Scritta da: Rosanna Antoniciello

A chi non crede all'impossibile

Contro tutti
contro me stessa
contro ogni situazione
contro corrente
scalerò quella salita
anche ghiacciata
anche ardente
senza ossigeno
senza catene
a mani nude
senza maschera sul volto
senza rimpianti
senza timori e ripensamenti
non importa se non ci sarai
non importa dove sarai
non mi importa fino quando
sono solo io
davanti
un muro di cartucce
muro di proiettili
pronti a trafiggermi
parole
insulti
grida
stop
ira incontrollabile
di chi non osa sognare
di chi non osa essere felice
e rincorrere i propri sogni
a chi vive una vita non propria
a chi vive solo per gli altri
a chi non è capace di guardare oltre
a chi fa finta di saper giocare
a chi si ferma al primo ostacolo
a chi non crede all'impossibile
di tutto e a tutti
io risponderò
quando finalmente sarò lì
sulla vetta
a urlare il tuo nome
a Nord, a Sud, ad Est e ad ovest
perché il mio grido
ti faccia esplodere il cuore
ti sorpassi l'anima
infuochi il tuo cammino
fino ai tuoi piedi
allora avrai una via
avrai una direzione
saprai la strada
non aver paura
non tirarti indietro
non voltarti dall'altra parte
ormai ho sconfitto tutto
i cancelli sono aperti
i cocci per terra in mille pezzi
vieni avanti
nessuno oserà ostacolarti
tendimi la mano
ti farò vedere l'alba
la Nostra alba

il passaggio è libero!
Composta giovedì 27 agosto 2015
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    Scritta da: Rosanna Antoniciello

    Il vuoto dentro

    È inverno
    nel mio cuore
    è nebbia
    davanti...
    così stanca

    un sobbalzo
    salto nel vuoto
    non si tocca
    non c'è fondo
    non ci sono stracci
    per raccogliere queste lacrime

    i silenzi sono laceranti
    il non sapere
    il tempo
    pensare che passerà

    passeggiare su e giù
    non serve a nulla
    fra queste vie
    in questo paese distorto
    fra anime senza vita

    sono un fantasma
    anche io
    a modo mio
    sono pioggia scura
    in questo dannato vivere sbagliato

    non mi accorgo di nulla
    tutto attorno non esiste
    rimango allibita
    sconcertata
    vado avanti
    continuo a camminare
    senza meta
    senza più obbiettivi
    sarai solo una nuvola nera
    solo un pezzo di ricordo
    solo fotografia
    solo pensieri
    parole scritte
    solo un altro inverno...
    freddo

    ti vedo in piedi davanti a me
    immobile
    sguardo perso nel vuoto
    e ti sento scivolar via
    sabbia fra le dita
    fragili

    senza forze
    casco sulle mie ginocchia
    come un sacco
    vuoto...
    non può contenere più nulla

    forse va bene così
    forse è meglio così

    sarai solo un'altra nuvola passeggera

    non posso crederci
    non voglio
    devo lasciarti andare
    devo lasciar andare vita tutto quanto
    tanto la tempesta si placherà

    avrei potuto lottare di più...
    avrei dovuto...

    ora non più.
    Composta sabato 29 agosto 2015
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      Scritta da: Rosanna Antoniciello

      Salto nel vuoto

      Oggi
      le lame del rasoio
      fanno il drift sulla tua pelle ruvida.
      una goccia ghiacciata
      scivola sulla tua gola
      e vene che pulsano
      e nervi tesi come le corde di una chitarra
      pronte a infuocare l'anima.
      azzanni l'aria
      cuore in guerra
      più veloce dei monsoni
      corri
      con la tua vecchia amica
      impennata
      verso mete sconosciute
      dove finisce il sole.
      tagli il vento
      e varchi e portali dinanzi a te
      non ti importa di niente e di nessuno
      fra arbusti e alberi secolari
      fra stormi di corvi e onde indomabili
      in caduta libera
      verso la tua libertà.
      Composta venerdì 4 dicembre 2015
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        Scritta da: Rosanna Antoniciello

