Poesie inserite da Marilisa Menegatti

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Scritta da: Marilisa Menegatti
Come denigrare il tuo valore
la tua bellezza
quando beltà e valore
sono le tue più grandi lodi?
Nessun intrigo
viene accolto da quest'anima.
Nessun silenzio
è più così dolce
da riempire il silenzio.
Forse il tuo disprezzo
è così facilmente visibile
nella nebbia
nel buio di questi giorni
nella tua indifferenza.
Cos'ha fatto la mia mano di male
se non scrivere versi?
Forse tali versi
privi erano di contenuti bennati
o forse
ne eran talmente colmi
da spaventare
anche la più grande entità esistente
che al tuo orecchio ha suggerito
di fuggire così a passo veloce.
Sono solo una donna
gentile, no di certo, è chiaro.
Perché amaro è il mio disprezzo
contro coloro che il rispetto
lo hanno lasciato nel letto natio.
Se solo tu potessi udire
l'eco di quest'anima
dichiarerebbe al tuo cuore
mille e più volte
un amore che non le è permesso,
ma che le spezza il fiato
tanto è grande, involontario e puro.
Perciò mio amato
non disprezzar me
e nemmeno te stesso.
Sei così valoroso nell'animo
da meritare tutto il bene concesso.
Come può biasimarti la mia anima
tu sei te stesso soltanto
ed è proprio te stesso
ch'ella, la mia anima, ama
quindi da te non può fuggire pertanto.
Ed ora, mio gentile amico
lascia che te lo ripeta ancora.
Le tue tasche
del mio amore sempre colme saranno
perché della materia a volte verran private
ma dell'infinito esse sempre si nutriranno
anche se i tempi di gloria smarriti diverranno.
Così il mio cuore
valso un attimo di visione
combatte e cede i suoi valori
al più amabile di tutti gli splendori.
Così la mia mano si arrese
gettando nel fuoco l'orgoglio
scribacchiando ancora questi versi
senza la certezza che i suoi occhi
gioire di essi potranno.
Composta domenica 24 novembre 2013
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    Scritta da: Marilisa Menegatti

    In silenzio

    Mentre ti osservavo
    celata ai tuoi occhi
    note vagavano nelle mie orecchie.
    La voce graffiante di Billie
    accompagnava quel momento
    come una colonna sonora perfetta e sincronizzata.
    Guardavo i tuoi lineamenti
    il tuo gentile modo di porti
    guardavo le tue mani
    e i tuoi sguardi così assorti.
    Poi dovetti uscire allo scoperto
    e quella voce iniziò a cantare
    che sono una "folle a volerti,
    ma che senza te non posso stare".
    Tu, finalmente, ti illuminasti vedendomi
    e il tuo triste cipiglio
    un raggiante sorriso divenne.
    La tua pelle cambiò tono
    assieme alla luce dei tuoi occhi.
    Ricordarlo posso,
    anche oggi così chiaramente.
    Per ore ti avrei osservato,
    come in passato,
    quando non sapevi.
    Guardavo le tue mani,
    trovandole rassicuranti.
    Guardavo le tue spalle,
    il tuo viso
    e la tua bocca
    Con l'accuratezza di un segugio.
    E ogni volta impazzivo
    solamente osservandoti,
    solo sentendo la tua presenza,
    solo ascoltando la tua voce.
    Quel giorno, ebbi la conferma assoluta
    prima di un distacco obbligato,
    che il mio cuore mai da te si sarebbe allontanato.
    Così è stato
    e così sarà ancora
    oltre ogni dimensione reale o sognante
    in ogni luogo e tempo concesso,
    perché siamo anime gemelle
    uniche e rare insieme
    e mai nessuno
    potrà cambiare questa verità coperta dall'orgoglio
    mai nessuno
    potrà contrastare questo straziante e meraviglioso destino
    nemmeno io
    nemmeno se lo volessi.
    Composta venerdì 22 novembre 2013
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      Scritta da: Marilisa Menegatti

      Tu vivi in me

      Qualche lacrima
      il mio viso bagna
      per questo blocco obbligato
      per questa vita avversa.
      Riflettendoci
      ogni momento sprecato non tornerà
      perché l'orgoglio ha distrutto quegli istanti
      in cui le nostre mani avrebbero potuto stringersi.
      Dove sei ora
      che non posso vederti?
      Io inchiodata in questo letto
      vedo il sole dalla finestra
      i suoi raggi non scaldano
      quanto mi scaldavano i tuoi occhi
      il suo calore non mi raggiunge
      quanto la tua energia.
      Amore
      eppure non sei così distante
      vorrei poter trasformare le parole in suono
      trovare la forza di parlare
      poter vedere la tua reazione ad esse.
      Perché i tuoi occhi erano lucidi quel giorno
      come se stessi reprimendo qualcosa di forte
      ho visto la tua anima crollare insieme alla mia
      e non riuscendo più a dire una parola
      sei fuggito.
      Come posso farti capire che per me sei tutto?
      Le parole scritte non sono folli
      né dette a caso.
      Non odiarmi per il mio amore
      odiami per la mia paura
      io vivo ogni istante
      pensando a quando potrò rivederti
      ma per ora dovrò solo aspettare
      attendere il giorno
      in cui la tua voce mi potrà nuovamente allietare.
      Per ora posso solo dire
      tu vivi nella mia voce,
      nei miei occhi e nelle mie mani
      tu vivi nei miei sogni e nel mio mondo da ieri
      ma esisterai sempre nel mio presente di oggi
      e in tutti i miei domani.
      Composta martedì 12 novembre 2013
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