Confidenze da diario
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Oggi, 12 dicembre dell'anno dei perdenti.
Mio caro diario, sono sempre io, il tuo Marco. Scusami se anche oggi ti vengo a disturbare, ma anche oggi ho bisogno di parlarti.
Come ben sai, si avvicina il Santo Natale e credimi, caro diario, non mi sento per niente contento nel sapere che si stanno avvicinando le vacanze, vacanze dallo studio, dal solito alzarsi ancora all'alba, dal solito andare a letto appena fatto buio. In qualche sensore della mia scheda madre avverto di non meritare questo spazio di libertà, ammesso che dalle mie parti esista dello spazio ancora libero.
Ultimamente, come ti avrò detto anche nei giorni scorsi, mi sento "strano" e quando mio padre e mia madre dicono che io sono "strano" intendono dire che non hanno capito nulla del mio carattere e delle mie esigenze, così come non ho capito nulla nemmeno io. Da un po' di tempo in qua non riesco a percepire più ciò che maggiormente desidero, né ciò che non desidero. Sono triste! Anzi, sono triste e incavolato! Il mondo mi detesta e io detesto il mondo.
Mio fratello Tony, il fratello maggiore più imbecille della terra, continua a chiamarmi "cretino"! Sostiene che io non capisco niente,... [segue »]
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