Poesie inserite da Vincenza Molvetti

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Scritta da: Vincenza Molvetti

Hai calpestato le mie rose

Hai calpestato le mie rose
una mattina di primavera...

le hai calpestate appena sbocciate
e nel mio cuore tante ferite sono nate
tante quanti i petali caduti
lasciati lì, sul ciglio di una strada e dal vento sperduti.

Abbiamo seminato insieme le rose nel giardino dell'amicizia
ma non ti credevo presa dall'avarizia...
avara di sentimenti o ingorda di invidia ma perché ti credi senza letizia?

Troppe domande, poche risposte dentro me
so solo che hai lasciato una ferita profonda,
ammetterlo mi costa ma mi sbagliavo di te.

La fiducia coltivata non ha dato i frutti sperati
perché insieme non li abbiamo raccolti e mangiati.

Hai calpestato le rose appena sbocciate
prima che cominciassero a respirare le hai soffocate
senza pensare all'impegno speso
lasciando in me e in te un punto in sospeso.

Perdonarti adesso non so,
un giorno magari potrò
per ora leggi queste righe
nella speranza che riuscirai a toglierti le spine.
Composta martedì 20 luglio 2010
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    Scritta da: Vincenza Molvetti

    Il più bel gesto d'amore

    Rigano il mio viso queste lacrime,
    lacrime salate che baciano dolcezza mista a candore sulle mie labbra.

    dolcezza che inebria i miei pensieri e candore traccia questo mio amore per te.

    quale sia il gesto d'amore più bello?
    non ci sono parole per commentarlo, non ci sono foto o stralci di canzoni per suscitarlo, lo devi vivere, devi sentirti avvolto, devi sentirti vivo, si vivo.

    c'è chi dice che il gesto d'amore più bello sia il bacio, l'incontro di due cuori in gusto fruttato e che profuma di ciliegio;
    c'è chi dice che sia una bella parola magari sussurrata all'orecchio dolcemente e accompagnata da un fascio di rose;
    c'è chi dice che non esiste forse perché è troppo sordo ai richiami dell'amore...
    c'è dice troppo e c'è chi niente...

    il gesto d'amore più bello per me è quello che sembra tagliarti il fiato ma invece di fa vivere dei respiri dell'altro;
    è quello che ti avvolge di calore, di affetto,
    è quello che ti consola, quello che ti protegge...

    se potessi disegnare l'amore...
    disegnerei un grande cuore abbracciato da due innamorati.
    è l'abbraccio il gesto d'amore più bello,
    quello che ti fa sentire donna ma bambina allo stesso tempo
    perché è in quell'istante che muoiono paure, che nascono passioni, che perpetuano sentimenti, che prendi coraggio o ti accorgi di essere vuoto dentro.

    abbracciami, abbracciami ancora una volta,
    sentire il calore della tua pelle su di me così leggero, profumato
    di girasoli appena raccolti, inebriato di estasi e speziato da frammenti di sogno...

    abbracciami... abbracciami ancora una volta... stretta stretta a te...
    Composta martedì 20 luglio 2010
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      Scritta da: Vincenza Molvetti

      Gabbiano

      Ricordo di stare seduta su un davanzale
      e da lontano vidi un gabbiano volare sul mare...
      Improvvisamente pensai di voler essere anch'io un gabbiano
      ma incominciai a ridere piano, piano...

      Che idea strana pensai!
      E viaggiando con la fantasia, nell'alto cielo blu anch'io mi ritrovai...
      Tra le piccole nuvolette che sembravano caprette,
      mi divertivo a volar
      guardando in basso lo splendido e azzurro mar;
      mi sembrava di sognare e ad un tratto mi risvegliai sul davanzal!

      Pensai: Che sogno birichino però molto carino!
      nel frattempo,
      quel gabbiano non lo vidi più:
      volava contento nell'infinito cielo blu!
      Composta martedì 20 luglio 2010
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        Scritta da: Vincenza Molvetti

        A te bambino...

        Una guerra,
        è sempre stupida e inutile.
        Un bambino,
        anche con un fucile in mano,
        è sempre e solo un bambino.

        Un bambino che piange,
        un bambino che soffre,
        un bambino che muore,
        un bambino che grida: io amo la vita!.

        Questa "poesia" è dedicata:
        a chi non può leggerla;
        a chi non può sentirla;
        a chi non può copiarla;
        a chi non può stracciarla;
        a chi non può amarla;
        a chi non può odiarla;
        a chi non può raccontarla:
        forse è dedicata a chi non esiste!

        Non lo so nemmeno io!

        È dedicata a chi non ha una mamma;
        a chi pensa che ogni giorno sia finita!

        È dedicata
        a chi non può giocare;
        a chi non può cantare;
        a chi non può permettersi di sognare, forse perché non lo sa fare o l'ha dimenticato!

        Questa poesia è dedicata
        a chi non può parlare;
        a chi si sente solo;
        a chi non ha un amico;
        a chi si crede tutto;
        a chi si crede nulla;
        a chi non ha un diritto;
        a chi non sa che esiste!

        La dedico a te, bambino,
        la mia poesia!
        A te solo, che ti ritrovi vittima di guerra.
        Composta martedì 20 luglio 2010
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          Scritta da: Vincenza Molvetti

          Angelo Disperso

          Eccoti, accovacciato alla fermata dell'autobus,
          aspettando chi ti rivolga un sorriso,
          chi dia da bere alla tua sete di giustizia e da mangiare alla tua fame di libertà.

