Poesie inserite da Lidia Filippi

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Scritta da: Lidia Filippi

Era calmo il lago

Era calmo il lago quel giorno
mi tenevi per mano
e guardavamo le montagne attorno,
ancor bianche di neve a primavera,
brillare come argento sotto il sole
e all'orizzonte l'oro.
Anatre indifferenti lasciando scie lucenti
sull'acqua scivolavan gaie
e due cigni eleganti procedendo uniti,
costeggiavan la riva in lieve sciabordio dell'acque.

È calmo il lago quest'oggi,
come allora.
Mi tornano i pensieri dal ricordo e le parole
sussurrate appena,
i baci e le carezze, le immagini di noi,
mi torna il tuo profumo,
ma tu non ci sei più a stringermi la mano.
Con gli occhi del mio cuore ti rivedo
e abbraccio con lo sguardo il paradiso
grata per quell'amore di cui vivo
che ancora mi regali di lassù.
Composta venerdì 24 aprile 2015
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    Scritta da: Lidia Filippi

    Eri un sogno

    Non lo avevo capito ch'eri soltanto un sogno,
    un bellissimo sogno di luce,
    apparizione dorata nella vita mia.

    E se nulla è per caso, tu,
    venisti a me per dimostrarmi che l'amore esiste
    e mi baciasti con dolcezza.

    Ti afferrai mio sogno,
    ti cercai, ti attesi...
    fu con stupore che ti guardai negli occhi.

    Gustai con te succosi chicchi di passione,
    or ne sento il profumo e li conservo nel ricordo,
    dentro la coppa d'oro che mi offristi.

    Avessi io potuto amore, dominare il destino,
    sottrarti al suo volere,
    ti avrei tenuto stretto a me quel giorno.

    Ma eri soltanto un sogno...
    un dolce, meraviglioso, fantastico sogno.
    Composta sabato 14 febbraio 2015
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      Scritta da: Lidia Filippi

      Declino di un anno

      Se non fosse
      che le grigie nebbie
      m'intristiscono l'anima,
      l'amerei questo novembre
      dai colori caldi e arrugginiti,
      ma non posso...
      Troppa tristezza provo
      nell'inverno incipiente
      e all'altro lato del viale
      scorgo cespugli ormai brulli
      e passerotti che, nei brevi voli,
      cercano una bacca.
      Già vedo, bianca,
      la neve cadere dal cielo
      ed ammantare il suolo
      e sento dentro brividi di gelo.
      Penso a finestre dai vetri appannati
      a tavoli con fumanti minestroni,
      alle caldarroste, al vino
      che non mi scalda il cuore,
      Penso al declino di un anno,
      un altro anno che muore.
      Composta domenica 9 novembre 2014
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        Scritta da: Lidia Filippi

        Fra coriandoli e stelle

        Oggi no,
        non voglio sfogliare pensieri
        e affanni di ieri,
        desidero soltanto volteggiare
        leggera
        danzando sotto il sole
        fra coriandoli ed effimere stelle.
        Vestite di colori,
        in festa piazze e vie,
        io lascio dietro l'uscio le mie malinconie.
        E questi sprazzi d'allegria
        all'animo e alla mente dan ristoro,
        insieme all'altra gente
        fan ridere e cantare.
        Più lieto adesso è il cuore,
        il carnevale impazza,
        la banda è nella piazza,
        la musica assordante
        lazzi, schiamazzi e trilli
        divien più azzurro il cielo
        e tutto è più leggero.
        Così come da bimba
        oggi mi lascio andare
        magie del carnevale
        or posso ritrovare.
        Composta venerdì 28 febbraio 2014
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          Scritta da: Lidia Filippi

          Il sibilo del vento

          Stonata è quest'oggi la voce del vento,
          violenta m'insegue portando tormento,
          scompiglia la mente, trapassa i pensieri,
          riporta ricordi e parole di ieri.

          Confusa, incessante continua ad urlare
          e nulla in cuor mio si può più fermare,
          vi han preso possesso con sordo rumore
          soltanto emozioni d'oscuro colore.

          La testa è ovattata e nel grande fragore
          non ode, non vede, ma prova dolore,
          perché quelle voci dal vento evocate
          son solo ferite ancor non sanate.

