Traduzione: chi ebbe fuoco (cioè caldo) sopravvisse, e chi ebbe da mangiare (ma non di che riscaldarsi) morì. Questa antica massima napoletana, di concisione lapidaria, insegna con estrema precisione cosa sia più necessario in caso di estrema indigenza.
No, troppo filosofico: il proverbio spiega solo che lo stare al caldo è più importante che il nutrirsi. Meglio avere fame al caldo che starsene sazi al gelo.
molto vario secondo voi questo argomento? invece e' cosi' facile che nell'era di tanto tempo fa' il fuoco dava cibo il pane e' nato dopo ed e' una cosa cosi' talmente composta che il sudore di chi lo fa' ci mette la propria pelle........
gia', a volte e' come se uno cadesse dalle nuvole...............hahaha, non ha nulla a che vedere con il tuo Avatar, Giuseppe!!!!! Giulio, tesserato o no, l'importante e'che continui e scrivere, a credere,a...nuotare.
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