Le migliori poesie inserite da Marianna Mansueto

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Scritta da: Marianna Mansueto
"Addormentarsi adesso
svegliarsi tra cento anni, amor mio..."

"No,
non sono un disertore.
Del resto, il mio secolo non mi fa paura
il mio secolo pieno di miserie e di scandali
il mio secolo coraggioso grande ed eroico.
Non ho mai rimpianto d'esser venuto al mondo troppo presto
sono del ventesimo secolo e ne son fiero.
Mi basta esser là dove sono, tra i nostri,
e battermi per un mondo nuovo..."
"Tra cento anni, amor mio..."
"No,
prima e malgrado tutto.
Il mio secolo che muore e rinasce
il mio secolo
i cui ultimi giorni saranno belli
la mia terribile notte lacerata dai gridi dell'alba
il mio secolo splenderà di sole, amor mio
come i tuoi occhi..."
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    Scritta da: Marianna Mansueto

    Un Bacio

    Le palpebre chiuse
    pulsanti
    di porpora accese,
    pesanti.
    Il sangue che corre
    più forte
    è un rombo lontano
    all'orecchio
    Calore nel viso
    sul collo,
    le mani
    che bruciano
    accese.
    Mi baci così.
    Più caldo
    di labbra velate,
    bramose.
    Sospesa la mente
    discendo,
    sprofondo al mio cuore
    distante.
    Io sento, ti accendo
    più grande
    la fonte che arde.
    Mi arrendo.
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      Scritta da: Marianna Mansueto
      Tu vivi sempre nei tuoi atti.
      Con la punta delle dita
      sfiori il mondo, gli strappi
      aurore, trionfi, colori,
      allegrie: è la tua musica.
      La vita è ciò che tu suoni.

      Dai tuoi occhi solamente
      emana la luce che guida
      i tuoi passi. Cammini
      fra ciò che vedi. Soltanto.

      E se un dubbio ti fa cenno
      a diecimila chilometri,
      abbandoni tutto, ti lanci
      su prore, su ali,
      sei subito lì; con i baci,
      coi denti lo laceri:
      non è più dubbio.
      Tu mai puoi dubitare.

      Perché tu hai capovolto
      i misteri. E i tuoi enigmi,
      ciò che mai potrai capire,
      sono le cose più chiare:
      la sabbia dove ti stendi,
      il battito del tuo orologio
      e il tenero corpo rosato
      che nel tuo specchio ritrovi
      ogni giorno al risveglio,
      ed è il tuo. I prodigi
      che sono già decifrati.

      E mai ti sei sbagliata,
      solo una volta, una notte
      che t'invaghisti di un'ombra
      -l'unica che ti è piaciuta-
      un'ombra pareva.
      E volesti abbracciarla.
      Ed ero io.
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        Scritta da: Marianna Mansueto
        Perché io sono la prima e l'ultima
        io sono la venerata e la disprezzata,
        io sono la prostituta e la santa,
        io sono la sposa e la vergine,
        io sono la mamma e la figlia,
        io sono le braccia di mia madre,
        io sono la sterile, eppure sono numerosi i miei figli.
        Io sono la donna sposata e la nubile,
        io sono colei che da la luce a colei che non ha mai procreato,
        io sono la consolazione dei dolori del parto
        io sono la sposa e lo sposo,
        e fu il mio uomo che mi creò.
        Io sono la madre di mio padre,
        io sono la sorella di mio marito, ed egli è il mio figlio respinto.
        Rispettami sempre,
        perché io sono la scandalosa e la magnifica.
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          Scritta da: Marianna Mansueto

          Invictus

          Dal profondo della notte che mi avvolge
          buia come il pozzo più profondo che va da un polo all'altro,
          ringrazio gli dei chiunque essi siano
          per l'indomabile anima mia.

          Nella feroce morsa delle circostanze
          non mi sono tirato indietro né ho gridato per l'angoscia.
          Sotto i colpi d'ascia della sorte
          il mio capo è sanguinante, ma indomito.

          Oltre questo luogo di collera e lacrime
          incombe ma l'orrore delle ombre
          e ancora la minaccia degli anni
          mi trova, e mi troverà, senza paura.

          Non importa quanto sia stretta la porta,
          quanto piena di castighi la vita.
          Son Io il signore del mio destino.
          Son Io il capitano dell'anima mia.
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            Scritta da: Marianna Mansueto
            Passo ore e ore a pensarti,
            dolci tramonti che riflettono
            i colori del tuo splendido viso.
            E vorrei averti accanto questa sera,
            anche solo per guardarti
            e perdermi tra le gocce di eternità
            racchiuse nei tuoi occhi.
            Ma anche questa sera sarai con lei
            a donarle il tuo sorriso,
            dolci tramonti si perderanno all'orizzonte
            e, sognando il tuo viso a occhi aperti,
            soffrirò in silenzio
            perché non potrò mai averti...
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              Scritta da: Marianna Mansueto
              Ti si sta vedendo l'altra.
              Somiglia a te:
              i passi, la stessa fronte aggrondata,
              gli stessi tacchi alti
              tutti macchiati di stelle.
              Quando andrete per strada
              insieme, tutte e due,
              che difficile sapere
              chi sei, chi non sei tu!
              Così uguali ormai, che sarà
              impossibile continuare a vivere
              così, essendo tanto uguali.
              E siccome tu sei la fragile,
              quella che appena esiste, tenerissima,
              sei tu a dover morire.
              Tu lascerai che ti uccida,
              che continui a vivere lei,
              la falsa tu, menzognera,
              ma a te così somigliante
              che nessuno ricorderà
              tranne me, ciò che eri.
              E verrè un giorno
              -perché verrà, sì, verrà-
              in cui guardandomi negli occhi
              tu vedrai
              che penso a lei e che la amo
              e vedrai che non sei tu.
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