Il tempo
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Lievemente strofino il pollice sulla liscia superficie di un sasso. Candido riflette la tersa luce della luna, che si frange nelle onde del quieto mare. Siedo davanti all'immensità, tirando le fila della mia esistenza nel giorno del mio compleanno e, come lo stesso sasso, modificato nell'aspetto, ma non nella sostanza dall'incessante scorrere del tempo, mi ritrovo e penso a come si nasca incontaminati e poi col tempo il mondo plasmi anima e corpo, saggiandone in continuazione mancanze e qualità. Tempo: tempo che scorre troppo in fretta, lasciando a malapena modo di respirare; tempo che non sembra passare mai. Tempo che non vedi l'ora che esaurisca, nell'attesa di qualcosa d'importante; tempo che vorresti indietro. Lo stesso tempo che si dice lenisca le ferite; quando invece non fa altro che peggiorarne la portata. Viviamo in questo mondo una vita tristemente finita, in cui quando si è giovani non si vuole altro che crescere e quando l'incedere del tempo imprime i suoi segni in modo irreversibile, comincia la corsa verso l'eterno impossibile, sebbene l'unico tale possa esser il paradiso. Prima si ci sente invincibili, poi caducei e stanchi. Io siedo ancora nel mezzo, nonostante già numerose onde mi siano scivolate addosso. Il tempo ... [segue »]
Composto venerdì 16 luglio 2010
dal libro "Il mondo attraverso i miei occhi" di Fabiana Parenti
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