Poesie inserite da Foriero112

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Scritta da: Foriero112

Una coperta d'oro

Dopo tanto amaro pianto,
una coperta d'oro
ha avvolto la Natura:
tanto desiderato era il sole
che da tempo mancava
in questo bel creato.

Ora, si sveglia il verde
che lucente appare,
mentre le prime viole
varcano il gelo,
ad annunciar la Primavera.

I prati verdi, rigogliosi,
intanto mostrano i segni per
l'arrivo della dolce Signora, e
i rivi carichi del liquido umore
cantano tra le rive odi all'Amore.

Tempo prezioso,
per il risveglio della Natura e
nella mente e nel cuore
instaura dolci armonie e
profumi di vita nuova.

È giunta la coperta d'oro
che attendevamo da tempo
per riscaldare il cuore!
Composta giovedì 19 marzo 2015
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    Scritta da: Foriero112

    L'Alba della fede

    Belli, nell'alba
    sono tenui i colori
    del tepido Sol
    che sale l'orizzonte;
    dolce è la brezza
    che coinvolge l'Anima
    mentre si dissolve
    il tempio...,
    costruito ad arte
    dall'architetto
    che ha creato il mondo.
    La, fra le zolle,
    questo acerbo Sole
    or più non brucia
    ma attanaglia il cuore
    e pieno d'ardore
    in questo ciel... riluce.
    È l'alba del domani
    che ci aspetta...
    l'alba che sorge
    quando s'arresta l'ora.
    Visione celestiale
    degli occhi della fede
    che porta la speranza
    nel cuore di chi crede!
    Composta martedì 24 maggio 2011
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      Scritta da: Foriero112

      L'Arcobaleno

      Dopo la pioggia,
      il primo sole
      nel cielo fisserà l'arcobaleno
      che scenderà
      a toccar la terra
      ove gli gnomi scopriranno
      pignatte d'oro.
      Questa è fantasia
      del mondo delle fate,
      però non è utopia
      ma cosa vera
      basta guardar gli effetti
      della pioggia
      e rendersi conto
      delle messi rigogliose.
      Non è soltanto oro
      quello che riluce,
      ma la vera ricchezza
      è ciò che si produce.
      Composta giovedì 5 maggio 2011
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        Scritta da: Foriero112

        Un giorno sarò

        Sarò vento,
        un giorno, quando la Terra
        sublimerà il mio corpo.

        Sarò Sole,
        quando le cime dei monti
        sussurreranno al vento
        il tuo nome.

        Sarò cielo,
        quando l'aureo Sole
        ti cederà, vinto, il suo calore.

        Sarò stella,
        quando nel cielo nero
        dimorerà il tuo pensiero.

        Infine sarò universo
        quando il cielo
        si colorerà d'immenso.

        Sarà un giorno meraviglioso
        quando immerso nell'universo
        respirerò il tuo Amore.
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          Scritta da: Foriero112

          Come potrei non credere in Dio?

          Ho visto la terra dei padri
          creata da lui per mio sostegno;
          ho bevuto l'acqua fresca e gàrrula
          delle eterne fonti.

          Mi ha bagnato il suo accorato pianto
          e mi ha donato l'abbagliante luce
          del suo caldo e mistico sorriso.

          Con un soffio vitale
          ha asciugato dalla fronte il sudore
          delle mie fatiche.

          Mi ha offerto su di un piatto d'oro
          paesaggi a me ignoti
          per rendere dolci i miei pensieri.

          Mi ha donato un Angelo custode
          che mi ha posto accanto
          per confortarmi nei momenti bui.

          Mi ha concesso le messi
          che mi hanno fatto grande nella vita
          con i loro pianti e i lieti sorrisi:
          tutto questo ha fatto,
          perché non mi sentissi solo!

          Ora sul mio viso
          è impressa l'orma della sua parola
          che è di Fede e di Speranza
          e mi domando...
          "Come potrei non credere in Dio?"
          Composta giovedì 14 luglio 2011
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            Scritta da: Foriero112

            Figlie

            Fulgide stelle del nostro universo infinito;
            diamanti forgiati da un vulcano di passione;
            fresche gocce di rugiada di un'Alba radiosa;
            sfolgoranti bagliori di un'Aurora boreale;
            gemme preziose nascoste nel nostro cuore;
            pianeti roteanti attorno al nostro Sole;
            candidi gigli olezzanti
            alla brezza del nostro Amore:
            questo siete per noi, bimbe adorate!
            Voi! che ci amate così profondamente
            state tranquille
            siete ricambiate!
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              Scritta da: Foriero112

              Come una Farfalla

              L'Autunno mi lasciò
              e tornò l'Inverno nel mio cuore
              retto dal desiderio
              di un infinito Amore:
              l'Amor di tutti
              ch'è un meraviglioso fiore.

              Albe interminabili di grigiore,
              scuro nell'anima
              tenebra nel cuore,
              da quel lontano giorno son passate:
              ora è d'estate e risplende il Sol
              ma tutto per me è come allora.

              Dal dì che ti lasciai
              quel triste dì d'Autunno
              la Vita mia scordai:
              ora è d'Estate e piango
              mentre la pioggia azzurra
              esprime il mio tormento.

              Piange in me il cuore
              e piange il ciel con esso
              il mio dolore.

