Madre dei miei occhi verdi, mi accudisci anche se, perdi i tuoi più cari, in tempi brevi. Madre del cuore del figlio con amore. Madre di un cigno con ali di fango. Madre per tre, vive uno solo per te. Madre della paura di un figlio coraggio. La madre migliore del figlio peggiore. Madre sconsolata, da un marito imbavagliata. Sei la madre più bella che ci sia, potessi ricambiarti una cortesia.
Quante volte lo ricordo! Quante volte lo celo! Quante volte lo desidero! Quante volte lo soffro! Quante altre volte, invece, lo deludo! È tempo di essere consapevole.
Il guscio ti protegge e ti nasconde ai miei occhi. Il tempo trascorre. Sei come una perla chiusa nell'ostrica, imprezziosita dal tempo. Non cesserò mai di cercarti.
Prendi forma dal primo granello di sabbia caduto dentro. Il tuo carattere ribelle, riservato e sensibile nasce e cresce nel guscio. Non cesserò mai di ascoltarti.
Dove ho sbagliato? Dove ho perso la fantasia? Perché non ti sento mia? Quando ho tradito il nostro amore? Ricordi che c'è tanto infinito nel mio cuore?
Dove sei piccola dolce del mio cuore? Perché mi lasci senza le tue parole? Quando saremo liberi di sognare? Ricordi quando hai scritto di amare?
Dove sono gli sguardi? Perché non sono più importanti? Quando hanno perso il riflesso? Ricordi cosa ci è permesso?
Vivo una dolce vita da quando sei arrivata. Di nuovo la fortuna me ne ha dato una di possibilità e con molta probabilità non merito questo. Per il resto ho apprezzato il tuo gesto appassionato. Quallo che mi dai prima o poi lo riavrai cento, mille volte di più nel mio cuore ci sei tu.
Parlo ai viceré, loro intorno a me. Cammino su e giù, e poi arrivi tu. Vera, unica, bella, luce di stella. Gli occhi neri, belli più di ieri. Labbra carnose, profumi di rose. Voce voluttuosa, sei molto affettuosa. Faccio a pezzi il cuore a cocci. Con te rimarrei, i tuoi occhi con i miei, fino al chiarore, per darti il mio amore.
Vivi la tua vita, ma fai in modo che per me non sia finita. Scatta la foto, arrivata nel futuro, mi penserai, lo giuro. Sarò in quella stampa, ti farò una domanda, Chi hai amato nella tua vita?
Credo ai tuoi occhi pieni di verità e tanto neri. Non sento il dolore, ha lasciato posto all'amore. Sto bene con me stesso, vorrei vederti più spesso, per catturare le tue vibrazioni, per nutrire le tue emozioni. Credo al tuo amore, domani sarà un giorno migliore.
La musica, che mi ricorda Lei, ha sostituito il sangue delle mie arterie. Scorre come un ruscello di montagna, trova il dirupo e giù in cascata, arriva a valle e scatena la forza accumulata nella discesa, impatta e penetra fino a raschiare il letto del fiume divenuto, ormai, calmo. Ora che è tutto calmo, vorrei dirle quanto mi manca. Vorrei ascoltare la sua docile voce e sentirla sussurrare il mio nome. Non ci penso più di tanto e, telefono alla mano, richiamo dalla rubrica il suo nick.
Ricevo la risposta con un tono vocale garbato ma riporta il mio pensiero di nuovo su, prima della cascata. Tim la persona non è al momento raggiungibile...
Come le montagne russe, un'alternanza di salite e discese, così le mie onde cerebrali si alternano. È prepotentemente forte e radicato il sentimento che ho dentro.
Mi manca quando guardo l'orizzonte, Mi manca quando ascolto la musica Mi manca quando c'è il sole Mi manca quando il mare mi parla
Riprovo a chiamare, il tono non è quello di prima, ma la sua risposta accende l'orchestra. Tutti in piedi! Un'ovazione! I violini, le percussioni, il piano, le corde, i sassofoni, le trombe, tutti ad intonare una melodia celestiale che mi fa immaginare il mio Angelo. Sereno e felice, mi batte il cuore, riesco a dirle che mi manca tantissimo.
Se questa è la via da seguire, la seguirò fino in fondo, fino a che il mio cuore possa trasmettere tutto il sentimento.