        Il cavaliere della notte

        In questa morsa di ghiaccio
        combattuto
        vedi passarti davanti
        auto, persone, forme e colori
        sei una piccola fiammella
        appena accennata
        un tremolio ardente di spirito
        con il vento dell'inverno alle porte
        sul tuo viso assonnato
        vaghi con la tua matita
        fra borghi e stazioni
        fra pagine bianche e fogli stropicciati
        ci vedi sogni, sentimenti, buffi personaggi e briciole di gomma.
        sei un cavaliere nero
        in una notte tempestata di scie luminose
        le mani sporche d'inchiostro
        sei luce in una città consumata dal tempo
        e ti lasci trasportare
        dal fumo del caffè e da una sigaretta ormai spenta.
        una carezza, un brivido
        nuova corrente
        e di nuovo davanti alla grande tela
        e lo sguardo perso
        fra le dune
        sconfinante e impenetrabili
        della tua bizzarra fantasia
        e tutto prende vita
        tutto si anima, attorno
        creatore di un disegno fantastico
        maestro di ogni singola creatura che popola i tuoi sketch book.
        a te mi pongo
        e a te che mi ispiro
        in questo pensiero scritto
        a te disegnatore della notte.
        ti vedo e ti osservo
        come un piccolo pipistrello curioso
        fuori dalla tua finestra.
        lenzuola disfatte, qualche avventuriero in bici nella strada deserta, l'ululato di un cane in lontananza...
        la notte ti sazia
        la notte ti sfama
        la notte ti carica
        è casa, è magia
        in chissà quale luogo di inoltri
        trasportato da note malinconiche
        nessuno può trovarti
        solitario
        la mano fra le onde dei capelli
        la barba trasandata
        i tuoi occhi cedono
        la mano troppo pesante
        e compiacimento sul tuo volto pallido
        una nuova lampadina è pronta ad accendersi.
        domani.
        Composta giovedì 26 novembre 2015
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          Scritta da: Rosanna Antoniciello

          Il suo cappellaio matto

          L'accarezzava
          con guanti di velluto bianco
          un sorriso accennato
          vaniglia e mandorla
          i sensi la stavano lasciando.
          un profumo dolce
          come i suoi modi
          elegante e cortese
          sapore d'insolito
          quel tè, versatogli
          fra tazzine di ceramica e merletti bianchi.
          occhi curiosi
          lucciole gli volteggiavano attorno
          e ricevette un inchino
          un passo avanti e uno indietro
          e gira e rigira
          si perse in quegli occhi smeraldo
          la pelle bianca
          il viso incorniciato da birichine onde arancioni
          le sue mani
          il suo respiro
          e voltati e salta
          fra le sue braccia
          le labbra si sfiorarono
          sospesi su cascate di cioccolato fondente
          volando fra fiori canterini e misteriose creature.
          era un cristallo troppo fragile
          la strinse a se
          amore, emozione, desidero e imbarazzo
          l'innocenza della timidezza
          sul suo viso si dipinse.
          era il suo principe
          e lei il suo gioco
          e come una corrente la trascinò a se
          sempre più dentro, verso il suo cuore.
          e ancora un inchino
          la portò via
          lui aveva le chiavi
          lei era il lucchetto...
          oh dolce gentiluomo!
          mio Cappellaio
          danziamo ancora!
          in questo posto fantastico
          di cui solo io posso farne parte.
          Composta giovedì 10 dicembre 2015
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            Scritta da: Rosanna Antoniciello

            L'amor folle

            Ti rincorro
            come un treno senza freni
            fra specchi, incubi, grattacieli e notti
            brulicanti di speranze.
            Giochi a nascondino
            sei così abile
            mi prendi, mi baci, mi ignori
            sei il mio diavolo in corpo
            sei la mia perdizione
            mi prendesti sotto la tua ala
            divenni la tua ombra...
            il tuo sguardo allegro
            la tua inquietudine distorta.
            Mi strappi l'anima
            la calpesti e la divori
            sono un gioco
            sono un passatempo
            sono il tuo trofeo
            sarò per te
            la minuscola briciola
            in un lembo molto nascosto del tuo cuore
            sarò l'angolo buio
            alla fine del tuo raggiante e malizioso sorriso
            ti sfioro
            lecco le tue cicatrici
            le mie mani si perdono fra i tuoi capelli...
            giaci per un momento sul mio petto
            poi mi tiri giù dal letto
            furia e bestia
            il nostro
            il mio
            è un amor folle
            non ha limiti
            non ha passato ne futuro
            ne speranze
            ne lacrime da versare ne sorrisi da condividere
            solo immense e profonde sensazioni
            ignare al tuo essere
            ignare al tuo mondo
            solitario, spietato, misterioso, seducente anima alterata.
            È incerto
            è irrequieto
            come la tempesta dentro la tua testa
            fra quei pensieri e pazzi piani
            distruzione, rabbia, godimento ed esultazione.
            Sei un vortice che mi risucchia
            ogni giorno sempre più giù
            nelle tue dolci e languide fauci
            sento la tua risata
            è ovunque
            mi circonda
            come denso miele bollente nelle mie orecchie
            come oro colato sulle mie labbra
            mi trapassa i sensi e mi inebria lo spirito
            fino alla punta dei piedi
            sei sadico
            sei vorace
            la mia iena affamata.
            Non posso resisterti
            non me lo permetti
            mi odi
            mi ami
            mi pugnali
            mi sbatti al muro
            i tuo occhi mi penetrano
            sento il tuo cuore rimbombare nella stanza
            spacca i muri
            altera la temperatura
            mi consumi
            mi prosciughi
            mi travolgi nella tua fiamma ardente
            come un fiume
            come un lampo
            come un onda indomabile
            forza della natura
            le tue mani mi sollevano...
            guardati dentro mio amore
            cercami
            non mi vedi
            non vuoi vedermi.
            Il tuo orgoglio smisurato
            sei euforia
            sei fragilità
            un petalo di rosa ormai annerito dal tempo
            hai il mondo fra le tue braccia
            e non te ne rendi conto...
            e ora sento solo la tua lama scorrere indulgente
            sulla mia guancia
            vedo una luce tremante che irradia il tuo viso soddisfatto
            una lacrima accennata
            un abbraccio che mi soffoca
            una stretta letale
            mi urli contro
            una vita tormentata
            cammini sul vuoto
            vaghi nel buio...
            mi hai donato un segno
            è un marchio
            è la tua firma
            per sempre su di me
            sono tua...
            mio pudding.
            Composta giovedì 14 gennaio 2016
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              Scritta da: Rosanna Antoniciello
              È una marcia dai toni tetri
              che si innalza dal profondo degli abissi
              fra acque oscure
              demoni e dannati
              fra leggende e scongiure
              fra tempeste e ferri arrugginiti
              comandi e urla
              invadono l'aria
              impregnata di tabacco e rum
              nebbia fitta
              non si scorge terra
              fra ghiacciai e il candore della neve
              tra il rosso delle onde e lo stridio dei gabbiani
              uomini, avventurieri, filibustieri
              anime tormentate
              anime libere
              vele ammainate
              vento in poppa
              "alla via così!"
              fra le braccia dell'oceano infinito.
              Composta giovedì 10 dicembre 2015
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                Scritta da: Rosanna Antoniciello

