Scritta da: Rosarita De Martino
Ragazzi
Dolce il tuo viso
sfiora il suo
i vostri sguardi giovani
si incrociano complici
in sintonia d'amore.
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Dolce il tuo viso
sfiora il suo
i vostri sguardi giovani
si incrociano complici
in sintonia d'amore.
Sola,
da anonime lontananze,
arrivo.
E già Rosaria
mi regala
tavola imbandita.
In spazio di libertà
con sua chitarra amica
Livio accarezza
note di preghiera,
mentre risa di bimbe
cantano speranza.
Trepida bevo
acqua di pace,
mastico pane di gioia.
Oggi,
risplende
nell'albero di mia vita
la nuova perla
di amicizia sacra.
Lo zefiro soave,
primizia di Primavera,
improvviso mi afferra
e lo seguo
con volo di pensiero.
Contemplo
l'Etna innevata
immacolata di candore.
Ascolto
il fruscio del bosco di Milo.
Riparto ancora.
Respiro
le onde tumultuose
pulsanti di vita
del mare di Acitrezza,
mentre il tuo sguardo
amico
incrocia il mio.
Trepida,
con palpito di poesia,
affido
ad ali di carta
i miei pensieri
e vi respiro dentro
profumo di eternità.
Chiassosa nube di pensieri,
oggi ricopre
la stella di mia vita.
Ma ecco che brusio
improvviso di placido cammello
m'interroga imperioso.
Mi alzo,
rispondo,
rientro in mia carovana.
Ridono i Magi
nella lunga via.
M'immergo
in fiumi di preghiera,
avanzo sull'orizzonte
della speranza.
In luminosità di luce
ora riappare
la mia stella di fede.
Il tuo arrivo,
nel prato della vita,
per tua madre
è palpito di gioia,
arcobaleno di promesse.
Trepida ti guarda
mentre tu, serena,
succhi al suo fiorente seno.
La tua nascita è miracolo
rinnovato dell'amore.
Tu sei stella rilucente
che fa risplendere,
di nuova speranza,
il cammino della vita.
Mi raggiunge
Improvvisa
ricchezza di tuo sguardo.
Trepida l'afferro
e vi leggo dentro
La luce
della Sua Presenza Santa.
Ritorno da dolore di ospedale
e ritrovo luce di mia casa
già ricca di amici,
Tuo dono immenso
per mia vita.
Ora al mio sguardo estatico
si offrono turgidi ciclamini
che mi avvolgono
in una carezza
colorata di speranza.