La morte del cigno
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Eccomi, sono riuscito a scappare, ora entro nel nido che mamma mi preparerà. Mamma ancora non sa che presto la potrò conoscere, anche se il mio papà non se n'accorto, io ora nuoto nel suo grembo, proprio come un bellissimo cigno. Il cuore già mi batte, ma la voglia di vivere, i sentimenti, la mia anima erano nati prima che il cuore si formasse. Ora sono grande come un granello di sabbia, fra qualche giorno crescerò maggiormente, però devo ancora attendere perché mamma sappia che esisto anch'io. Mi piace questo nido, sento il respiro della mamma, sta passando le sue mani sopra di me; ora non le sento più, ma presto lei mi accarezzerà ed io mi accoccolerò sotto il suo palmo. Sentirò il suo calore, chi è che afferma che non sono in grado di percepire il calore del suo corpo? Com'è differente questo mondo dal mio, ora sono un minuscolo grumo, qualcosa d'insignificante, poi con il tempo io mi svilupperò. Dapprima assumerò le prime caratteristiche morfologiche, quando poi divengono distinguibili ma ancora da perfezionarsi ed evolversi, io sarò libero e autonomo. Sarò dalla fine del secondo mese fino alla nascita un feto. Che cosa succede, mi sento sballottare,... [segue »]
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