Scritta da: Paolo Bau'

Arriverai

Arriverai
arriverai...

Troverai porte
che non sapevo di aver lasciato aperte,
sarai un sorriso
alla fine di una galleria,
sarai la memoria persa
della continua mia voglia di scappare via

E arriverai
sì... arriverai

sarai il viso di silenzi vissuti
cullati in parole mai cercate
spiegate in un guardare da ciechi
nel buio di emozioni ritrovate

sarai la voglia di essere stupidi
per non cercare spiegazioni
con concetti legati da lucchetti
che hanno perso la chiave delle emozioni

E arriverai
sì... arriverai

sarai la mia forza
di mostrami uomo a te accanto,
sarà il tuo volermi non per i muscoli,
non per il sesso,
ma per la sincerità un mio pianto

sarai donna nel sesso
e io uomo goloso d'esserti vicino
e basterà una tua lieve carezza
per rendermi perso,
e svelarmi bambino

E arriverai
sì... arriverai...

e sarai...
sarai...
sarai...
sarai un dolce passo di danza,
tra i grigi angoli della mia vita.
Composta domenica 2 agosto 2015
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    Scritta da: Paolo Bau'

    Tu ci sei

    Tu ci sei,
    sempre ci sei...
    nel prefisso dei miei pensieri
    nella forza di essere, per te oggi,
    migliore di ieri
    Tu ci sei
    intorno a me, dentro,
    Importante
    di tutto armonizzante
    in una vita triste,
    il motivo consolante.
    E ci sei anche quando non sei
    nel colore di un tramonto,
    nel silenzio della neve
    nel solitudine della notte,
    nel consolante rumore di una pioggia lieve.
    Tu ci sei,
    sei in me e io...
    sono di te ammalato
    ma mi sento morire
    anche per la sola semplice paura
    di poter un giorno...
    da questo guarire.
    Composta mercoledì 12 agosto 2015
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      Scritta da: Paolo Bau'

      Ridere

      La coscienza del tempo che passa
      uno specchio che non mi guarda
      il vuoto dentro che mi inghiotte
      il sentirmi vero solo nella mia ombra di notte

      Capire il senso di tutto
      cercando le chiavi di quello scrigno
      che da qualche parte è nascosto in me,
      cercare in esso quella felicità,
      vera e semplice,
      che vive nel ridere singhiozzato di un neonato

      Trovare invece ad aspettarmi
      un baule sempre aperto,
      pieno di urla disperate
      di gabbiani non capiti.

      E allora rido, rido... chiudo il baule e rido

      Ma sono sorrisi disadorni
      come nei quadri posti in soffitta
      nel loro esistere stesso
      la più profonda sconfitta.
      Composta sabato 2 maggio 2015
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        Scritta da: Paolo Bau'

        Cerca di ascoltare

        Cerca di ascoltare
        quel che non riesco a dire
        cerca di capire
        perché non lo riesco a fare

        ma ogni parola che conosco
        è troppo piccola nel significato
        per racchiudere in sé
        l'immenso di quel che provo

        Ogni parola che dico
        è troppo limitata nel suono
        per dire in sé
        tutto quel che sento

        Ogni parola che leggo
        è sempre troppo avara di colori
        per mostrare in sé
        ogni cosa che in te vedo

        Non ho parole per dire
        quel che vorrei farti ascoltare
        non ho parole da scrivere
        per quel che vorrei farti sapere

        ma cerca di ascoltare
        cerca di vedere
        cerca di capire,
        sarà così facile per te
        vedere di me
        tutto quel che già sai
        anche se non te l'ho mai detto.
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          Scritta da: Paolo Bau'

          La colazione

          È troppo grande quel letto
          ed è troppo comoda quella coperta

          Da troppo tempo non ha pieghe,
          quel cuscino di fianco

          Ho troppo tempo in quel bagno
          e c'è troppo spazio, tra i profumi,

          e c'è quel troppo silenzio nel tutto
          che neanche la televisione accesa riesce a spegnere

          Preparerò una colazione per due
          due cucchiai, due tazze, doppio latte
          due tovaglioli, due brioches

          Si, lo so, quando torno stasera
          la seconda tazza starà ancora così

          Qui ad aspettarmi stupita
          cercando di capire, di intuire

          Ma non c'è altro da intuire
          e nulla da giustificare

          Solo che...
          è così giusto questo momento
          così sincero questo preparare per due
          che è giusto darci vita
          anche solo...
          per l'illusione di un momento.
          Composta sabato 8 agosto 2009
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            Scritta da: Paolo Bau'

            Il Sipario

            È ormai vuoto il palco.
            È rimasto solo l'orologio, e la polvere del tempo passato.

            Ha un taglio vecchio questo mio vestito
            e la mia caccia con le dita non trova altre monete
            nelle sue tasche

            Trovo invece foto ingiallite
            del tempo in cui ero disperato, di quel secolo in cui ho odiato
            e di quel lampo, in cui sono stato felice

            ed altre immagini
            vecchie, sgualcite, spiegazzate
            delle cose che ho capito, delle persone con cui ho parlato,
            e del mio vivere, con le persone che ho amato

            e nella tasca più grande
            un'immagine che ho sempre tenuto piegata
            per non vederla mai, per non vivere quel rimpianto
            di non essere mai stato chi davvero sono.

            Immagini, sensazioni, emozioni,
            che volevano ancora tempo
            che non volevano quell'orologio
            e che sono tutte con me,
            qui, nel profondo nelle mie tasche
            a venire nel mio obbligato passo
            verso la fine del palco,
            verso la vera sconfitta

            La vera sconfitta
            di quando, dietro al sipario,
            tutto sarà...
            passato prima,
            dimenticato poi,
            mai stato infine.
            Composta lunedì 9 novembre 2009
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