          Lo spirito afflitto rimpianti riesuma
          e il tempo impietoso gli istanti consuma,
          incerto è il domani e l'oggi mi sfugge,
          quel sibilo acuto ora l'anima strugge.
          Composta giovedì 3 ottobre 2013
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            Scritta da: Lidia Filippi

            Finché avrò respiro

            Avessi io potuto
            Tanto di più avrei fatto
            E di meglio
            Nei giorni che ho vissuto
            Lo giuro, avrei voluto
            Scavalcare i monti, oltrepassare i mari
            E respirare la libertà agognata
            Tanto ho sognato
            Ed inseguendo i sogni son caduto
            Serpi e lupi ho incontrato
            Ho combattuto
            A volte han vinto loro
            E le ferite fanno ancora male
            Ma i sogni sono intatti
            E quando ho vinto
            Lì si, ho toccato il cielo
            E nuovi desideri son nati
            Così li inseguo, fossero anche miraggi
            Con la forza della mia stessa vita
            E la passione
            Seguiterò a cercare
            Ovunque a me d'intorno
            Ciò verso cui anelo
            Fin all'ultimo giorno...
            Composta mercoledì 24 luglio 2013
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              Scritta da: Lidia Filippi

              Nelle mie notti

              Nelle mie notti buie e senza stelle
              sei luce.
              T'accendi quando io sto per dormire
              per ricordarmi gioie, le più belle.
              Allora il mio pensiero ti raggiunge,
              vola sicuro,
              laggiù
              dove con te felicità conobbe.
              Grida forte il mio cuore il nome tuo
              e il battito seppur senza la voce,
              risuona nella mente
              a rompere il silenzio della notte,
              portando e riprendendo come un'onda
              echi di sogni, palpiti, emozioni
              e magiche visioni, dell'anima ristoro.
              Tutto diviene quiete ed io sorrido
              con te, per te, per noi.
              Poi m'addormento.
              Composta martedì 4 giugno 2013
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                Scritta da: Lidia Filippi

                Aspettando primavera

                È tèpida l'aria quest'oggi
                e coraggiosi raggi di sole da lontano
                bucando il velo delle nubi
                aprono sprazzi di sereno.
                Cespugli coperti di turgide gemme
                si lasciano baciare dal primo tepore,
                a poco a poco
                regalano il loro incanto
                disserrando perule
                e il tenero cuore mostrando.
                Svolazzano a nugoli
                fra i rami degli alberi ancor brulli
                allegri passerotti cinguettando
                ad annunciare il ritorno della bella stagione.
                Ancor dormiente rinsecchita e gialla
                L'erba offre rifugio a bianche pratoline
                e timide violette
                che al primo venticello della sera
                infreddolite,
                chiudono le corolle.
                L'amata primavera incede
                col suo vestito nuovo
                ed ogni cuor ne è lieto.
                Spaziano nel pensier d'ognuno
                dei più bei colori,
                stormi di farfalle in danza
                e il loro volo
                crea nelle stanze dell'anima
                coreografie stupende.
                Composta venerdì 15 febbraio 2013
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                  Scritta da: Lidia Filippi

                  Ricordi di scuola

                  Tanti i ricordi
                  Dell'età mia verde
                  Quando alla scuola
                  Mi toccò d'andare
                  Al suono della prima campanella
                  Cara maestra mia, ti vidi
                  E mi apparisti bella
                  Capelli biondi e azzurri avevi gli occhi
                  Mi accoglievi alla soglia sorridendo
                  M'insegnavi il saluto
                  Mi accompagnavi al banco
                  Dandomi il benvenuto
                  Sei anni avevo
                  Ed ero intimorita
                  Cartella di cartone sottobraccio
                  Un nero grembiulino col colletto bianco
                  Iniziavo così una nuova vita
                  Al mio posto seduta dietro un banco
                  Inchiostro e calamaio
                  L'asticciola, il quaderno, la gomma e la matita
                  Il libro di lettura
                  E il sillabario col compositore
                  Appese alle pareti addirittura
                  Dell'alfabeto letterine in grande
                  Man mano che insegnavi la scrittura
                  Lavagna nera, gesso e cancellino
                  La data in alto scritta per benino
                  Come dimenticare quei tuoi sguardi
                  Quando mi sorprendevi a chiacchierare
                  O quando io, distratta da un nonnulla
                  Fantasticavo mentre tu spiegavi?
                  Il rimprovero certo non mancava
                  Eri severa...
                  Ma a tratti la dolcezza sul tuo volto
                  Tradiva l'emozione che provavi
                  E quando poi leggevi la puntata
                  Del buon Pinocchio e delle sue avventure
                  A un tratto m'apparivi come fata
                  Sapevo che quel rito benedetto
                  Chiudeva finalmente la giornata!
                  Composta mercoledì 8 agosto 2012
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                    Scritta da: Lidia Filippi

                    Pulcino smarrito

                    S'è sfatto quel morbido nido
                    in cui ti sentivi al sicuro,
                    e lanci il tuo grido d'aiuto
                    pulcino smarrito.
                    Chi l'ode non può fare nulla
                    e tu?
                    Tu cerchi, tu speri e t'illudi
                    che tornino i giorni del sole
                    e soffri
                    mio piccolo amore
                    e lotti con tutta la forza
                    usando le armi che hai
                    ma senti il dolore,
                    sapere non puoi
                    che ciò che la mente comprende
                    il cuore talvolta non vuole,
                    così si ribella
                    e tu piangi, rigetti il tuo cibo,
                    vorresti tornare in quel nido
                    lo cerchi,
                    ma ormai non c'è più.
                    Composta giovedì 26 luglio 2012
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