Scritta da: molly62
in Poesie (Poesie personali)
Briciole
E il cuore si spezza,
mille briciole di ricordi volano via
portati dal vento lontani,
sparpagliati in quell'infinito
teatro dell'amor puro
ormai perduto.
Composta venerdì 8 agosto 2014
E il cuore si spezza,
mille briciole di ricordi volano via
portati dal vento lontani,
sparpagliati in quell'infinito
teatro dell'amor puro
ormai perduto.
Ti rivivo in quelle foto ingiallite dal tempo,
tu ragazza, tu madre, tu maestra con i tuoi bimbi,
tu nonna con i tuoi nipoti.
Tu, malata, ma sempre con quel sorriso che,
come una drogata ancora cerco tra quelle vecchie foto,
per riviverti ancora un attimo, per piangere ancora un poco,
per sentirti ancora, mamma, qui vicino a me.
Madre, ho imparato a camminare senza te.
Sono passata in mezzo ai rovi,
e le spine hanno graffiato la mia pelle.
Ho camminato in mezzo alla tempesta,
e ho sentito freddo.
La mia strada è irta di ostacoli,
e a fatica li ho superati.
Le mie gambe si fanno stanche,
ma tu Madre mi hai insegnato
ad affrontare ogni avversità,
mi hai insegnato a guardare avanti
verso l'orizzonte, meta della vita.
Con te, al mio fianco, continuo a camminare
verso quella luce.
La penna scorre sui fogli bianchi
cercando di imprimere ricordi,
emozioni,
cercando di catturare una lacrima, un sorriso,
ma non ci riesce,
tutto è spento.
Vago nell'aria,
come una foglia staccata dal ramo,
che sa, che mai più ne farà parte.
Un lieve abbraccio,
mi perdo nel tuo profumo,
che mi ricorda giornate spensierate
piene d'amore, di attese, di aspettative.
Poi ti guardo e non so più chi sei,
io chi sono.
Le nostre anime ancora fuse tra loro
perdono calore ogni gorno che passa,
perché ciò che era non è più.
Un volo ormai diventato solitario
nell'immenso blu del cielo.
Cammino straniera nella mia terra.
I miei passi echeggiano nel nulla.
Terra desolata caduta in un mare di aridità,
portata da noi che,
con passo lento ma inesorabile,
abbiamo guidato i nostri passi
verso quell'infinite macerie,
e niente potrà fermare il lento declino,
forse, solo, i sogni di cuori puri
capaci di far rinascere
un fiore dall'asfalto.
In questo giorno i ricordi si susseguono
come in una pellicola.
Prma velocemente all'indietro, poi,
con lentezza uno ad uno,
fotogrammi di vita vissuta.
Ricordi d'infanzia, di adolescente,
ricordi di donna,
ricordi legati a te mammina.
Ti guardo sorridere da quella cornice,
quel tuo sorriso che illuminava il mondo,
accendo una piccola candela,
oggi è il tuo compleanno,
e anche se non posso abbracciarti
con il cuore colmo d'amore
ti auguro Buon compleanno.
Ciao mammina.
Racconto la mia storia con tanto amore e poca memoria
perciò che è stato, perciò che ho perduto.
Racconto la mia storia con poche frasi,
magari nascoste dietro una strofa,
o dietro una virgola.
Una storia come tante, forse anche inutile,
ma è la mia storia.
E la racconto dietro un punto,
la racconto in silenzio,
per chi non solo sa udire
ma anche ascoltare.
Il nostro è un volo a due verso l'infinito.
Gli stessi odori, la stessa luna, lo stesso sole,
è un danzar sotto la pioggia.
Due canne che alle intemperie della vita
si piegano ma non si spezzano,
È un amore che nessun poeta potrà mai decantare
perché amor di ugual misura non è mai esistito.
E come una bambina tengo stretta i miei sogni.
Sogni dal sapore di mare,
sogni dai colori dell'arcobaleno,
sogni di palpiti di cuore, due mani che stringono le mie
con la promessa di eternità.
Come una bambina tengo stretta al mio cuore
ogni attimo di sogno,
poi con cura li prendo e li racchiudo
dentro uno scrigno.
La strada ormai è percorsa a metà,
lascio li i miei sogni, sul bordo,
guardo avanti e ricomincio il cammino
mentre lo scrigno rimane là, in attesa
di un ritorno che non potrà mai essere.