Darei la vita per un attimo, un attimo di te, fermerei il tempo, per sentirne la dolcezza della tua carezza, abbraccerei le onde del mare, quelle più alte, pur di sentire l'attimo d'amore, nessuna carezza potrà mai riempire quel vuoto che ho di te, e se dovessi morire domani? con te vorrei sentire l'attimo, l'attimo che aspetto, da una vita!
E poi c'è quel passato, quello al quale non puoi sfuggire, non importa se chiudi la porta, non importa se metti le più graqndi delle catene su quella porta, il passato è lì dentro di te, amaro come il veleno, torna, torna ed entra, entra a suo piacimento e tu, tu non puoi far altro che afforntarlo, combatterlo, cercare di addolcirlo, ma intanto lui resta, resta con prepotenza, resta!
Io la speranza la porto sempre con me, ovunque io vada è li che mi abbraccia. Ma spesso me la perdo per strada, e sì, proprio così, io cammino, mi giro e... lei, lei non c'è!
Cerco il senso nel senso della vita... e mi chiedo, troverò mai il senso del senso? E vivo? O sopravvivo... nella speranza di un senso? Resta sospesa nell'attesa del senso!
Non sono carne da macello, sono una donna, delicata come un petalo di margherita, non sono un oggetto nelle tue mani, sono donna, madre, sorella, moglie, non sono un sogno, sono una donna che forse sogna, sogna il bel tempo per scappare al brutto tempo, per sopravvivere in un epoca fatta di maschere, maschere senza senso o forse... hanno un senso, io sono donna, non carne da macello... donna, delicata come un petalo di margherita, donna, allora amami come donna, ma mai come carne da macello!
Lei, lei non cercava l'uomo perfetto, lei, lei avrebbe voluto un uomo, non quelli che la lasciavano sempre da sola, ma un uomo, uno che la prendesse per mano, e le dicesse, vieni andiamo a guardare l'orizzonte!