La morte del cigno
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...posso affrontare ancora una volta da sola ciò che include la responsabilità di un figlio sentendomi in colpa verso di lui, poiché si sentirebbe un errore, colui che ci ha fatto separare. - Papà ora dice: - Non puoi chiedermi di allevarlo, potrei odiarlo e avere del risentimento per le difficoltà che incontreremo di sicuro. Lo sai che il lavoro è incerto, non aspettarti il mio aiuto, questo figlio lo ritengo un errore, se dipendesse da me io abortirei -. No, mamma, non farlo. Io, sono un errore! Se proprio non mi vuole, io domanderò al buon Dio di riportarmi da lui, ma tu mamma non soffrire per me. Io, solo io, sono la causa di tutto questo. Volevo avere un papà ed una mamma, alcuni fratellini e sentirmi amato, accettato. Volevo sentirmi vivo insieme con voi, ed io avrei dato a tutti quanti voi il mio amore. Non avrei mai immaginato di sconvolgere le vostre vite, non sapevo che un papà poteva non accettarmi, non riconoscermi. Caro papà, non volevo farti sentire avvilito di nuovo, impotente al solo pensiero di risentirti un'altra volta padre. È poi, mamma cara, non avrei voluto sentire le tue lacrime per me, ora sento ... [segue »]
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