Tra le righe, cerco di dar voce al mio cuore
Ho sempre amato scrivere, anche solo per il gusto di veder scorrere la penna su un foglio qualsiasi. Convinta di essere più brava con le parole scritte che a voce, ritengo che non siano mai state un surrogato né un sostituto: semplicemente mi aiutano da sempre ad esprimermi meglio.
Scrivere è come togliere i vestiti dalla propria anima e mostrarsi nudi agli altri. Quando si scrive si ha tutto il tempo necessario per riflettere, si può andare avanti senza essere interrotti e non si corre il rischio di rimanere senza parole.
Ho scritto tanto per me stessa, fino a quando un giorno mi sono fermata, bloccata in una stazione sconosciuta, in attesa di un treno che non riuscivo a scorgere nemmeno in lontananza. A volte si spera che sia sufficiente scrivere quattro parole al vento per fare in modo che le cose assumano un colore diverso. Il mondo può essere di tinte color pastello o dipinto di colori vivaci. Scrivere è come raccontare al mondo quei colori, rifletterci sopra e poter rileggere tutto, un giorno.
Scrivere, per me, vuol dire concedere a qualcuno di condividere la mia anima. Permettere a quelle parole scritte di dar voce al mio cuore e a volte anche a quello degli altri.
Quel treno è poi arrivato ed io ho ripreso a scrivere.
dal libro "Tra le righe. Cerco di dar voce al mio cuore" di Mirka Naldi
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