Poesie inserite da Marzia Ornofoli

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Scritta da: Marzia Ornofoli

Le viole

Le viole che ho piantato sono fiorite,
nell'alba struggente suona un'armonica,
e mi sovvengono tutte le albe dei giorni passati,
immagini lontane di spensieratezza di gioventù,
si rincorrono i ricordi su un filo d'argento fra i capelli,
odo voci del passato che si mescolano a quelle del presente,
un amore rinchiuso ormai nello scrigno dei dolci ricordi,
un amore che stretto al cuore lo fa ancora palpitare,
con la dolce carezza di labbra ardenti sulla pelle,
mi coglie di sorpresa il dolce sorriso della primavera,
nelle viole fiorite che ho piantato per ricordare te
amore mio.
Composta domenica 30 maggio 2010
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    Scritta da: Marzia Ornofoli

    Fisarmonica

    La fisarmonica suona per te,
    per ricordarti un'a,
    per ricordare un'aula dalle pareti
    bianche e verdi dove
    tre gruppetti di bambini a turno cantano:
    "Fra Martino campanaro
    dormi tu dormi tu
    suona le campane.
    Ma la musica cambia,
    ed ecco Parigi e i suoi bistrò,
    Edith Piaf che canta
    " Chanteuse d'Amur"
    Due ballerini fatti di luce,
    ballano sulle notte
    d'un tango struggente,
    e infine ecco l'allegria
    della Romagna che
    aleggia sulle note
    di Romagna Mia.
    L'ultima nota si spegne,
    e i ricordi la seguano
    con un ultimo palpito.
    Composta giovedì 27 maggio 2010
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      Scritta da: Marzia Ornofoli

      La mia mamma

      Magnolia dai fiori bianchi
      Angelo di Dio per me
      Rosa dall'animo puro
      Ironia la chiave con cui affronti la vita
      Amica confidente unica sei per me

      Complici siamo in piccoli e grandi segreti
      Amore sconfinato nel tuo abbraccio
      Risate d'intese ci uniscono
      l'emozioni nascono come fiori nella tua anima
      Orizzonti lontani sono nei tuoi occhi
      Tieni nel cuore la gioia di vivere
      Torni a ricordi lontani guardando vecchie foto ingiallite
      i miei versi a te regalati son poca cosa per ripagare il tuo amore.
      Composta martedì 25 maggio 2010
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        Scritta da: Marzia Ornofoli

        Camminando attraverso il tempo

        Non ho provato nulla,
        no è esatto qualcosa ho provato,
        ho camminato attraverso il tempo,
        in un viaggio dove i romani
        hanno costruito una città.
        Capitelli di colonne ormai scomparsi
        fanno bella mostra di loro
        su piccole colonne che non gli appartengano.
        Volti scolpiti nella pietra bianca,
        volti che il tempo ha consegnato alla storia.
        Armi di soldati che hanno calpestato strade lastricate,
        legionari che hanno impugnato l'else delle spade
        ormai scomparse, solo il metallo è rimasto.
        Ho osservato i resti di una casa romana,
        sbucata da sotto le fondamenta di una chiesa,
        mentre guardo i mosaici geometrici,
        filtro tra i passi e i sussurri dei turisti,
        i passi e i sussurri di chi un giorno
        a calpestato quei mosaici con sandali antichi,
        passo poi a un epoca più recente e trovo
        una chiesa del settecento fonda da un re
        di nome Desiderio e di sua moglie Ansa,
        affreschi magnifici molto belli e poi
        e poi ecco il luogo dove le monache
        cantavano affreschi rappresentano la passione di cristo
        una tendina dipinta secoli fa,
        sembra volteggiare nell'aria eppure è muro
        sul soffitto arabeschi e non so dove guardare
        e così giro in tondo mi riempio gli occhi
        di tanta magnificenza.
        Passa qualche ora e un altro viaggio nel tempo,
        mi trovo ad osservare monili di civiltà che vengono da lontano,
        vengono dal Perù mi aspetto di trovare
        o prova forti emozioni, ma niente,
        oggetti belli preziosi perché d'oro
        ma il loro valore è storico
        collane pettorali maschere funerarie
        bicchieri finemente cesellati, ma niente emozioni.
        Finalmente torno a casa arricchita di conoscenza,
        dopo un viaggio nel tempo.
        Composta sabato 22 maggio 2010
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          Scritta da: Marzia Ornofoli

