Kant: contro il contrattempo
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- Margush! Margush, dove sei? Margush!
Nella bottega del centro, il vecchio orologiaio è alla ricerca della figlia. Margaretha è molto seria e svolge quotidiano apprendistato nella bottega paterna, per poterne ereditare un giorno lavoro e responsabilità. È infatti al Mastro orologiaio che tutti si rivolgono per conoscere l'ora esatta.
- Eccomi padre. Sono qui.
- Alla buon'ora, Margush. Abbiamo il solito problema, - Mastro Joseph abbozza una smorfia di sorriso. Sorride anche la giovane Margaretha, che di suo padre accetta e ama tutto, anche le debolezze dell'età avanzata.
- Il solito, uhm?
- Oh sì, figlia mia: tutte le pendole si sono sfasate e, giuda, figurarsi se ce ne sia una che segni la medesima ora di un'altra!
- Cose che capitano, padre. Il solito metodo?
- Certo che sì. Ne conosci uno migliore? Non possiamo certo andare da quell'odioso Walter a chiedere l'ora esatta. Proprio noi che siamo una famiglia di orologiai, il vanto di tutto il borgo.
In effetti, la bottega di Mastro Joseph è la più antica della città e al vecchio artigiano appare strano, o meglio vergognoso, andare dal giovane concorrente a chiedere l'ora esatta. Il verificarsi di questi contrattempi temporali, però, ha condotto Mastro Joseph a ingegnarsi, alla ... [segue »]
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