          Ho guardato i tuoi occhi, riflessi in un vetro d'auto,
          li ho visti spenti e bui come la notte
          mentre dalla pioggia imitavi il suo saper piangere senza farsi notare.

          Ti ritrovo, poi, lungo i marciapiedi delle grandi città abbandonato,
          ti senti solo in un mondo troppo popolato.

          Sfogliando il giornale, in foto mi riappari e, mi angoscia il saperci così lontani,
          ti vedo malato e malnutrito,
          la tua Africa ti culla
          mentre c'è chi non ne vuol saper nulla.

          Una strana sensazione mi rode forte dentro,
          maledetta quanto un tormento!

          Angelo Disperso,
          ho visto le tue ali spezzarsi,
          e il mancato volo verso un rigenerarsi...

          Ti ho visto... Angelo Disperso...
          ... impotente ad aiutarti...
          ... consapevole ad amarti...
          Composta martedì 20 luglio 2010
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            Scritta da: Vincenza Molvetti

            Dispersa come frammenti di un puzzle

            E sto ancora qui,
            seduta alla riva di un fiume a pensarti,
            ad affogare pensieri in una sola lacrima...

            lacrima che bacerà queste acque...
            che sarà trasportata da fiume in fiume, per poi abbracciare il suo oceano...

            quanto è immenso...
            ed ora seduta su una banchina, oltrepasso con la mente questo oceano di incertezze e dubbi, di ricordi sbiaditi, di immagini impresse...

            eppure quanto è bello...
            quanto è bello stare qui seduti a fantasticare su questa immensità che si tinge di colori celestiali ma che nasconde nel suo profondo frammenti dispersi di questo puzzle chiamato vita...

            Vita... tu sei la mia vita.
            Lo so è semplice a dirlo ma tu hai il potere di leggere dentro il mio cuore...
            tu,
            tu solo che conosci le rime del nostro immenso Amore.
            Composta mercoledì 14 aprile 2010
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              Scritta da: Vincenza Molvetti

              L'istante

              In un istante, il corso della mia vita è cambiato!

              In un istante, Lui ha voluto che t'incontrassi e...
              perdutamente t'amassi.

              Il suo disegno sbagliato non fu:
              alla porta del mio cuore impavido,
              chi suonò se non tu?

              L'Istante in cui ti ho incontrato,
              vestito si è d'immacolato...

              e così fu che il mio cuore divenne innamorato.
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                Scritta da: Vincenza Molvetti

                Il tuo nome...

                Sento ancora il tuo profumo che mi inebria l'anima
                quando percorro i sentieri dei nostri ricordi...

                e questa grandezza dell'universo si inchina all'amore che provo per te

                mio grande amico,
                mio Papà
                quanti versi potrei dedicarti,
                quanti pensieri rivolgerti,
                quanto è immenso questo mio "amarti"

                luce chiara e accecante
                ti ha portato via da me in un istante...
                istante fugace, breve
                inaspettato e mai sperato.

                Le tue braccia forti e rassicuranti
                mi sembra ancora di sentirle intorno a me
                la tua forza la tua tenerezza
                una tua carezza che sa di leggerezza...

                quanto amore in un verso imperfetto
                quanto amore che non conosce difetto...

                papà la più bella poesia è composta dal tuo nome...
                Luigi...
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                  Scritta da: Vincenza Molvetti

                  Tutta la vita non basterà

                  Tutta la vita non basterà...
                  Tutta la vita non mi basterà a dimenticare:
                  quei tuoi occhi grandi e colmi di felicità,
                  quelle labbra rosate che spiccavano solo verità.

                  No, nonna, tutta la vita non potrà mai bastare:
                  per alleviare lo sconforto del passato,
                  per accettare che ciò che non "doveva essere", invece è stato.

                  Breve e fugace è stato il tempo che mi ha visto accanto a te ma,
                  lunghi e felici sono stati gli attimi vissuti insieme a te.

                  Ricordo le partite a carte che facevi con il nonno mentre io e gli altri vi giravamo intorno...

                  Ricordo i film visti insieme, sedute l'una accanto all'altra sul divano,
                  laddove assaporavamo il gusto denso della tua cioccolata piano, piano.

                  Ricordo la tua chioma folta e dorata,
                  l'eleganza nel vestire,
                  la bontà e l'amore di cui eri dotata...
                  ... chissà quante t'hanno, perfino, invidiata...

                  Non mi basterà tutta la vita:
                  per rimproverarmi di non aver trascorso più tempo assieme a te;
                  per averti dato così poco mentre tu donavi così tanto e, non solo a me...

                  Maria di nome e... di fatto,
                  nessuno al mondo potrà mai sostituirti o somigliarti,
                  nemmeno in un tratto.

                  Mi manchi nonna, e tu sola sai quanto,
                  restami accanto ancora più tanto.
                  Non è un vero poeta che sta ad elogiarti,
                  ma tua nipote che non vuol mai smettere di amarti.

                  Non mi basterà tutta la vita per dimenticarti:
                  prima perché farlo non voglio e, secondo perché un giorno spero di riabbracciarti.

                  Ti amerò per sempre.
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