La vita, un impetuoso fiume, scorre senza sosta, tutto sovrasta, tutto travolge, può far soffrire nei momenti di difficoltà, lo puoi deviare, ma mai lo potrai fermare, se non quando sfocerà nel mare, il capolinea, prima di ritornar a scorrere verso l'ignoto!
Un impetuoso fiume, che sempre evolve, che mai si ferma, accarezza le pietre, superandole dolcemente, non bastano gli ostacoli per smorzare il suo corso, un tetragono inafferrabile, dona la vita a chi di lui si nutre, dona la vita a chi in lui vive, unica fonte per l'esistenza dei mari, unica ragione di vita di ogni essere.
La vita, un interminabile fiume, sempre uguale, ma diverso, dipende dagli occhi e dal cuore, di chi seduto lo osserva, o di chi, sulla barca lo vive!
Rosso il cielo, carico di neve, vapor che si fa sostanza, prima e materia, poi.
Rosso il cuor, carico d'amore, sentimento che si fa materia, prima e sostanza, poi.
E per l'amor come la neve se l'incontro di correnti che in terra son le anime in questo cielo immenso della vita, genera reazione nulla potrà mai contro l'inarrestabile poter della sua azione.
Molti i momenti In cui guardandoci attorno Non scorgiam altro che muri.
Barriere Che congiungon La terra inferno Col cielo paradiso
Perché Lassù è vita eterna E quaggiù Meschino connubio Di rinunce e peccato
Perché lassù Veramente saremo, e quaggiù per sempre annasperemo in un mare di dolore o in una valle di lacrime bagnata
Questa è la vita Da sempre tramandata Ma forse mai sperimentata
Non limitar ciò che sei Non dar spazio al tuo ingegno Sfrutta il cuore Che si il tuo motore
Si la punta D'una freccia Ormai scoccata Ma Che dal vento È cullata E ricorda Che In te c'è lo scrigno Del più vero sentimento
È la vela, che se rigonfia della pura essenza può giudar la tua esistenza oltre le onde d'un mar in tempesta, verso le acque calme d'un lago dall'acqua dolce come il miele, il saport vero della vita
Non creder a chi Di dolor vuol parlare Non ascoltar le parole Di chi è nel mezzo d'un ciclone
Donagli le tue, per cercar di rischiarar il cielo e far tornare il sole luce sulla via di chi ancora fatica a spalancar i suoi occhi
Si quell'alito di vento Caldo Che in una fredda giornata d'inverno Da sollievo al viso rattrappito Cosicché rilassandosi Spunti un sorriso Che inevitabilmente Il primo diverrà D'una lunga E si spera Infinita Serie Ragion di felicità Causa di gioia Cristallo che scalfisce La pietra Che veste molti cuori, Al contatto sarà scintilla, al cui seguito sarà vampata d'una fiamma viva che accenderà l'animo di chi dentro se ancora serba ciò che trasforma una tela sbiadita in un opera di beltà infinita l'amore...
A te, amante d'uno sport che della fatica fa il suo inno, che di tenacia crea eroi impavidi uomini caparbi, decisi, difficili da spodestare da quel arnese che ha per motore il solo cuore.
Solo due però son gli appigli alla strada, che mantengon a fatica ritto nell'azione ogni più grande campione.
Un po' come la vita, difficil da domare, a volta aimè. Eppur si cade.
E quest'ultima caduta, col dolor nel cuore, purtroppo ti è stata fatale.
Tu, campione del pedale sei stato fortissimo attore e maestro d'inestimabile virtù
E come chi col cor t'amato e Col dolor ricorda, sempre Duro ma mai cattivo
Luca, che per l'ultima volta hai smontato due ruote da quel mezzo con cui ognuno di chi vi sale condivide ora gioie e or dolori.
Ma, or noi tutti, con affetto e stima rimontiam per te un paio d'ali cosicché inizi la scalata l'ultima di questa vita verso la cima d'estasi infinita, si che chiunque prima o poi vi arrivi mai ritorna. Su forza l'ultimo colpo d'un pedale stanco fin lassù oltre il ciel dove campioni d'ogni tempo ti attendono per progettar la fuga per la vita. Ciao Luca.
Trascorrono gli anni, oggi più veloce di ieri, destrieri inbizzarriti erranti senza sosta in una realtà di cui l'essenza è la sola difficoltà
E oggi come ieri, cerchiam l'appiglio nel punto finale dell'interminabile figura, che chi la segue, or sarà all'inizio, della fine, o alla fine, dell'inizio.
Ed ignari della nostra sostanza più vera, fluttuiamo, nel marasma di una vita ordinata, nella frenesia di una vita tranquilla, nel terrore di un domani certo, nell'amore, di un'esistenza meschina.
