Poesie inserite da nuvola di sole

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Scritta da: nuvola di sole

Il riduttore e l'amplificatore

Sei il riduttore di ogni bellezza, di ogni poesia, di ogni sogno,
sei l'incapacità di amare,
l'impotenza del dare.
Sei l'aridità dei tuoi calcoli,
l'aritmetica dei chilometri e dei pedaggi autostradali.
Senza di te, con la fantasia, volo a ciò che mi sublima, volo a ciò che non mi umilia.
Avevi ridotto anche me
e senza di te torno ad amplificare bene quel poco che c'è.
Hai conosciuto l'Amore ma sei tornato al tuo mortaio in cui pestellare tutte le donne di buona essenza che continuamente macini.
Hai macinato anche te stesso, sei rimasto niente ormai,
nel tuo covo disseccato di bugie non ci sarà mai spazio per quello che di più prezioso e autentico esista.
Hai scelto di non migliorarti, hai scelto di morire e di uccidere.
La tua recita non reggerà mai allo specchio
né davanti agli occhi attenti di una donna innamorata.
Véstiti di amore e sincerità, se ci riesci, è l'unica via.
Accarezza con cura l'anima di chi incontri,
si frantuma.
Dona, impara a donare, senza pensare a ciò che ricevi in cambio.
Abbandona i sospetti, la sfiducia.
Metti via le armi, dà il meglio di te, il buono di te, il tenero di te,
senza freni, senza limiti.
Non avrai che tutto in cambio,
senza chiedere e senza controllare.
Composta domenica 14 gennaio 2018
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    Scritta da: nuvola di sole

    L'essenza di noi

    Tra le tue braccia mi sentivo al mio posto nel mondo,
    forse è questo l'unico modo in cui bisognerebbe sentirsi.
    Tra le tue braccia sentivo le tue assenze programmate,
    le tue distanze fredde che non nascondevi.
    Lontano dalle tue braccia sentivo la tua diffidenza continua e profonda,
    lontano dalle tue braccia mi facevi sentire sempre in colpa,
    lontano dalle tue braccia mi mancavi anche quando cercavi di starmi vicino.
    Non ho mai saputo davvero chi fossi, cosa facessi di preciso, cosa sentissi al di la del dichiarato, da dove venivi.
    Sei stato un vetro opaco oscurato,
    ogni tanto un raggio di sole ti ha illuminato,
    ogni tanto un barlume di amore ti ha acceso.
    Hai sempre finito per ferire,
    con noncuranza e intenzionalità.
    Hai scelto di non amare,
    hai scelto di non dare,
    ma con un profondo bisogno di amore e cura,
    come una macchina programmata solo per ricevere,
    come un'assicurazione dall'ennesima e ineluttabile dipartita.
    Nessuna giustificazione,
    quella che ti darai non servirà nemmeno a te.
    So che tornerai, come tutti.
    So che non sarà più lo stesso,
    forse non sarà più niente,
    quel niente che hai spesso mostrato per poi ritrattarlo, ritirarlo e infine rivenderlo.
    Questo non è amore,
    questo non è dolore,
    questa è incapacità e inettitudine,
    questa è mancanza di obiettivi e valori forti,
    questa è debolezza.
    Uno solo non deve sorreggere per due,
    ognuno dovrebbe aver la gioia di esserci,
    di donare il suo cuore e far conoscere il suo essere.
    Ognuno ha il suo percorso,
    il tuo non include una crescita,
    va verso una caverna di solitudine e di silenzio.
    Quando esci inventi un palazzo dorato,
    quello che riesci solo ad immaginare
    ma non a costruire.
    Deve essere fredda la tua caverna,
    eppure non hai voluto accendere il fuoco insieme a me.
    Composta lunedì 1 gennaio 2018
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      Scritta da: nuvola di sole

      Intossicata

      Le tue mani,
      e poi le parole, i giochi, le frenesie e le pause.
      Io non ho capito mai i tuoi occhi,
      la tua anima non sente la mia.
      Intossicata da te,
      dalle tue inadempienze e incapacità,
      le mie più gravi.
      So tutto,
      non aiuta.
      Mal di te,
      mal di vita,
      un giorno queste lacrime scivoleranno via
      e non saprò proprio spiegarmi
      come ho sempre fatto io a darti vita,
      quella che non ho.
      Intossicata da te e da me,
      sola,
      domande inutili.
      Altra giornata cestinata dietro al mal di noi.
      Composta domenica 19 novembre 2017
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        Scritta da: nuvola di sole

        I miei inferni

        I miei inferni
        tutti nella mia testa
        omicidi di realtà
        resurrezioni del peggio di me.
        I miei inferni
        spazzati via
        cedono il passo alla speranza
        tanto illusoria
        quanto necessaria.
        I miei inferni
        tornano sempre.
        I miei inferni
        la guerra più aspra
        le notti più lunghe
        i giorni più silenziosi.
        E non esiste altra acqua che un illusorio amore
        al cui inevitabile crollo
        i miei inferni
        esplodono più di prima.
        I nostri inferni
        tutti così simili e violenti.
        Composta venerdì 3 novembre 2017
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          Scritta da: nuvola di sole

          I cieli di domani

          Giorni di dolore, sempre tutto in discussione, provvisorio, ritrattabile, cancellabile con una spugnetta, come un refuso accidentale.
          Ed io vorrei certezze, carezze, amore senza dubbi, gesti puliti e inequivocabili.
          Giorni di dolore che si sommano ai precedenti.
          Ferite che si aggiungono a cicatrici mai guarite.
          Desideri legittimi che si trasformano in pretese assurde quando intorno è tutto social, siti di incontri, alternative ovunque, divorzi come se piovesse.
          E come sostituisci un sorriso, un odore, un mix di caratteristiche uniche, una sensazione?
          Non saprei, il mio mondo è altro, altro da tutto questa sostituibilità reciproca, dal fregare l'altro.
          Non accetto muri, tende e ombre.
          Ombre ogni giorno al calare della sera
          ed io vorrei luce e colori che non sbiadiscono nemmeno a lampadine spente.
          Le stelle da guardare insieme stanno nel cielo del giardino di casa e in quello dell'altro emisfero,
          se diventano mozzafiato soltanto insieme,
          se insieme è l'unico posto che conta,
          se purché insieme l'unica possibilità è essere onesti e innamorati senza lume, senza conteggi e senza mortificazioni.
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