Poesie preferite da Addhy

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Dici di amarmi

Dici di amarmi, ma con un sorriso freddo come un'alba di settembre. Mi sorridi, lo vedo, ma il tuo sorriso non mi scalda. Dici di volermi bene, ma il tuo bene non mi abbraccia. Invece questo vorrei da te, un'amore da poter infilare come un morbido, carezzevole, soffice maglione di lana. Ne sei capace!?... Oh, amami davvero!
Composta giovedì 24 settembre 2009
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    Scritta da: Paul Mehis

    Non pensarci, mia cara

    Non pensarci, mia cara,
    Non pianger più:
    a sospirare impara,
    e di non tornare, diglielo tu!

    Dolcezza mia, non impallidire,
    Non mostrare il volto triste e sconsolato:
    Oppure, se vuoi, spargi pure una lacrima - se n'è andato -
    Si, certo, era nato per morire!

    Ancora cosi pallida? Piangi pure, allora, a profusione,
    Che le lacrime tue conterò nel sentire:
    Saranno per te una benedizione
    Negli anni a venire!

    Vedi? A lasciato i tuoi occhi più sfavillanti
    d'un soleggiato ruscello,
    e le tue melodie sussurranti
    Son ancora più dolci di quello!

    Pure, poiché lacrime e pianto son seguaci
    Delle gioie fuggenti,
    Insieme piangiamo: ma le note dolenti
    Del rimpianto intrecciate sian di baci.
    Composta domenica 29 novembre 2009
    dal libro "Poesie" di John Keats
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      Scritta da: mor-joy

      Fantasia

      Lascia sempre vagare la fantasia,
      È sempre altrove il piacere:
      E si scioglie, solo a toccarlo, dolce,
      Come le bolle quando la pioggia picchia;
      Lasciala quindi vagare, lei, l’alata,
      Per il pensiero che davanti ancor le si stende;
      Spalanca la porta alla gabbia della mente,
      E, vedrai, si lancerà volando verso il cielo.
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        Scritta da: mor-joy

        Senza di te

        Non posso esistere senza di te.
        Mi dimentico di tutto tranne che di rivederti:
        la mia vita sembra che si arresti lì,
        non vedo più avanti.
        Mi hai assorbito.
        In questo momento ho la sensazione
        come di dissolvermi:
        sarei estremamente triste
        senza la speranza di rivederti presto.
        Avrei paura a staccarmi da te.
        Mi hai rapito via l'anima con un potere
        cui non posso resistere;
        eppure potei resistere finché non ti vidi;
        e anche dopo averti veduta
        mi sforzai spesso di ragionare
        contro le ragioni del mio amore.
        Ora non ne sono più capace.
        Sarebbe una pena troppo grande.
        Il mio Amore è egoista.
        Non posso respirare senza di te.
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          Scritta da: Silvana Stremiz

          Frammento: Anime gemelle

          Sono come uno spirito
          che nell'intimo del suo cuore ha dimorato,
          e le sue sensazioni ha percepito, e i suoi pensieri
          ha avuto, e conosciuto il più profondo impulso
          del suo animo: quel flusso silenzioso che al sangue solo
          è noto, quando tutte le emozioni
          in moltitudine descrivono la quiete di mari estivi.
          Io ho liberato le melodie preziose
          del suo profondo cuore: i battenti
          ho spalancato, e in esse mi sono rimescolato.
          Proprio come un'aquila nella pioggia del tuono,
          quando veste di lampi le ali.
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            Scritta da: Silvana Stremiz