                Al sorgere del sole

                Petali neri come pioggia
                sulle nostre labbra
                e inizia tutto a girare
                siamo anime immortali
                capaci di scegliere il nostro fato
                e brilla quel sole dentro di noi
                come lucciole in amore, come fiamma ardente
                energia scorre continua, senza sosta
                nei nostri corpi
                vene come vie,
                nel tempio della perdizione
                visioni mistiche, pendolari di emozioni,
                una diversa realtà, su un treno anonimo
                siamo ali in volo, spiriti selvaggi
                rincorriamoci!
                Siamo pura fonte di espressione libera
                ridiamo, scherziamo, pronti al salto
                non si torna indietro
                davanti solo pensieri positivi
                non c'è tristezza qui
                non c'è n'è oggi
                né domani
                un mondo migliore
                un esplosione di colori
                dove anche il più oscuro sentimento
                riesce a rinascere
                dalle sue ceneri
                pronti a far luce sul nostro cammino.
                Sempre e per sempre.
                Composta martedì 28 luglio 2015
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                  Scritta da: Rosanna Antoniciello

                  Oggi nulla è perduto

                  Su uno scoglio
                  in mezzo al mare
                  attorno l'oceano, così buio
                  si riflette
                  nei miei occhi verdi.
                  queste acque invarcabili
                  come vascelli
                  solcano i miei pensieri
                  e in questa tempesta
                  mi tuffo
                  in questo sogno
                  come tanti altri
                  mi perdo
                  mi illudo
                  mi innamoro follemente
                  e mi portano via le onde
                  lontano
                  accompagnata
                  da questo vento gelido
                  in questo ricordo ad occhi aperti.
                  Composta mercoledì 5 agosto 2015
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                    Scritta da: Rosanna Antoniciello

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                    Eri calamita, eri attrazione profonda
                    erano i tuoi occhi, magnetici e profondi
                    mi presero in una morsa
                    e mi portavano ogni volta
                    in un'altra dimensione
                    erano pochi i secondi, erano ore
                    fra litigi e baci rubati
                    erano carezze, scherzi, piccole sorprese
                    e ogni giorno ti scoprivo
                    sorrisi, i tuoi
                    persi oramai
                    eri intrigo, gola, eri alba e crepuscolo
                    ti ho cercato, mi hai rincorso
                    strade sbagliate, troppi errori
                    sotto la pioggia, sotto cascate d'acqua
                    o lacrime si confondevano
                    venni a cercarti, buio all'improvviso
                    e vuoto
                    e quella dolce curva sul tuo viso
                    quelle labbra carnose
                    divennero nebbia fitta
                    sei ora sogno, desiderio proibito,
                    sei ricordo, amuleto contro la tristezza
                    sfuggente, un lampo, in questa giornata grigia
                    un passo avanti sul filo di un rasoio
                    e morte per me, per un noi dannato
                    oramai non più.
                    Composta lunedì 24 agosto 2015
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