Le migliori poesie inserite da Rosarita De Martino

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Scritta da: Rosarita De Martino

Mio padre

Presenza mai assente nella mia vita
sei tu, o padre.
Ti vedo come fontana grande
di pura acqua cristallina
dove io bimbetta
ancora incerta e traballante
a piccoli sorsi bevevo
l'acqua canterina.
Tu mi donavi forza e sicurezza grande
e nessuna paura adombrava la mia vita!
Varcavo appena la giovinezza
e altra acqua richiedevo
per la mia nuova sete:
l'acqua fresca della speranza
e l'ho avuta ancora da te
o fontana grande, o Padre!
Ma un nero giorno di febbraio
tu sei volato via
sei diventato assenza strana
ma ancora presenza gratuita d'amore.
O fontana grande, perché mai ti sei inaridita?
Con fatica ho ricercato
la tua pura fonte cristallina.
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    Scritta da: Rosarita De Martino

    I diritti degli alberi

    E cammino pensosa
    nell'anonimato cittadino,
    ma ecco m'investe
    dolente fila di alberi
    scheletriti,
    deturpati da insane scritte.
    Ora mi raggiunge
    acre scia di fumo
    che mi soffoca,
    mi opprime,
    mi avvolge in spirale di paura.
    Il bosco brucia,
    agonizza,
    muore!
    E si spegne, in fiume di dolore,
    il diritto degli alberi
    al rispetto,
    alla vita,
    alla verde speranza.
    Risponde solo l'umana indifferenza.
    Laggiù, in oscuro, appartato luogo
    mani infami mercanteggiano
    il prezzo di doloso incendio.
    Ieri, in nostri quartieri
    periferici
    giaceva morta
    enorme catasta di giovani pini
    sradicati crudelmente
    da "Madre" terra
    e usati, per breve tempo,
    per adornare
    in scintillio di luce
    proprio il Natale,
    la festa dell'Amore.
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      Scritta da: Rosarita De Martino

      Caro Gesù Bambino, ti voglio avvisare...

      Caro Bambino,
      ora che di nuovo nasci bambino sulla Terra,
      ti voglio avvisare:

      Non nascere nella cristiana Europa:
      ti metterebbero solo solo davanti alla Tv
      riempiendoti di pop corn e merendine
      e ti educherebbero a essere competitivo,
      uomo di potere e di successo,
      e a essere un "lupo" per altri bambini
      semmai africani, latinoamericani o asiatici.
      Tu che sei l'Agnello mite del servizio.

      Non nascere nel cristiano Nord America:
      ti insegnerebbero che sei superiore agli altri bambini,
      che il tempo è denaro,
      che tutto può essere ridotto a business, anche la natura,
      che ogni uomo "ha un prezzo"
      e tutti possono essere comprati e corrotti;
      e ti eserciterebbero a sparar missili e a fare embarghi
      che tolgono cibo e medicine ad altri bambini.
      Tu che sei il Principe della pace.

      Evita l'Africa:
      ti capiterebbe di nascere con l'aids
      e di morire di diarrea, ancora neonato
      oppure di finire profugo in un Paese non tuo
      per scappare a delle nuove stragi degli innocenti.
      Tu che sei il Signore della Vita.

      Evita l'America Latina:
      finiresti bambino di strada oppure ti sfrutterebbero
      per tagliar canna da zucchero o raccogliere caffè e cacao
      per i bambini del Nord del mondo
      senza mai poter mangiare una sola tavoletta di cioccolato.
      Tu che sei il Signore del creato.

      Evita anche l'Asia:
      ti metterebbero "a padrone" lavorando quattordici ore al giorno
      per tappeti oppure scarpe, palloni e giocattoli
      da regalare... a Natale... ai bambini del Nord del mondo,
      e tu andresti scalzo e giocheresti a calcio con palloni di carta o pezza.
      Tu che sei il Padrone del mondo.

      Ma soprattutto non nascere... di nuovo in Palestina:
      alcuni ti metterebbero un fucile, altri una pietra in mano
      e ti insegnerebbero a odiare i tuoi fratelli... di stesso Padre:
      gli ebrei, i musulmani e i cristiani.
      Tu che ogni anno sei inviato dal Padre per darci il suo amore misericordioso.

      Caro Bambino, a pensarci bene,
      devi proprio rinascere in tutti questi posti
      ma non nei cuori dei bambini,
      e dei Paesi "piccoli e deboli":
      là ci stai già,
      ma nei cuori dei grandi e dei Paesi "grandi e potenti"
      perché come hai fatto tu stesso:
      Dio potente che diventa bambino impotente, rinascano anch'essi:
      piccoli, innocenti e finalmente... deboli.
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        Scritta da: Rosarita De Martino

        La dracma perduta

        Cerco, ricerco,
        tra carabattole
        di mia casa,
        la mia dracma perduta.
        Il mio rabbioso cuore
        fa avvizzire
        fiore di speranza.
        Mi fermo,
        riguardo
        i miei illusori possessi.
        Improvviso,
        impensabile pensiero
        mi afferra,
        mi vince.
        Decisa riaccendo
        lampada di perdono.
        Si frantuma
        l'amara catena
        di rancore.
        Risplende il mio cielo
        di pacificata luce
        e ritrovo,
        inattesa,
        la mia dracma smarrita.
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          Scritta da: Rosarita De Martino

          E ancora attendi ... (Natale 2008)

          Frastornati da spot pubblicitari,
          abbagliati da ammiccanti
          insegne luminose,
          noi, aborti di speranza,
          ci aggiriamo
          nell'anonimato cittadino.
          Ingoiamo acerbi
          Frutti di solitudini,
          beviamo a fonti inquinate
          di egoismo
          e delusi trasciniamo
          valigie vuote
          di fraternità.
          Ci scuote improvviso
          Un fischio acuto:
          ripassa il treno
          del primo Natale
          della storia.
          Anche ora,
          sei Tu,
          o Signore,
          che trepido,
          speranzoso
          attendi ancora
          la nostra travagliata
          nascita all'amore.
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