Apologia dell'amante deluso
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...che tutto si risolverà, tutto magicamente prima o poi cambierà, e lei sarà nostra. La visione di lei tra le nostre braccia ci convince che tutto è possibile, superiamo ostacoli, cambiamo per lei, eppure... eppure... lei, non sarà mai nostra.
Perché il suo cuore è di un altro.
I poeti giocano con fiaccole accese, ma quelli che si bruciano siamo noi... siamo noi perché loro vivono di quello, credendosi Dio, perché con le loro parole possono muovere eserciti, oppure con la loro lira calmare bestie...
Ma l'unica bestia che dovrebbero calmare sono loro, perché sono loro gli animali selvaggi d'abbattere, preferisco mille volte un lupo che mi assale nel cuore della notte, e io che senza armi devo affrontarlo a mani nude, che ascoltare le subdole parole di un poeta...
Loro non capiscono che le lacrime che loro fanno scorrere sui volti dei loro personaggi per un amore non nato, non sono reali, perché i loro personaggi piangono lacrime, che scorrono sul viso e poi finiscono in bocca, che assapora solo il salato.
Noi piangiamo dal cuore e il cuore non ha guance dove far scorrere le lacrime, il sale nelle lacrime fa solo male al cuore...
Ora mi chiedo, cosa sia meglio, saltare il ponte o il ricordo di lei... In entrambi i casi morirei, quale parte di me debba morire è una decisione troppo ardua...
Sarà il caso a decidere una moneta e poi... il nulla...
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