Scritta da: Loretta Loiacono
stasera parto
da domani io sarò
nell'infinito.
Composta martedì 19 novembre 2013
stasera parto
da domani io sarò
nell'infinito.
Nel freddo inverno
scaldo, il gelido
cuore affranto.
Se della mia voce potessi liberarmi
per attorcigliare la tua gola alla mia
e solo usare quell'oceano
formato dalle tue parole che nettare sono
per la mia lingua di orfano di vedovo di straniero
Se smettere potessi d'essere assente
per trasformare la tua anima nella mia patria
lasciandoti sentire per una volta
l'impatto mortale del mio silenzio
In fondo altro non sono che il ricordo della tua voce.
Ogni volta che mi rifiuti
finisci di partorirmi.
Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l'ho ancora detto.
Alla ricerca del cristallo
per guardarne i visi diseguali.
Assaporiamo
avidi e amanti
ciò che siamo
o vorremmo essere.
Lavoriamo nella viltà
di chi non comprende,
di chi incensa,
di chi uccide
con indifferenza.
Raccogliamo le grida
di gioia,
di dolore,
i sorrisi
e le lacrime del mondo.
Alziamo i cocci
verso il cielo:
il vaso
si è fatto sangue.
Solitudine.
Calore.
Luce riflessa
di scintilla interiore.
Mariangela Ungaro
Sto parlando degli artisti, alla ricerca della loro ispirazione: quando hanno trovato il loro "cristallo" allora lo ammirano e colgono le diverse sfumature che può assumere la loro espressione o il materiale che è scaturito dal loro talento o istinto.
Successivamente entra in gioco la ragione che li porta a lavorare il loro oggetto ed essi seguono il loro gusto che è generato da quello che è il loro mondo interiore o ciò che la loro ambizione gli suggerisce.
Assaporano il loro oggetto finito, sia esso una poesia, una musica, un'immagine.
E mentre lo fann, spesso si accorgono che nel loro lavoro appare la denuncia di ciò che essi ritengono sbagliato nel mondo che li circonda, o la gioia della loro stessa vita...
E qui subentra il fruitore che a volte non comprende il messaggio dell'artista, a volte lo incensa senza cognizione di causa, a volte ancora lo critica in maniera distruttiv o peggio, è completamente indifferente. L'artista resta solo: infondo il suo creare è un atto d'amore. E tutto ciò che desidera è amore: non gli resta che sperare che ciò che ha creato possa consolarlo... Ma il cristallo non emana calore... Solo luce riflessa di quella che è stata la primigenia scintilla, scaturita dalla sua anima.
L'arpeggio del cuore,
nello spartito degli eventi
è un suono dolce per gli amanti...
che vanno sgretolando montagne per aversi,
che si vanno ingorgando di parole per dirsene una soltanto...
respirandosi nel vento anche se sono lontani,
continuando a cercarsi anche se sono vicini.
Prendimi, sono appena nata,
Respirami dolci e fresche parole,
Innamorati di questo sole,
Mentre mi osservi mi
Accarezzi, la pelle
Veste delicati petali
E si risveglia la vita,
Ritorna sulle ali di una farfalla,
Atterrando delicata sulla tua spalla.
Ogni amico
costituisce un mondo
dentro di noi.
Un mondo mai nato
fino al suo arrivo,
ed è solo tramite
a questo incontro,
che nasce un nuovo mondo.
La luna nel blu
argento sulla terra
eternamente.