Or che in un nuovo ultimo giorno sei giunto, interrompi per un istante il tuo vagare.
Rinasci ora e per sempre, ad ogni istante, nell'infinito presente, unico vero sinonimo della tua ragion dell'essere.
Non tentar l'ingegno nell'escogitar qualche tranello, ma come l'aria alimenta il fuoco, fa che l'amor di una nuova esistenza incendi il tuo cuore, e come disse il sommo poeta, che quella poca favilla sia la sostanza di una gran fiamma seconda
Rivoluzione dell'animo, "fattor che si fa sua fattura", artefice del nuovo anno, artefice della tua esistenza!
Un vento caldo, incendierà la fredda notte, che d'incanto trasforma un giorno come in un anno ce ne son tanti in un evento magico in una festa, in un di d'assoluto gaudio, in cui tradizione vuole, che d'amore si riempie ogni cuore, che il sorriso, felice fa capolino su ogni viso che le mani diventan gentili gesti d'un affetto infinito. Che quella teporosa brezza, s'impadronisca di te, dia nuova vita al tuo animo, ravvivi in te la gioia, alimenti in te l'amore, cosicché anche tu con un semplice respiro, per mezzo di un dolce gesto, diverrai una folata di speranza, per chi fortuna avrà, d'incrociare il tuo cammino. E quel giorno raro, quel di che tutti chiaman Natale, colorerà d'un rosso vivo, il color del sublime sentimento ogni attimo di ogni giorno della tua intera esistenza, rendendo così una vera festa, quella realtà che noi tutti chiamiamo vita!
Solitario, in un mattina d'inverno, quando ogni cosa si risveglia, quando tutto torna dal torpore della notte alla frenesia della vita, tu, sulla tua bici, hai lasciato il tuo corpo quaggiù, per volar come vento caldo, in cielo lassù, dissolvendo un po' di te, in ognuno di noi!
Il tuo ultimo colpo di pedale, su per questa vetta che noi tutti chiamiamo vita.
Ora dolce comincia la discesa, stringi i denti, non mollare, noi non lo faremo, prima o poi, come sempre abbiam fatto, ci ritroveremo a valle, per condivider di nuovo, gioia e dolore, fatica e dolce sudore, su per una nuova strada, verso un'altra cima.
Ma fino ad allora, in questi freddi giorni d'un estate capovolta, sentiam giungere ai nostri orecchi, il tuo sorriso, sentiam il nostro cuore riscaldarsi, con il tuo amore, sentiam il nostro animo in festa, con la tua gioia, e noi tutti, sorrideremo, ameremo, saremo gioia assieme a te!
A te, che ci hai fatto esser gioia, felicità, amore, rabbia, rammarico, disperazione, sofferenza, passione, sudore, fatica, rivolgiamo con infinita grazia, il nostro ultimo saluto al tuo corpo silenzioso, integro nella sostanza, ma svuotato nell'essenza,
quel tuo animo, che dirompente si rigetta nel nostro, fondendosi con noi, fondendosi con te!
Il Ghisallo... una terribile ascesa, con lassù in cima... ad aspettarci una chiesa... che silenziosa raccoglie... ogni ciclista... e persino le spoglie. Pronti... si parte... e il primo strappo ormai è alla spalle, uno per uno sfiliamo in silenzio, nella fatica la parola viene bandita... spazio al fiato... che dona la vita, alle gambe e al cuore... il nostro motore! Tra quelle piante... quei prati... e quelle montagne... scopriamo alla fine... cosè il paradiso... la gioia di esserci... nella magia... di quel posto... ovunque esso sia! Ciò che conta è pedalare... per divertirsi o gareggiare... ma fondamentale è sempre arrivare ricchi nell'animo di una nuova avventura. Che porta con se... dolci pensieri, ricordi... e amore per questa esistenza, che se ben vissuta... ci dona qualcosa che chiamiamo vita! Gia... una salita... è come la vita... a valle si nasce... e in cima si muore... e ciò che conta è non mollare... perché la morte è la discesa... che dolce ci culla fin alla prossima ascesa... dove rinasci... più forte di prima... e ora non molli... lotti e combatti... sotto l'acqua o sotto il sole... perché hai scoperto che il viaggio è la gioia. E con l'entusiasmo... la vita... la salita... quell'attimo... diventa infinito e scopri perché il tuo cuore batte... e scopri perché fai sempre fatica... perché tutto questo è ciò per cui siamo... perché tutto questo semplicemente è vita! L'ultimo metro sei arrivato... all'inizio di un altra salita!