Poesie preferite da mor-joy

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Scritta da: mor-joy

Se tu mio fratello

Se tu mi rivenissi incontro vivo,
con la mano tesa,
ancora potrei,
di nuovo in uno slancio d'oblio, stringere,
fratello, una mano.

Ma di te, di te più non mi circondano
che sogni, barlumi,
i fuochi senza fuoco del passato.

La memoria non svolge che le immagini
e a me stesso, io stesso
non sono già più
che l'annientante nulla del pensiero.
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    Scritta da: mor-joy

    Due

    Quando saremo due saremo veglia e sonno
    affonderemo nella stessa polpa
    come il dente di latte e il suo secondo,
    saremo due come sono le acque, le dolci e le salate,
    come i cieli, del giorno e della notte,
    due come sono i piedi, gli occhi, i reni,
    come i tempi del battito
    i colpi del respiro.
    Quando saremo due non avremo metà
    saremo un due che non si può dividere con niente.
    Quando saremo due, nessuno sarà uno,
    uno sarà l'uguale di nessuno
    e l'unità consisterà nel due.
    Quando saremo due
    cambierà nome pure l'universo
    diventerà diverso.
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      Scritta da: mor-joy

      Valore

      Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca.
      Considero valore il regno minerale, l'assemblea delle stelle.
      Considero valore il vino finché dura il pasto, un sorriso involontario,
      la stanchezza di chi non si è risparmiato, due vecchi che si amano.
      Considero valore quello che domani non varrà più niente e quello
      che oggi vale ancora poco.
      Considero valore tutte le ferite.
      Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe,
      tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi,
      provare gratitudine senza ricordare di che.
      Considero valore sapere in una stanza dov'è il nord,
      qual è il nome del vento che sta asciugando il bucato.
      Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca,
      la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.
      Considero valore l'uso del verbo amare e l'ipotesi che esista un creatore.
      Molti di questi valori non ho conosciuto.
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        Scritta da: mor-joy

        Soltanto non...

        La vita
        sarebbe
        forse più facile
        se io
        non ti avessi mai incontrata.

        Meno tristezza
        ogni volta
        che dobbiamo separarci,
        meno paura
        della prossima separazione
        e di quella che ancora verrà.

        E anche poco
        di quella nostalgia impotente, che quando non ci sei
        vuole l"impossibile
        e subito,
        fra un istante
        e che poi
        poiché non è possibile,
        resta turbata
        e respira a fatica.

        La vita
        sarebbe forse
        più facile
        se io
        non ti avessi incontrata.

        Soltanto
        non sarebbe
        la mia vita.
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          Scritta da: Brunason

          Vorrei...

          Se cado, vorrei che mi prendessi,
          che mi rialzassi e mi portassi sulle spalle.

          Se rido, vorrei che ti unissi a me
          in un unico canto a due voci.

          Se piango vorrei che mi confortassi,
          un sol cuore con me.

          Se sbattendo la porta me ne andassi,
          vorrei che m'inseguissi,
          rimanendo sulla soglia,
          sussurrando il mio nome.
          E aspettassi speranzoso il mio ritorno,
          ben sapendo
          che non vado lontano senza te.

          Se ad un tratto impazzissi,
          vorrei che le tue forti braccia premurose
          accogliessero la mia follia.

          Se divenissi ignaro bersaglio
          di perfidia e dileggio,
          arrivando a provare tristezza e angoscia,
          vorrei poggiare il mio capo
          sul tuo cuore ardente e tenace.

          Se mi ammalassi e in silenzio gridassi
          vorrei che le tue orecchie d'amante
          cogliessero il mio sussurro
          e i tuoi occhi gentili mi dessero consolazione.

          Se morissi vorrei che mi portassi
          con serena solennità
          fino al luogo in cui
          vivremo insieme per sempre.
          Composta nel novembre 2009
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            Scritta da: Silvana Stremiz

            Fra mille anni e mille sguardi

            Vivo per te da quel primo sguardo
            respiro di te anche quando non ci sei,
            combatto battaglie perse
            sperando di vincere,
            sogno e mi illudo un po'.

            E... Attendo...
            Un nuovo incontro
            un nuovo sguardo,
            l'intrecciarsi delle nostre anime.

            In altri cieli, in altri mari
            e fra mille anni e mille sguardi
            so che ti riconoscerò.

            Con altre sembianze, con altro profumo
            più giovane o più vecchio,
            capelli scuri o capelli bianchi,
            sarai sempre tu... parte di me

            Saprò chi sei... perché sei me,
            riconoscerò la tua anima
            perché parte di me.

            Sei quel respiro che mi confonde
            che meravigliosamente mi compone,
            che dà senso al mio essere qui,
            ad ogni lacrima versata.
            Perché ogni lacrima
            è stata semplicemente vivere.
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              Era una mattinata movimentata, quando un anziano gentiluomo di
              un'ottantina di anni arrivò per farsi rimuovere dei punti da una
              ferita al pollice.

              Disse che aveva molta fretta perché aveva un appuntamento alle 9:00.

              Rilevai la pressione e lo feci sedere, sapendo che sarebbe passata
              oltre un'ora prima che qualcuno potesse vederlo.

              Lo vedevo guardare continuamente il suo orologio e decisi, dal momento
              che non avevo impegni con altri pazienti, che mi sarei occupato io
              della ferita.

              Ad un primo esame, la ferita sembrava guarita: andai a prendere gli
              strumenti necessari per rimuovere la sutura e rimedicargli la ferita.

              Mentre mi prendevo cura di lui, gli chiesi se per caso avesse un altro
              appuntamento medico dato che aveva tanta fretta.

              L'anziano signore mi rispose che doveva andare alla casa di cura per
              far colazione con sua moglie.

              Mi informai della sua salute e lui mi raccontò che era affetta da
              tempo dall'Alzheimer.

              Gli chiesi se per caso la moglie si
              preoccupasse nel caso facesse un po' tardi.

              Lui mi rispose che lei non lo riconosceva già da 5 anni.

              Ne fui sorpreso, e gli chiesi 'e va ancora ogni mattina a trovarla
              anche se non sa chi è lei?

              L'uomo sorrise e mi battè la mano sulla spalla
              dicendo: "Lei non sa chi sono,
              ma io so ancora perfettamente chi è lei

              Dovetti trattenere le lacrime... Avevo la pelle d'oca e pensai:
              'Questo è il genere di amore che voglio nella mia vita.

              Il vero amore non è né fisico né romantico. Il vero amore è
              l'accettazione di tutto ciò che è, è stato, sarà e non sarà.

              Le persone più felici non sono
              necessariamente coloro che hanno il meglio di tutto, ma coloro che
              traggono il meglio da ciò che hanno.

              Spero condividerai questo messaggio con qualcuno cui vuoi bene, io
              l'ho appena fatto.

              La vita non è una questione di come sopravvivere alla tempesta, ma di
              come danzare nella pioggia.

              Sii più gentile del necessario, perché ciascuna delle persone che
              incontri sta combattendo qualche sorta di battaglia.
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