          Dubbi

          Strada diritta senza ostacoli,
          strada sempre uguale,
          percorsa ogni giorno,
          occhi sono quasi chiusi,
          i piedi si muovano meccanicamente,
          ne conoscono ogni più piccolo sassolino.
          All'improvviso compare una nuova strada,
          i dubbi ora mi assalgono,
          cosa faccio?; non so,
          continuo sulla strada sicura,
          o percorro la strada sconosciuta
          mille dubbi mi assalgono,
          forse mi fermo ancora qualche
          qui su questo incrocio finché
          il cuore non capirà cosa devo fare.
          Composta sabato 22 maggio 2010
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            Scritta da: Marzia Ornofoli

            Demone

            Nella oscurità della notte,
            si sveglia il demone che distrugge,
            sfiora con le sue tentazioni anime perse.
            Sussurra piano le sue parole,
            ride quando un'anima cade nella sua rete.
            La sua forza aumenta quando vede
            in un angolo di una strada un giovane,
            rannicchiato come un vecchio straccio,
            che ha cercato la felicità in un buco,
            e aumenta ancora quando vede
            una bambina truccata come una donna
            sale su una macchina sconosciuta.
            La sua anima demoniaca si nutre
            di fumo e di avidità dietro una pallina
            che cerca un numero o un colore.
            L'apice poi lo raggiunge quando
            una anima pura viene avvolta dalle tenebre
            e cade nel vorticoso tunnel da lui creato per lei.
            Composta sabato 22 maggio 2010
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              Scritta da: Marzia Ornofoli

              Mani

              L'acqua trasparente scivola,
              solca le mie guance,
              cade forma cerchi geocentrici
              con l'acqua del tempo.
              Le mani sono vuote,
              stringono il nulla
              dell'indecisione della mente
              il cuore grida lo strazio del fuoco
              che arde nell'anima oscura,
              che scende nel magma infuocato
              di un respiro privo d'anima.
              Le mani sono vuote,
              non stringono il nulla,
              nuvole grigie si addensano
              nel mio cielo azzurro cupo,
              un grido mi sale dal petto
              fino alla gola, dove rimane rinchiuso,
              e le mani sono vuote,
              stringono il nulla dell'oscurità.
              Composta sabato 22 maggio 2010
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                Scritta da: Marzia Ornofoli

                Fluido

                Mille pensieri si affollano nella mia mente,
                incalzanti incuranti del riposo che voglio,
                mi siedo allora e appoggio le mani sulla tastiera
                e un miracolo avviene le dita cominciano a muoversi,
                mosse da un fluido magico che non so controllare.
                I pensieri si mettono in ordine ed ecco che prende forma,
                una poesie un racconto una fiaba.
                Lascio scorrere il fluido,
                per un attimo chiudo gli occhi alla ricerca di pensieri,
                le parole si formano e si uniscono
                dolce è il canto dell'usignolo che accompagna il mio scrivere,
                dimensione dove io mi reco ogni qualvolta che appoggio
                le mani sulla tastiera.
                Dimensione che mi appartiene anche quando sono altrove.
                Composta domenica 16 maggio 2010
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                  Scritta da: Marzia Ornofoli

                  Farfalla di cristallo

                  Voli farfalla delicata sei
                  con le tue ali di cristallo,
                  volteggi e ti posi delicati fiori,
                  rubi un poco di nettare,
                  voli di nuovo gioiosa
                  con altre sorelle,
                  credi d'avere l'eternità
                  fra le tue ali e invece,
                  invece sei effimera,
                  vivi per un giorno
                  e a sera ti posi e muori.
                  Ma per qualche attimo
                  ai regalato la tua bellezza
                  effimera con le tue ali di cristallo.
                  Composta domenica 16 maggio 2010
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                    Scritta da: Marzia Ornofoli

                    Io angelo al tramonto

                    Percorro strade senza nome,
                    salgo su scale di nuvole,
                    io angelo al tramonto incontro
                    in un cielo infuocato da urla,
                    grida senza suono che giungono
                    alle mie orecchie.

                    Discendo scale di pietra,
                    io angelo al tramonto incontro
                    in questo deserto affollato grida,
                    urla d'innocenti che non hanno
                    più sogni negli occhi
                    solo colori a pastello
                    usano per i loro disegni,
                    disegni che si tingono di nero
                    di rosso sangue.

                    Percorro strade senza nome,
                    di città che di giorno vivono
                    di rumori vita quotidiana,
                    ma di notte vivono d'amore
                    venduto lungo un viale
                    d'anime perse in un bicchiere
                    di sogni persi dentro a un mazzo di carta.
                    Percorro strade senza nome
                    io angelo al tramonto.
                    Composta domenica 16 maggio 2010
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