Poesie inserite da Laura Sai

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Scritta da: Laura Sai
Un veliero appare,
improvvisamente all'orizzonte,
onde bianche, azzurre,
violacee s'inchinano
al passar della prua,
vele che brillan
ai raggi del sole.
Un branco
di argentei pesci,
attende qualche rifiuto
e
danzan a poppa
inebriandosi della spuma
delle eliche.
Alcuni calamari,
un po' lenti.
Osservano invidiosi.
Le vele sono rosse,
come il sole al tramonto.
Un gabbiano contempla
lo spettacolo sulla riva del mare.
E. l'uomo avvinto
da questa meraviglia,
s'asciuga una lacrima
e torna a casa
dal suo bambino
per raccontargli
quanto la vita sia bella!
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    Scritta da: Laura Sai
    Oltre i confini della speranza
    La luna è sempreappesa al cielo stellato, sono steso sulla sabbia ancora calda.
    Chiudo gli occhi, penso ai miei cari, lontano, soli nella mia bella terra africana.
    Mi trovo tra le dune di una spiaggia sconosciuta.
    Avevo atteso tutto l'inverno, nella mia terra, nella speranza che "una carretta"
    mi portasse sulle sponde delle italiche genti.
    Nessuno si accorge di me!
    Ma, un profumo di brezza marina mi assale,
    un fiore selvatico, bellissimo, accarezza il mio volto
    e una mia lacrima bagna i suoi petali un po' appassiti.
    Apro gli occhi e lo colgo, aspirando tutto il profumo che ancora riesce ad emettere.
    È l'alba, riprendo il cammino fra la gente ancora assonnata.
    Stringo forte nella mano il mio fiore!
    È autunno, sono tornato nella mia terra, dopo una traversata con un mare tempestoso.
    Ora, il mio fiore è fra le pagine del mio diario sgualcito, ancora pieno di sabbia.
    Leggo spesso il mio diario
    i miei pensieri, sempre tristi, le aspirazioni, le delusioni, la nostalgia cocente.
    Ora, cerco di cogliere l'ultimo alito di profumo, per ricordarmi quelle dune,
    quella lacrima rimasta sulle foglie appassite nel mio diario che accompagnerà
    la mia e la sua vita, tra il mare, la terra e la mia gente.
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      Scritta da: Laura Sai
      Capelli bianchi
      scapigliati dal vento,
      una riga grigia, una riga scura
      sono il ricordo
      della gioventù.

      Gli anni nascosti
      le rughe coperte
      da creme miracolose.

      Fremiti di passione
      brevi, ma intensi,
      sono finzioni
      per fermare il tempo.

      Mi guardo intorno
      e riscopro
      che la realtà
      è bella ed esaltante.

      Una moglie,
      ancora bellissima
      donna e femmina,
      madre tenerissima.

      Una figlia stupenda
      che se non fossi il padre
      avrei sposato.

      Due figli splendidi
      che ricalcano le orme
      professionali del genitore.

      E, allora,
      non voltarti indietro
      i tuoi capelli bianchi
      al vento
      sono il tuo futuro.
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        Scritta da: Laura Sai

        Oltre la vita

        Ora, mi trovo tra le pagine
        di un libro un po' sgualcito.
        Avevo aspettato tutta l'estate,
        nessuno si era accorto di me:
        eppure, ero un bel fiore, selvatico,
        ma con tanti colori ed un profumo
        di brezza marina.
        Un giorno, pieno di sole una
        bimba, saltellando sul prato,
        cadde ed il suo visino
        si poggiò su di me,
        volevo proteggerla, mentre
        una lacrima bagnò i miei petali
        un po' appassiti.
        Aprì gli occhi e mi colse
        e aspirò tutto il profumo
        che, ancora, riuscivo ad emettere.
        La bambina è cresciuta, bellissima,
        ed io sono sempre con lei, come
        segnalibro del suo diario di adolescente.
        La notte, mentre Laura dorme
        (questo era il suo nome)
        A fatica, con un po' di vergogna...
        Leggo i suoi pensieri,
        le aspirazioni, le delusioni.
        Vorrei aiutarla e cerco di emettere
        l'ultimo alito di profumo per ricordarle
        quando, spensierata e felice, correva
        su quel prato, tanto tempo fa,
        per quella lacrima che è rimasta nelle
        mie foglie appassite, in quel diario,
        che accompagnerà la sua vita...
        ed anche la mia!
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