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Sto osservando, man mano che viaggio, una chiusura del tutto italiana. Ognuno ha il suo gruppo e ci si chiude a cozza al suo interno, lasciando scivolare via dal guscio gli stimoli esterni. Il tutto si ripercuote anche sui nuovi gruppetti di persone che si son appena conosciuti. Guai ad interagire con altri. Ora moltiplichiamo il tutto a livello di Stato ed ecco che - forse - si spiega il motivo del perché non funzioni. Idee tutte diverse che appena si scontrano vanno incontro ad ottusità più o meno acuta. Il guscio continua la sua funzione di protezione e chiusura mentale.
Il neurone - ne ho uno - ha bisogno di ossigeno per poter lavorare, ma se lo si chiude in un ambiente viziato decade e con esso anche la personalità che può dare ad una persona.
La mia mentalità la reputo libera: son aperto nel conoscere il prossimo ed a scontrarmi con esso per potermi - anche - migliorare. Appena sento dei segni di iniziazione della fase di "chiusura a cozza", me ne esco. Ognuno nasce libero e libero rimane in tutto, per principio. Se si ha paura di rimaner da soli, non ci si deve preoccupare: in questo ... [segue »]
Composto sabato 15 novembre 2014
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