            La filosofia dell'amore

            Le fonti si confondono col fiume
            i fiumi con l'Oceano
            i venti del Cielo sempre
            in dolci moti si uniscono
            niente al mondo è celibe
            e tutto per divina
            legge in una forza
            si incontra e si confonde.
            Perché non io con te?
            Vedi che le montagne baciano l'alto
            del Cielo, e che le onde una per una
            si abbracciano. Nessun fiore-sorella
            vivrebbe più ritroso
            verso il fratello-fiore.
            E il chiarore del sole abbraccia la terra
            e i raggi della Luna baciano il mare.
            Per che cosa tutto questo lavoro tenero
            se tu non vuoi baciarmi?
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              Scritta da: Francesco Pierri
              Nessun uomo è un'Isola,
              intero in se stesso.
              Ogni uomo è un pezzo del Continente,
              una parte della Terra.
              Se una Zolla viene portata via dall'onda del Mare,
              la Terra ne è diminuita,
              come se un Promontorio fosse stato al suo posto,
              o una Magione amica o la tua stessa Casa.
              Ogni morte d'uomo mi diminusce,
              perché io partecipo all'Umanità.
              E così non mandare mai a chiedere per chi suona la Campana:
              Essa suona per te.
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                Scritta da: Marilù Rossi

                Alchimia d'amore

                Chi più di me ha scavato nel profondo la miniera d'Amore,
                dice, dove risiede il centro della sua felicità:
                ho amato, ho conquistato e detto,
                ma se dovessi amare, conquistare e dire, finché non sarò vecchio,
                non potrei mai comprendere quel nascosto mistero;
                oh, non è che impostura tutto quanto:
                e come nessun alchimista ha potuto scoprire l'Elisir,
                ma ugualmente glorifica il suo fecondo vaso
                se per caso gli accade di scoprire
                qualche odorosa sostanza, o nuova medicina,
                così gli amanti sognano un godimento ricco e prolungato,
                ma non trovano altro che una notte estiva simile all'inverno.
                La nostra pace, il denaro, l'onore e il nostro giorno,
                questo noi pagheremo, per questa vana ombra di una bolla d'aria?
                In questo ha fine amore, che ogni uomo
                può essere felice come me se può sostenere
                la breve vergogna di una farsa nuziale?
                Quell'infelice amante che afferma
                non essere i corpi a sposarsi, ma solo gli spiriti,
                e che pretende trovare in lei un Angelo,
                in egual modo esatto parlerebbe dicendo di udire
                nel quotidiano e rozzo strimpellare roco il suono delle celesti sfere.
                Non sperare che la donna possegga intelligenza, al massimo
                ha estro e dolcezza, e non è, una volta posseduta, altro che vuota forma.
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                  Scritta da: Elisa Iacobellis

                  Il sogno

                  Per nessun altro, amore, avrei spezzato
                  questo beato sogno.
                  Buon tema per la ragione,
                  troppo forte per la fantasia.
                  Sei stata saggia a svegliarmi. E tuttavia
                  tu non spezzi il mio sogno, lo prolunghi.
                  Tu così vera che pensarti basta
                  per fare veri i sogni e storia le favole.
                  Entra tra queste braccia. Se ti sembrò
                  più giusto per me non sognare tutto il sogno,
                  ora viviamo il resto.

                  Come un lampo o un bagliore di candela
                  i tuoi occhi, non già il rumore, mi destarono.
                  Così (poiché tu ami il vero)
                  io ti credetti sulle prime un angelo.
                  Ma quando vidi che mi vedevi in cuore,
                  che conoscevi i miei pensieri meglio di un angelo,
                  quando interpretasti il sogno, sapendo
                  che la troppa gioia mi avrebbe destato
                  e venisti, devo confessare
                  che sarebbe stato sacrilegio crederti altro da te.

                  Il venire, il restare ti rivelò: tu sola.
                  Ma ora che ti allontani
                  dubito che tu non sia più tu.
                  Debole quell'amore di cui più forte è la paura,
                  e non è tutto spirito limpido e valoroso
                  se è misto di timore, di pudore, di onore.
                  Forse, come le torce
                  sono prima accese e poi spente, così tu fai con me.
                  Venisti per accendermi, vai per venire. E io
                  sognerò nuovamente
                  quella speranza, ma per non morire.
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