Un po' di me

...i capelli lunghissimi poi ha dettato la storia di un favo e del miele perché un compagno l'aveva portato alla maestra per mostrarlo a tutti. La campanella ha suonato e la suora è entrata ed è venuta a prendermi fino al mio banco chiedendo all'insegnante come ero. Dopo una smorfia ha risposto con sufficienza che avevo svolto correttamente il dettato. È stata la prima volta che ho visto un atteggiamento negativo su una persona che contrastava con il voto. Un "brava" scritto in rosso come una sgridata.
Sono andata in collegio, un convitto per bambine in età scolare all'interno di una villa non molto grande appartenente ad una donna aristocratica milanese ma gestita dalle suore e al pomeriggio ho piantato in un punto del giardino, all'entrata della villa, un chicco di grano.
In brevissimo tempo è spuntata dalla terra una piccola piantina verde e una suora educatrice mi ha detto qualcosa che non ho compreso e l'ha sradicata dalla terra.
Allora io sono andata in altri punti del giardino e ho piantato gli altri quattro chicchi.
La solita suora mi ha visto, mi ha sgridata e li ha tolti e gettati.
A questo punto vedendo che le bimbe mi mostravano comprensione ho detto una frase in dialetto siciliano e tutti sono scoppiati in una fragorosa risata! Neanche il grande Totò era riuscito a fare tanto e lui di persone ne ha fatte ridere! Ho capito il motivo della falsa sculacciata che mi arrivava da nonna quando parlavo in dialetto e mi si imponeva di parlare la lingua corrente in attesa del mio trasferimento al nord.
Me lo ha urlato una bimba ridendo: Terrona!

Francesca Genna

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