Poesie inserite da Lisa Di Giovanni

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Scritta da: Lisa Di Giovanni

La tua voce

Ascoltare la tua voce
anche solo per un attimo
e ritorna l'ottimismo

mentre il sole tramonta
davanti ai miei occhi infuocati
mi sento un delfino, libera

mentre nuoto nell'amato mare
caro ad entrambi
che tanti versi ha ispirato

le mie lacrime si perdono nell'acqua
quasi a trovarne sollievo
e la luce variegata tra i toni rossi
riaccende la speranza.
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    Scritta da: Lisa Di Giovanni

    Ti vorrei con me

    Ti vorrei vicino stasera
    non importa quanta strada dovrò fare
    la dolcezza fa spazio alla voglia di te
    oramai ho assaggiato il tuo fuoco
    non ne posso fare a meno.

    Fatico a prender sonno
    brividi incontrollati attraversano il mio corpo
    penso ancora ai vetri appannati della macchina
    alla tua forza e passione nel prendermi
    l'anima e il cuore.
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      Scritta da: Lisa Di Giovanni

      Essenza di un'anima

      La tua essenza torna a sfiorarmi
      col sopravvenire del crepuscolo
      radicata in me, riaffiora prepotentemente
      ne ho quasi timore.

      Cosa ne sarà del mio segreto?
      La tua pelle era la mia pelle
      il tuo profumo era il mio profumo
      le nostre labbra danzavano la musica della fisicità.

      Cuore non chiedeva al cuore
      persi in travolgenti sensazioni
      folgorati alla velocità di un fulmine
      con ugual stupore e medesime paure.

      Racchiusa in un vortice di emozioni aspetto
      aspetto che l'incantesimo finisca.
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        Scritta da: Lisa Di Giovanni

        Angelo

        Pensavo che gli angeli fossero evanescenti
        pensavo avessero ali e
        fossero tutti biondi
        questo pensavo e
        poi ho conosciuto te
        in una notte ammaliatrice
        e amplificatrice di timide pulsioni
        che attraversano le carni
        e con occhi socchiusi
        mi rispecchio nei tuoi.
        Apparentemente nell'ozio
        mento spudoratamente
        internamente i sensi sfuriano
        una mezza luna rossa fa da cornice
        racchiude il mio Io
        in un sortilegio remoto
        stregata dalle essenze
        calo nel mio giaciglio
        tra le braccia di Morfeo.
        Quello che si può capire con il silenzio degli occhi
        nessuna cosa detta o scritta
        potrebbe mai sostituire
        un'interpretazione più autentica.
        Infinite le risposte
        affascinante il risultato.
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          Scritta da: Lisa Di Giovanni

          Amore

          Avvolgere il cuore di desiderio...
          La tua anima stretta dal fuoco dell'aspirazione
          vuole immortalare il momento dell'amore.

          Nelle vene scorre il sangue
          negli occhi si accende il sogno
          e si vola nell'universo senza meta
          in un limbo di piacere eterno
          ove non si alterna la luce al buio
          in sottofondo cori di anime travolte dal rimpianto.

          Non si spegne l'ardore, la sete, non trascorre il tempo
          solo due anime, solo due corpi
          sola passione.
          Nell'immenso il sentimento si placa
          la voglia appiattisce, i corpi ingialliscono.

          Allora dov'è il vero amore? Quand'è il vero amore?
          Quando dalla burrasca le acque tornano alla quiete
          e il fuoco si fa cenere
          allora è amore.
          Quando due anime non scintillano più come saette
          e l'eccitazione diventa consuetudine
          allora è amore.
          Quando tutto è spento e gli occhi vedono attraverso le tenebre
          allora è amore.
          Quando viaggi, esplori l'universo
          e non esistono più emozioni di carne
          allora è amore.
          Quando non si cerca di cambiare i respiri
          e si accettano per come sono
          allora è amore.
          Allora è amore.
          Composta domenica 21 ottobre 2012
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            Scritta da: Lisa Di Giovanni

            Il tuo sapore a lungo

            Guardo fuori e piove
            attraverso il riflesso di un cristallo
            si avvicinano le immagini dei nostri baci
            mi abbandono alle tue labbra desiderose

            sono morbide e accoglienti
            lasciano il tuo sapore a lungo
            anche se chiudo gli occhi
            e sopraggiunge la notte

            poi le nostre mani si legano, si sfiorano
            caldo e freddo
            Sole e Luna
            passione e dolcezza.
            Composta domenica 15 marzo 2015
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              Scritta da: Lisa Di Giovanni

              Ernesto

              La finestra che dava sul prato era la tua preferita
              rimaneva sempre socchiusa
              dando modo ai raggi del sole
              di penetrare all'interno
              dove tutti i pomeriggi
              te ne stavi al tavolo col mazzo carte di napoletane
              giocando un solitario.

              Aspettavi sempre noi due per chiudere la partita
              così avviavi anche la tua passeggiata
              sotto la vite di uva bianca che portava
              a quell'orto grande terminante
              con la piccola stalla vuota
              attorniata dal lino delle fate e dalla malva selvatica.

              Poi arrivava quell'arietta mista alla brezza
              con l'odore trasportato dal fiume
              così mettevi il pullover beige sopra le spalle
              ti voltavi a braccia incrociate dietro la schiena
              alzavi lo sguardo con il tuo cappello verde preferito
              per ammirare il Gran Sasso
              e rispetto al movimento del cielo
              ci dicevi cosa avrebbe portato in serbo la sera
              Nonno.
              Composta mercoledì 18 settembre 2013
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                Scritta da: Lisa Di Giovanni

                Lungo il borgo

                In quella strada ti rincontro
                tutte le volte
                in ogni direzione

                passo lento ed elegante
                le mani in tasca nei pantaloni di velluto color caffè
                sguardo curioso e sorridente da bambino.

                Riaffiorano i ricordi di quelle giornate soleggiate
                chiacchierando allungati sulla panchina
                persi nel campo verde e profumato zeppo di margherite e viole.

                Bastava tenersi per mano
                riflettere occhi negli occhi e
                si sfamava l'anima, s'agitava il cuore.

                Lungo quel borgo
                alle porte dell'equinozio di primavera
                ti rivedo mio tenero amore.
                Composta lunedì 29 aprile 2013
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