogno e la coscienza uman pare che taccia.
C'è chi ti dà un'occhiata infastidita, chi ti butta un soldino nella mano, chi ti fa cenno che non ha moneta, allunga il passo e tienesi lontano.
Povera donna col bimbetto in braccio, che infreddolita e smunta chiedi aiuto seduta sul gradino di una porta, perché sì avversa sorte tu hai avuto?
C'è tanta gente ricca a questo mondo e altra che fra stenti di dibatte; a fronte di chi spreca a te non riesce di procurare alla creatura il latte.
E ingiusto il fato? Diciam così è la vita? No e poi no; la colpa è tutta nostra, dell'egoismo della razza umana, che per gli altri pietà più non dimostra.
E allora guardo il cielo e mi domando: proprio nulla può far lOnnipotente per rimestar le carte a questo mondo e ridonar sorriso a tanta gente?