Sole di mezzanotte
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...Alle sue spalle i dorsi rigidi e in pelle di centinaia di libri.
Gli espongo il caso ma lui conosce già Erika, per averla vista nascere, e sa già che il suo è un caso gravissimo. In ogni modo, con maniere paterne ci fa sedere, prende un oftalmoscopio e attraverso questo guarda dentro alle pupille.
Rimane curvo per un po' davanti a lei, poi dondolandosi con la sua mole robusta va a sedersi dietro alla scrivania:
"Avevo già esaminato il fondo oculare di Erika da bambina... Conosco bene il suo caso... Purtroppo..."
"Ma è possibile fare qualcosa? Un intervento o altro?"
Ha un sospiro: "Temo proprio di no, Claude, solo un prodigio, per quanto mi riguarda. Ma ti consiglierei di farla vedere ugualmente da uno specialista..." dice staccando un foglietto e scrivendoci alcuni nomi.
"Ecco. Se proprio sei deciso, ho segnato anche i giorni nei quali puoi trovarlo. Dì pure che ti ho mandato io".
Ci andiamo in treno, il giovedì seguente. Attraversiamo alcune vie ed entriamo in una abitazione anonima.
Qui siamo accolti da una infermiera che chiede le generalità della ragazza: età, malattie, ecc. Al nostro turno siamo ricevuti dal prof. Langh in un ambiente arioso e razionale.
È ... [segue »]
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