Scritta da: SAVERIO FERRARA
in Poesie (Poesie personali)
Sogno
Sogno...
Dolce sogno.
Desideri appagati...
Risveglio...
Il sogno continua...
Felice realtà...
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Sogno...
Dolce sogno.
Desideri appagati...
Risveglio...
Il sogno continua...
Felice realtà...
Monti che bruciano,
ossigeno che manca,
vite che muoiono.
Muoiono le querce,
muoiono le ginestre,
muoiono gli ospiti
della fitta foresta.
Si perde per sempre
il profumo del bosco.
Della distrutta natura
non resta che cenere...
Alle prime tempeste
franano le coste.
Furie di torrenti
trasportano a valle
fango letale...
Rintocchi festosi
risuonano in piazza.
Cuore di petali
sul verde tappeto.
Un coro di auguri
di parenti ed amici.
Giovani sposi
si baciano felici
in una pioggia di riso
profumato di rose.
Un panno si scopre
colombe che volano.
Dall'alto campanile
bianche vedette
ammirano e godono
una scena gioiosa.
... Si è realizzato
un fantastico sogno.
Si specchia la luna
nelle acque blu notte.
Faro gigante
ondeggia ed illumina.
Proietta la luce
sulla quiete riviera.
Giovani cuori
appassionati si baciano.
Si giurano amore
al chiaro di luna.
Luna riflessa
dalle acque del mare...
Migrare di rondini.
Emozioni che volano.
Volano lontano
oltre l'oceano.
Poi ritornano,
puntuali...
Dove sono adesso?
Il loro volteggiare
non ravviva più il cielo,
non allieta più la mia vista.
Dove sono le rondini?
Dove sono le mie emozioni?
Dove sono i miei ricordi?
Stanca
di non essere nel tuo letto.
Sfiduciata
da un'attesa ormai vana.
Rassegnata
al pensiero di una guarigione
che non verrà.
Mi stringi la mano
senza parlare.
Non puoi parlare...
Le palpebre si muovono lente.
Leggo amara tristezza
nei tuoi occhi già spenti.
Mi stringi la mano...
cosa vuoi dirmi?
Un filo di voce
non sussurrato:
"Portami con te,
portami a casa".
Vorrei tanto,
ma spero...
Spero che tu riacquista
il vigore
di ritornare ancora tra noi...
A piedi nudi
sulla riva del mare
hai imparato come volare.
Volare leggero
come un aquilone,
sempre più in alto
dove vuole il tuo cuore.
Incurante delle insidie,
non farti frenare,
neanche quando scali
le vette più ardue.
Sei tu a condurre,
devi vincere sempre.
Non farti mai abbattere
dalle raffiche di vento...
Corri,
veloce,
vedi si alza.
Sta salendo.
Adagio,
dagli filo.
Bravo,
lentamente...
Non fartelo rubare
dal vento...
Ancora filo,
finché ce n'hai.
Guarda lassù
in alto.
Si culla
sicuro e fiero.
Vola con esso.
Realizza
i tuoi desideri...
Piccoli batuffoli
giallo canarino
pigolano,
si rincorrono,
si beccano.
Al calore del sole
qualcuno gode
quella scena festosa.
Fuori dal sicuro recinto
un gatto osserva attento,
ma non potrà mai riuscire
nel suo abile intento...
Cala la sera.
Ogni mamma chiama
i propri figli.
Mamma chioccia
raduna i suoi piccoli,
gonfia le piume e con
il suo corpo riscalda
e protegge le sue creature.
Vorrei ancora piangere.
Vorrei urlare:
mamma!
Vorrei,
ma non posso...
Non posso.
Le corde si bloccano,
le mie labbra
non emettono più suoni.
I miei occhi
non producono più lacrime.
Mi manchi mamma.
Mi mancano i tuoi baci,
mi mancano le tue carezze,
mi mancano i tuoi consigli,
mi manca la tua voce.
Mi manchi tu.
Vieni per pochi attimi,
abbracciami.
Dimmi
che presto finirà...
Fammi sognare.
Mamma, vorrei...