My home...
Torno a casa,
che bello il mio piccolo che mi accoglie, che miagola
cucciolo, mi cerca, mi guarda, occhi vivi puri grandi
occhi...
Torno a casa e mi guardo intorno, libri sparsi, libri non
letti, il divano disfatto, un nido che attende il riposo di un
aquila un po' stanca, un posacenere quasi pieno di
mozziconi stropicciati, un bicchiere nel lavandino,
il mangime dei pappagalli appoggiato quasi in bilico,
una tartaruga di legno mi osserva dalla mensola, e il
gufo azzurro appeso chissà forse vorrebbe volare,
dimenticarsi che è un pezzo di stoffa e volare...
La finestra è aperta, pochi rumori sta sera, poco vento
sta notte...
Appoggio i jeans sulla sedia, libero i piedi da una prigione
di tacchi alti, mi lego i capelli, accarezzo gli altri due
compagni felini, mi guardo ancora intorno... confusione
di oggetti dal carattere forte, colori che si assemblano
e forme diverse che comunicano ore di vita diverse.
Casa... che parola strana... casa ne ho mai avuta una?
Casa cos'è? Seduta sul letto scrivo queste parole che
escono da ciò che sono, che scivolano tra sicurezze
e pensieri indecisi e desideri forti, si forti che vorrò
realizzare... casa... e sorrido... casa sono io.
Chissà forse un giorno costruirò mura vere per custodire
le stanze che ho dentro, userò una chiave per aprire
una porta che porta l'etichetta del mio nome, saprò
di avere una casa stabile in un punto preciso del mondo,
ma poi chiuderò la porta, ingoierò la chiave e tornerò
a sentire che ogni parte della Terra avrà un posticino
per accogliere me stessa, vera casa mia!
Composto lunedì 1 agosto 2011
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