I due volti di Han Solo

George Lucas ha creato, con la saga di Guerre Stellari, un'opera unica non solo dal punto di vista cinematografico, ma anche e soprattutto da quello narrativo.
Ha dato vita a un mondo suo, personalissimo eppure condivisibile da chiunque. È riuscito a scovare e comprimere insieme miti comuni a civiltà lontane fra loro, aggiungendo sapienti dosi di azione, divertimento e spettacolarità.
Tutto ciò grazie a una cura del suo lavoro oltre il comune. Un controllo preciso e accurato di ogni singolo dettaglio. Un amore avvolgente per il suo immaginario, coccolato e convogliato dentro a quella che è divenuta la sua opera più importante.
Era il 1976. Il personaggio di Han Solo, coprotagonista di quella che sarebbe diventata forse la serie per antonomasia, non convinceva granché il giovane regista George Lucas.
L'attore che doveva interpretarlo forse era stanco, forse inesperto. Forse non sapeva che quel film sarebbe diventato il primo di una fortunatissima e ricchissima trilogia, che da Lucas era già stata pensata come tale. Il regista aveva immaginato tre serie di film, che avrebbero coperto tre archi temporali diversi, per un totale di nove episodi. Ma per poter trovare il denaro necessario occorreva che già la prima pellicola fosse qualcosa di ... [segue »]