Scritto da: Violetta Serreli

Uno strano Omino


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...un pallido pretino spretao, restìo ad abbandonare i suoi paramenti.
Nelle settimane seguenti diventammo molto amici. Era straordinariamente timido, e ricordo in particolare una sera in cui andammo tutti al bordello a Salt Lake City, così per gioco. La maitresse si invaghì di Charlie, ma lui non se la filò per niente, e neanche volle qualcuna delle ragazze più giovani. Invece passò tutta la sera steso sul pavimento, a giocare con il bulldog inglese di madame.
Usciti da lì, quella sera, vedemmo giù in strada tre bidoni della spazzatura. Li allineammo a distanza regolamentare e passammo buona parte della notte a fare a cavallina sui bidoni, scommettendo monetine.
Charlie lo rividi qualche anno dopo, quando lavoravamo all'Orpheum di Los Angeles. Aveva ancora la sua peculiare accoppiata di colletto e farfalla. La sola differenza era che questa volta erano immacolati. Ah, si... c'era un altro piccolo cambiamento. Adesso era il comico più famoso del mondo.

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