Proverbi sardi migliori

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In divinu et in humanu: si a vinti no è galanu, i a trinta no hat iscentia, e a baranta no hat prudentia, i a chinbanta no è devotu, s'omine est perdidu in totu.
Nel divinoo e nell'umano: se a venti non è galante, e a trenta non ha scienza, e a quaranta non ha prudenza, e a cinquanta non è devoto, l'uomo è fallito del tutto.

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Sa morte non jughet ojos.
La morte non ha occhi.

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A cosa fatta non balet impudu.
Fatta una cosa non vale pentirsi.

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Nessunu si nelza biadu, chena essere interradu.
Nessuno sia detto beato prima di essere sepolto.

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Né cane de piga, né homine balenti, nde morì mai bezzu.

Nè il cane da caccia, nè l'uomo abile muore mai vecchio.

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Finzas s'ainu hat sa virtude sue.
Perfino l'asino, ha la sua virtù.

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Unu pacu de fele amargurat meda mele.
Un po' di fiele rende amaro molto miele.

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Nemos podet narrrere: eo dae cussa 'untana non bivo.

Nessuno può dire: io non berrò mai da quella fonte.

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Fuire dai su fumu et ruere in su fogu.
Sfuggire il fumo, e cadere nel fuoco.

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A prangher e a rier, toccada a die a die.
A piangere ed a ridere, tocca di giorno in giorno.