Poesie preferite da Psiche

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Scritta da: Desafinado64

O amor, quando se revela

O amor, quando se revela,
Não se sabe revelar.
Sabe bem olhar p'ra ela,
Mas não lhe sabe falar.

Quem quer dizer o que sente
Não sabe o que há-de dizer.
Fala: parece que mente...
Cala: parece esquecer...

Ah, mas se ela adivinhasse,
Se pudesse ouvir o olhar,
E se um olhar lhe bastasse
P'ra saber que a estão a amar!

Mas quem sente muito, cala;
Quem quer dizer quanto sente
Fica sem alma nem fala,
Fica sò, inteiramente!

Mas se isto puder contar-lhe
O que não lhe ouso contar,
Jà não terei que falar-lhe
Porque lhe estou a falar...

L'amore, quando si rivela,
Non si sa rivelare.
Sa bene guardare lei,
Ma non le sa parlare.

Chi vuol dire quel che sente
Non sa quel che deve dire.
Parla: sembra mentire...
Tace: sembra dimenticare...

Ah, ma se lei indovinasse,
Se potesse udire lo sguardo,
E se uno sguardo le bastasse
Per sapere che stanno amandola!

Ma chi sente molto, tace;
Chi vuol dire quello che sente
Resta senz'anima né parola,
Resta solo, completamente!

Ma se questo potesse raccontarle
Quel che non oso raccontarle,
Non dovrò più parlarle,
Perché le sto parlando...
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    Scritta da: Desafinado64

    Quem sonha mais?

    Chi sogna di più, mi dirai —
    Colui che vede il mondo convenuto
    O chi si perse in sogni?

    Che cosa è vero? Cosa sarà di più—
    La bugia che c'è nella realtà
    O la bugia che si trova nei sogni?

    Chi è più distante dalla verità —
    Chi vede la verità in ombra
    O chi vede il sogno illuminato?

    La persona che è un buon commensale, o questa?
    Quella che si sente un estraneo nella festa?
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      Scritta da: R. Parisi

      I miei incantesimi sono infranti

      I miei incantesimi sono infranti.
      La penna mi cade, impotente, dalla mano tremante.
      Se il mio libro è il tuo caro nome, per quanto mi preghi,
      non posso più scrivere. Non posso pensare, né parlare,
      ahimè non posso sentire più nulla,
      poiché non è nemmeno un'emozione,
      questo immobile arrestarsi sulla dorata
      soglia del cancello spalancato dei sogni,
      fissando in estasi lo splendido scorcio,
      e fremendo nel vedere, a destra
      e a sinistra, e per tutto il viale,
      fra purpurei vapori, lontano
      dove termina il panorama nient'altro che Te.
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        Scritta da: Phantastica
        Coloro che sognano di giorno sono consapevoli di molte cose che sfuggono a coloro che sognano solo di notte.
        Nelle loro visioni grigie captano sprazzi d'eternità e tremano, svegliandosi, nello scoprire di essere giunti al limite del grande segreto.
        In un attimo, apprendono qualcosa del discernimento del bene e qualcosa più che la pura e semplice conoscenza del male.
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          Scritta da: mor-joy

          Nulla

          Gli angeli vennero a cercarla
          la trovarono al mio fianco,
          lì dove le sue ali l'avevano guidata.
          Gli angeli vennero per portarla via.
          Aveva lasciato la loro casa,
          il loro giorno più chiaro
          ed era venuta ad abitare presso di me.
          Mi amava perché l'amore
          ama solo le cose imperfette.
          Gli angeli vennero dall'alto
          e la portarono via da me.
          Se la portarono via per sempre
          tra le ali luminose.
          È vero che era la loro sorella
          e così vicina a Dio come loro.
          Ma mi amava perché
          il mio cuore non aveva una sorella.
          Se la portarono via,
          ed è tutto quel che accadde.
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            Scritta da: Eclissi
            Il mio sguardo è nitido come un girasole.
            Ho l'abitudine di camminare per le strade
            guardando a destra e a sinistra
            e talvolta guardando dietro di me...
            E ciò che vedo a ogni momento
            è ciò che non avevo mai visto prima,
            e so accorgermene molto bene.
            So avere lo stupore essenziale
            che avrebbe un bambino se, nel nascere,
            si accorgesse che è nato davvero...
            Mi sento nascere a ogni momento
            per l'eterna novità del Mondo...

            Credo al mondo come a una margherita,
            perché lo vedo. Ma non penso ad esso,
            perché pensare è non capire...
            Il Mondo non si è fatto perché noi pensiamo a lui,
            (pensare è un'infermità degli occhi)
            ma per guardarlo ed essere in armonia con esso...

            Io non ho filosofia: ho sensi.
            Se parlo della Natura, non è perché sappia ciò che è,
            ma perché l'amo, e l'amo per questo
            perché chi ama non sa mai quello che ama,
            né sa perché ama, né cosa sia amare...

            Amare è l'eterna innocenza,
            e l'unica innocenza è non pensare...
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              La notte

              So poco della notte
              ma la notte sembra sapere di me,
              e in più, mi cura come se mi amasse,
              mi copre la coscienza con le sue stelle.
              Forse la notte è la vita e il sole la morte.
              Forse la notte è niente
              e le congetture sopra di lei niente
              e gli esseri che la vivono niente.
              Forse le parole sono l'unica cosa che esiste
              nell'enorme vuoto dei secoli
              che ci graffiano l'anima con i loro ricordi.

              Ma la notte deve conoscere la miseria
              che beve dal nostro sangue e dalle nostre idee.
              Deve scaraventare odio sui nostri sguardi
              sapendoli pieni di interessi, di non incontri.

              Ma accade che ascolto la notte piangere nelle mie ossa.
              La sua lacrima immensa delira
              e grida che qualcosa se n'è andato per sempre.

              Un giorno torneremo ad essere.
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                Scritta da: Federico
                Afferro le sue mani
                e la stringo al mio petto.
                Tento di riempire le mie braccia
                della sua bellezza,
                di depredare con i baci
                il suo dolce sorriso,
                di bere i suoi bruni sguardi
                con i miei occhi.
                Ma dov'è?
                Chi può spremere l'azzurro dal cielo?
                Cerco di afferrare la bellezza;
                essa mi elude
                lasciando soltanto il corpo
                nelle mie mani.
                Stanco e frustrato mi ritraggo.
                Come può il corpo toccare
                il fiore che soltanto
                lo spirito riesce a sfiorare?
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                  Scritta da: Federico
                  Dammi il supremo coraggio dell'Amore,
                  questa è la mia preghiera,
                  coraggio di parlare,
                  di agire, di soffrire,
                  di lasciare tutte le cose,
                  o di essere lasciato solo.
                  Temperami con incarichi rischiosi,
                  onorami con il dolore,
                  e aiutami ad alzarmi ogni volta che cadrò.
                  Dammi la suprema certezza nell'amore,
                  e dell'amore,
                  questa è la mia preghiera,
                  la certezza che appartiene alla vita nella morte,
                  alla vittoria nella sconfitta,
                  alla potenza nascosta nella più fragile bellezza,
                  a quella dignità nel dolore,
                  che accetta l'offesa,
                  ma disdegna di ripagarla con l'offesa.
                  Dammi la forza di amare
                  sempre
                  e ad ogni costo.
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