Una piuma in mano
Non so ancora se attraverserò l'oceano,
so solo che l'oceano in qualche modo mi ha attraversata,
e mi ha imposto suoni di terre da qui lontane, e mi ha
suggerito direzioni incurante del mio vagabondare,
ha sbattuto incessante sulle mie palpebre levigandole come
scogli di lava nera, e mi ha confidato segreti che agitano
gli abissi e mi ha fatto accarezzare forme di vita di un colore
diverso. Mi ha imboccato schiuma fino giù nei polmoni per
farmi vomitare tartaro ingoiato e radicato, mi ha fatto
vivere la tempesta più violenta facendomi vedere relitti di
velieri antichi e fantasmi muti e esseri dalle parole
accuminate, mi ha ferito mi ha piegata e cullandomi
mi ha fatto alzare
la testa per guardare il suo punto di inizio e il suo punto di
fine dove leggero si interseca e parla con la terra e li mi ha
lasciata... e io
ho capito!
Una piuma in mano, forse appartenuta ad un
saggio gabbiano, e il mio cuore rinnovato e
ritrovato e
quel suo sussurrare profondo cucito nell'anima.
Composto giovedì 11 giugno 2009
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