              Farfalla! Tenera e lieve
              svolazzavi sovra un immenso prato
              e tu cercasti, rovinandoti l'ale,
              solo e per sempre
              colui che ti ha lasciato.

              Quanta tristezza è per te
              e per il mio cuore stanco e sconsolato!
              E tu mi attendi!
              Tu mi attendi ancora come allora;
              ma lascia! Non cercare il tuo tormento,
              ch'io non son degno di trovarti ancora.

              Resta così! Vola di fiore in fiore
              e scorda il tuo passato di dolore:
              se mai nei miei ricordi, cercherò,
              pensando a quest'Amore,
              saprò che m'è restato il tuo calore.
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                Scritta da: Foriero112

                Caro Ricordo

                Umile ancella che il pensier mio culla
                e lo trasporta ai dì di prima Vita,
                in un incanto di un'aula fiorita
                di lieti bimbi intenti ad ascoltar.

                E mi rammenta un canto,
                che tremulo io udivo:
                un canto immacolato
                in note pur piccanti e dolorose,
                ma già rifuse di dolcezza amara
                che saldamente m'avvinsero il cuore.

                Piango or pensando agli anni miei
                nel vortice del tempo ormai passati;
                trema il pensiero che la notte nera
                giunga a carpire la mia vita
                e pur vibrante, grido al vento brulla
                tutta la vita che il mio cuor scandì.

                Torna al morire il Sole rosseggiante
                segnando un'altra meta nella vita:
                pur esso mi rammenta quanto duri
                e di dolore ebbri furon tristezza
                tutti i miei sospir.

                Ricordo le tue braccia a me rivolte
                ne l'angoscioso inceder dei tormenti:
                tu mi chiamavi...
                più mi stringevi...
                mentre suonava vaga la tua voce;
                mentre il tuo cuor piangeva
                e il battito pietoso piegava il mio voler.

                Tutto ricordo di te
                mia dolce mamma:
                caro ricordo che mi avvince ognor.
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                  Scritta da: Foriero112

                  Tsunami: Prima, dopo e quello che rimane

                  Tacita l'onda di quel caldo mare
                  Sulla battigia frangeva la sua spuma
                  Un dolce e caldo momento d'abbandono:
                  Natura viva in quel dolce luogo.
                  Arriva un'onda e dopo un'altra ancora
                  Ma senza forza... Cosa naturale...
                  Invece dopo, la sua furia immane

                  Preme dal mare verso il litorale.
                  Rumenta sporca e detriti vari
                  In un istante il mare, la spiaggia colora.
                  Mamme in ansia riuniscono i fanciulli
                  Allibite ed incredule osservano quei flutti

                  Emergono pesci morti e coralli infranti

                  Dalle profondità del mare un monito sale:
                  Opera preziosa ha mancato l'Uomo
                  Per la protezione della Popolazione:
                  Ora resta soltanto il tempo del dolore

                  E nella mente una domanda sola.

                  Quelle Persone dal fato destinate
                  Unici bersagli di un'assurda ira
                  Erano forse tutte peccatrici?
                  L'ultimo giorno per loro è finito
                  L'ultimo bacio del Sole hanno goduto:
                  Ora son Morti nel tuo caldo ventre

                  Che fino a quel momento
                  Ha vibrato d'Amore.
                  Estasi lontane di calde notti

                  Rimangono come ricordo ora lontano:
                  Irriducibili momenti di passione
                  Mai provati prima in questi luoghi
                  Arenati su di una spiaggia sporca.
                  Natale venne, forse... per punire il sordo
                  E preparare ad altri un Mondo migliore.


                  Ultimo colore il verde
                  perché ciò che rimane è la Speranza:
                  perché l'immenso dolore ha avvicinato
                  nella solidarietà i Popoli della Terra.
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                    Scritta da: Foriero112

                    Sicilia

                    Isola dagli inebrianti profumi
                    dai piccanti sapori
                    dalle antiche tradizioni
                    che lasciano nelle pieghe
                    dell'immaginazione
                    una miriade di interpretazioni.
                    Terra dalle mille sfaccettature
                    di Omertà ataviche
                    e di grandi Privazioni.
                    Terra Fiera
                    che vede nella vita giornaliera
                    la singolarità dei suoi abitanti.
                    Terra dalle Speranze accese
                    dove la Natura ha espresso
                    la sua forma migliore.
                    Dove anche l'Umano pensiero
                    in lotta con la Ragione
                    cede alla Violenza delle Immagini
                    quasi con Rassegnazione.
                    La sua bellezza è profonda
                    come l'azzurro del suo mare
                    che la bagna teneramente
                    e la circonda.
                    Lo zelo nella lotta per la Vita
                    degli abitanti che ne vanno Fieri
                    fa da contorno.
                    Il cielo è terso e blu profondo
                    come la mente di chi l'ha forgiata
                    ma il cuore impavido è rosso
                    come la lava che l'ha caratterizzata.
                    Terra benedetta
                    e maledetta ad un tempo
                    per i soprusi al quale è assoggettata.
                    Io ricordar Ti voglio Bella e adagiata
                    nel seno del tuo mare e baciata.
                    Profumata dalla gentil vegetazione
                    gradita alla tua gente Onorata
                    Amante della Legge e dell'Amore.
                    Composta domenica 28 giugno 1998
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