L'obesità e il suo mondo
Strano a pensare che ero molto meno visibile allora quando ero decisamente obeso che ora che sono la metà.
Se di notte a mare stavo in piedi davanti a coloro che erano distese sulla sabbia, loro non potevano nemmeno intravedere la luna eppure non mi vedevano.
Ciò che ero non oscurava soltanto il chiarore del medaglione nascosto alle mie spalle ma oscurò anche la luce che brillava nel mio cuore e me stesso.
Il mondo mi fa schifo eppure non lo considero sbagliato, è così, lo è sempre stato e di certo non cambierà la sua natura, come però non cambierà la mia opinione su di essa. Un obeso è colui che maschera la sua infelicità con la felicità, colui che finge di essere parte integrante della società quando in realtà è solo un peso in più da sopportare per essa e finisce nel credere delle sue stesse finzioni. Un obeso è un emarginato dal resto, escluso, limitato ed è sopratutto sbagliato; sbagliato per quel mondo ed è per questo che non può farne parte, parte che sbagliato non considero ma ugualmente schifosa rimane.
Composto lunedì 12 luglio 2010
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